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Il caso

La Sardegna del vino ora vuole fare sistema Parte l’idea di un’associazione di produttori

05 Luglio 2017
Antonio_Posadinu Antonio_Posadinu


(Antonio Posadinu, Valentina Argiolas e Mario Ragnedda)

Se ne parla da qualche tempo e tra pochi giorni potrebbe esserci un'accelerazione. La Sardegna del vino vuole fare sistema. 

E far nascere un'associazione con un gruppo di produttori tra quelli più bravi che credono nel futuro e cercare in questo modo di contribuire a sdoganare ancora di più il vino e la stessa Sardegna. Le potenzialità ci sono tutte. Un territorio grande che è anche un grande scrigno di biodiversità. Un'isola che è un'importante destinazione turistica ma deve fare di più per collegare il vino. E poi c'è la promozione all'estero. Fino ad oggi tutti vanno per conto proprio. Domani si potrebbe andare insieme e l'unione fa la forza magari attingendo anche ad un po' di risorse comunitarie che non guastano mai. L'accelerazione potrebbe avvenire il prossimo 10 agosto in occasione di Calici di Stelle. È previsto un evento a Cagliari ed il Movimento Turismo del vino sotto la presidenza di Valentina Argiolas sta lavorando alacremente. Anzi, probabilmente Mtv Sardegna sta consentendo di fare le prove tecniche a possibili forme di associazionismo.

A Cagliari molto probabilmente si vedranno i possibili fondatori della nascente associazione. Oltre alla Argiolas ci dovrebbero essere Antonio Posadinu che cura le relazioni esterne per Sella & Mosca. E poi Alessandro Contini per l'omonima cantina, Fabio Angius per Pala. Mario Ragnedda per Capichera. La nuova associazione ha anche già un modello a cui ispirarsi: Assovini Sicilia, il sodalizio nato una quindicina di anni fa per volere di tre aziende come Tasca d'Almerita, Donnafugata e Planeta e che hanno così consolidato la strada al rinascimento enologico avviato qualche anno prima. Oggi Assovini Sicilia è un club di successo, raggruppa decine e decine di aziende e organizza missioni collettive nelle più importanti fiere e non solo. “Il modello a cui ci vorremmo ispirare è quello”, commentano alcuni dei produttori sardi desiderosi di creare l'associazione. I prossimi passi saranno decisivi. Se si dà forma all'idea poi sarà difficile fermarsi. E c'è una Sardegna del vino che con 27 mila ettari di vigneti, decine e decine di vitigni autoctoni e Vermentino e Cannonau in grande spolvero (tanto per citare i vini più famosi) chiede spazio e visibilità. Il tempo sarà galantuomo.

C.d.G.