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Scenari

Zenato holding, nessuna vendita: tregua tra i fratelli Nadia e Alberto che rivogliono le quote

03 Marzo 2023
Alberto, Carla e Nadia Zenato Alberto, Carla e Nadia Zenato

di Emanuele Scarci

La dynasty della famiglia Zenato verso l’epilogo o almeno una tregua.

Zenato Holding è in procinto di tornare verso Nadia e Alberto. Zenato Holding era paralizzata per profonde divergenze strategiche fra i due fratelli che la controllano con una quota del 50% ciascuno. Per questo il 27 luglio 2021 il tribunale di Venezia ha disposto la liquidazione affidandola al commercialista veronese Lorenzo Miollo. In base al codice civile, la fase di liquidazione della società comporta la cessione degli asset al fine di provvedere al pagamento dei creditori e per ripartire l’eventuale attivo tra i soci. Zenato Holding sembrava destinata alla vendita a terzi e per questo era stata indetta una procedura per la manifestazione di interesse. Al 28 febbraio scorso, secondo alcuni rumors, erano pervenute 3 o 4 manifestazioni non vincolanti da parte di operatori. Tuttavia lo stesso giorno il colpo di scena: nel corso di un’assemblea della holding, i due fratelli hanno chiesto e ottenuto di procedere al recupero delle quote, con relativo stop ai pretendenti esterni. Miollo conferma l’esito dell’assemblea. I due fratelli dovranno far fronte ai debiti della holding prima di ritornare in possesso delle quote? “No – assicura il liquidatore – La società non ha debiti”. Quando il termine della procedura? “Presumibilmente entro la fine dell’anno” conclude Miollo.

Gioiello conteso
La vera posta in palio fra i due fratelli è la società operativa Zenato Vitivinicola, di cui la holding veneta ha in portafoglio il 44,38%. Nadia e il fratello Alberto detengono il 20,3% ciascuno e la madre, Costanza Prospero, il 15%. L’azienda gestisce 95 ettari di vigneti tra San Benedetto di Lugana, vocati al Trebbiano di Lugana, e S. Ambrogio di Valpolicella, terra dell’Amarone e dei grandi rossi veneti. La produzione annuale raggiunge 6 milioni di bottiglie. Nel 2021 Zenato ha registrato un fatturato di 44 milioni, un Margine operativo lordo di 8,3 milioni (il 19% dei ricavi) e utili per 5 milioni. Il patrimonio netto è di 37,4 milioni e la posizione finanziaria netta è positiva per 440 mila euro. Anche il 2022 è stato un anno positivo per la cantina della Valpolicella e del Lugana, trainato soprattutto dalle vendite di Amarone. Si stimano ricavi in crescita intorno al 5%, con margini stabili. Da capire se ora i due fratelli riusciranno a trovare un’intesa stabile sul governo dell’azienda oppure si tratta di una tregua in attesa di altre soluzioni. In quest’ultimo caso, Nadia potrebbe sempre contare su Sansonina, azienda agricola fondata, insieme alla madre, oltre 20 anni fa nel cuore della Lugana, da dove escono il Sansonina Lugana e il Sansonina Rosso.