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Il caso

Presa Diretta, puntata choc sul tonno

05 Ottobre 2015
riccardo-iacona riccardo-iacona

(Riccardo Iacona e un banco di tonni)

L'ottanta per cento del tonno pescato in Italia finisce in Giappone. A noi italiani ne resta ben poco. Tanto che su 100 chili di tonno consumato nel nostro Paese solo 30 chili su 100 proviene dai nostri mari. 

Niente tonno rosso per noi, la varietà più pregiata che si pesca nei nostri mari. Un paradosso. Che molti addetti ai lavori conoscono bene. Ma vedere tutto su Rai Tre grazie al programma Presa Diretta di Riccardo Iacona fa un certo effetto. Si parla di pesca e soprattutto di tonno. Così per esempio scopriamo che il tonno che passa da Carloforte, in Sardegna, tra le varietà più pregiate, viene catturato dai maltesi in gran quantità e poi rivenduto ai giapponesi a prezzi alti. Oppure che le quote concesse per la pesca in Italia, duemila tonnellate per il 2015, finiscono in poche mani penalizzando le piccole marinerie col paradosso che poi chi col parangaro pesca tonni è costretto a buttarlo in acqua perchè non può pescarlo. Sperando poi che non finisca sui banchi delle pescherie in modo illegale, senza controlli e magari pure mal conservato e pericoloso per i consumatori. La puntata di Presa Diretta è utilissima per chi vive di pesca, ma anche per i consumatori attenti. Ne consigliamo la visione (su internet o sull'app della Rai sarà possibile da domani). Noi ne abbiamo tratto alcune considerazioni.
 

  1. L'ottanta per cento del nostro tonno rosso, quello più pregiato, finisce in Giappone. A noi italiani resta ben poco.
  2. Il sistema delle quote crea paradossi. Come quello dI chi – se pesca tonni e ha esaurito le quote – è costretto a ributtare il pesce in mare provocando un grave caso di spreco e un sistema non sostenibile.
  3. Agli italiani resta il tonno pinna gialla che non è di qualità eccelsa. Occhio al pesce che comprate. Anche il prezzo può essere una importante discriminante.
  4. Attenti perchè il tonno a pinna gialla che poi finisce sulle nostre tavole per il 50 per cento è trattato con varie sostanze, talvolta nocive, per colorarlo e renderlo più attraente agli occhi dei consumatori.
  5. Controllate la provenienza del tonno in scatola che trovate al supermercato. In etichetta è obbligatorio indicarlo. Scoprirete nel 90 per cento dei casi che arriva da oceani lontani. Dateci il miglio zero.

Uno scandalo nel silenzio più assoluto. Ce ne sarebbe per ribellarsi e chiedere un po' di chiarezza al Ministero per le Politiche Agricole e a tutte le autorità del settore. 

F. C.