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L'azienda

Tumminello, l’arte di fare i biscotti: “Ora un nuovo stabilimento e una linea salata”

10 Marzo 2023
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di Clara Minissale

Da panificio di paese ad azienda che esporta i propri prodotti in mercati internazionali.

È una storia di sacrifici, abnegazione e tanta voglia di crescere quella di Biscotti Tumminello di Castelbuono, nel palermitano. Un’azienda a conduzione familiare, giunta oggi alla seconda generazione che, negli ultimi anni, ha fatto importanti scelte di riposizionamento sul mercato che stanno dando i primi risultati. La storia inizia nel 1977, quando le sorelle Arcangela e Rosa e i rispettivi mariti Lucio e Vincenzo, decidono di aprire il primo laboratorio per la produzione di biscotti e pane a Castelbuono. Oggi la tradizione continua esattamente dove è cominciata con il lavoro dei figli delle due coppie, Antonio e Valentina da una parte e Antonio e Giovanni dall’altra, che si sono suddivisi i compiti per portare avanti ed innovare l’antica tradizione familiare. “Lo spartiacque è stato il 2015 – racconta Antonio, che si occupa di sviluppo commerciale nazionale e internazionale e piani di marketing – quando con i miei cugini abbiamo deciso di occuparci dell’azienda. Siamo ancora un panificio di paese, ma abbiamo deciso di ricalibrare la produzione per dare quantità alla qualità che già ci contraddistingueva. Successivamente abbiamo lavorato su packaging e brand. Oggi facciamo solo biscotti, una scelta legata certamente al fattore economico, dato che, negli anni, il consumo di pane è crollato per effetto di diversi fattori come aumento dei pasti fuori casa, fabbisogno dietetico e calo demografico. Queste variabili ci hanno indirizzato a fare investimenti su qualcosa di meccanizzabile. A tutti noi cugini, infatti, era chiara una cosa: non volevamo più fare la vita sacrificata dal lavoro notturno che hanno fatto i nostri genitori”.

Oggi i biscotti Tumminello si fanno ancora nell’antico laboratorio di via Dante Alighieri, ma è in dirittura d’arrivo il nuovo stabilimento produttivo “che sarà pronto il prossimo anno nella zona artigianale del paese – spiega Tumminello – e che ci permetterà di ottimizzare tutti gli spazi che ci servono. Per i miei genitori si tratta del coronamento di una vita di sacrifici”.
Oggi l’azienda conta 15 dipendenti, una nutrita rete vendita e un fatturato annuo di 1.750.000 euro, con una crescita annua che oscilla tra il 20 e il 25 per cento, “numeri in aumento grazie al nuovo percorso di vendita nazionale – precisa il responsabile commerciale – che abbiamo iniziato nel 2020”. Ai prodotti storici che hanno decretato il successo dell’azienda, negli anni si sono aggiunte nuove linee come le specialità siciliane, le “Buatte del mito” con latte ad edizione limitata che esprimono la sicilianità nella grafica e nei colori, le latte d’autore della linea Arcà, personalizzate ogni anno da un artista differente per esprimere una sicilianità autentica ma innovativa, senza perdere il legame con il passato. E poi GraniSì una linea di biscotti interamente dedicata alla Sicilia, realizzata con grani antichi siciliani biologici moliti a pietra, privi di diserbanti ed altamente digeribili grazie ad un legame del glutine debole e quindi indicati anche per quanti soffrono di gluten sensitivity. Ogni linea di prodotto ha un suo brand che ne esprime l’identità.

“Un biscotto nuovo può nascere da una suggestione o dal caso, come è successo per esempio con i biscotti al cioccolato di Modica a scaglie – racconta Antonio – Sicuramente siamo molto attenti all’utilizzo di prodotti locali come la manna o le nocciole siciliane che vogliamo valorizzare e con le quali facciamo già cantucci”. E intanto si sviluppano nuove idee pescando dal mondo del salato. “Stiamo mettendo a punto un frolla di grani antichi con farcitura ai fichi d’India e un dolcino con nocciola di Polizzi e pera, ma tra i nostri obiettivi c’è quello di sviluppare una linea di biscotteria salata, sempre usando i grani antichi, ma da abbinare ad ingredienti come ad esempio la cipolla di Giarratana o i capperi di Salina”. L’azienda, inoltre, porta avanti anche interessanti progetti culturali come una rivista e un fumetto in cui i protagonisti sono i grani siciliani, per sensibilizzare all’uso di materie prime di qualità. “Abbiamo indetto anche un concorso per premiare le vetrine più belle dedicate ai nostri prodotti, lavoriamo ad un concorso internazionale dedicato ad artisti siciliani all’estero che riescano a coniugare il nuovo contesto in cui vivono con la cultura nella quale sono nati e stiamo valutando anche l’idea di trasformare il nuovo stabilimento in un set cinematografico per seguire tutta la produzione”.

Biscotti Tumminello oggi è un esempio di quella laboriosità che ha fatto di Castelbuono e della sua economia in gran parte basata sui prodotti enogastronomici, uno dei fiori all’occhiello delle Madonie. In questo territorio convivono felicemente importanti realtà aziendali che hanno fatto la fortuna anche turistica del paese. “Con la famiglia Fiasconaro – dice Tumminello – c’è un buon rapporto. Facciamo prodotti completamente diversi perché loro lavorano sui grandi lievitati, noi sui biscotti. La loro azienda è sicuramente più strutturata della nostra, ma quando è possibile ci diamo una mano sulle materie prime o ci segnaliamo a vicenda a seconda delle richieste che ci arrivano”. Esempi virtuosi da esportare.