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Il caso

Il maxi-sequestro a Feudo Arancio, Mezzacorona: “Noi totalmente estranei ai fatti”

20 Marzo 2020
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Non è tardata ad arrivare la replica del gruppo Mezzacorona alla notizia che ha scosso un po’ tutto il mondo enologico italiano, ossia il sequestro di vigneti e tenute a Feudo Arancio in Sicilia

In una nota stampa, il Gruppo Mezzacorona “respinge con forza tali addebiti”, ribadendosi “totalmente estranei a collegamenti e attività mafiose in Sicilia”. Nella nota, il gruppo Mezzacorona spiega di aver “sempre agito correttamente e seriamente nel proprio impegno imprenditoriale a tutela dei propri soci, azionisti e collaboratori” e che ha “la certezza di poter dimostrare la propria totale estraneità rispetto ai fatti contestati”. E per questo il Gruppo trentio ha chiesto con la massima sollecitudine all’Autorità Giudiziaria che sia fatta nel più breve tempo possibile chiarezza sulla vicenda a servizio e a tutela del reddito e del lavoro dei propri 1.600 soci, dei 480 azionisti e dei 500 collaboratori. “Qualsiasi altra illazione o speculazione è assolutamente falsa e il Gruppo Mezzacorona diffida chiunque a pubblicare o divulgare notizie non corrispondenti al vero, con la più ampia riserva di tutela della propria immagine e reputazione nelle sedi giudiziarie competenti”.

C.d.G.