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Il concorso

I 50 vini italiani migliori del mondo secondo Gardini e Grignaffini: lunedì cerimonia a Milano

11 Settembre 2018
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(I premiati dello scorso anno)

di Michele Pizzillo

Lunedì pomeriggio sarà svelato l’elenco dei 50 migliori vini italiani, selezionati da una giuria composta da esperti italiani ed esteri. 

L’idea di creare The Winesider Best Italian Wine Awards (TWS_BIWA) è del sommelier campione del mondo, Luca Gardini e di un giornalista del settore, Andrea Grignaffini, che sei anni fa presentarono la classifica di quelli che loro ritenevano essere la migliore espressione dell’enologia italiana. A sei anni dalla prima edizione, si può dire che per l’appuntamento settembrino c’è molta attesa perché la classifica è ormai ritenuta un punto di riferimento nel mondo del vino in Italia e all’estero. Così, lunedì 17, a Milano, presso il Centro congressi Fondazione Cariplo, a partire dalle ore 18,30, sfileranno i 50 vini selezionati e, contestualmente, si procederà anche alla consegna degli Awards, ovvero sei premi speciali fuori classifica, alle aziende, ai vini e al sommelier che si sono distinti nel corso dell’anno.

Tutto secondo i gusti di una giuria che riunisce 13 fra i maggiori esperti di vino al mondo che ogni anno partecipano alla degustazione, alla cieca, di oltre 350 etichette provenienti da ogni parte d’Italia. Per l’edizione 2018 il comitato internazionale si è arricchito di due nuovi giudici: Lu Yang, il sommelier più influente della Cina, primo master sommelier di quell’immenso Paese e Othmar Kiem fondatore del Gourmet Club Alto Adige, corrispondente per l’Italia di Falstaff. I nuovi giudici si inseriscono in una squadra ormai consolidata e composta da Kenichi Ohashi (l’unico Master of wine giapponese, Sake expert assessor e Master of Sake), la spagnola Amaya Cervera fondatrice del sito internet spanishwinelover.com e wine journalist con un’esperienza di oltre 15 anni, l’inglese Tim Atkin wine writer tra i più premiati al mondo e Master of wine con oltre 25 anni di esperienza e Christy Canterbury giornalista Usa, giudice, formatrice e Master of wine. E, ovviamente, Gardini e Grignaffini, affiancati da Luciano Ferraro, capo redattore del Corriere della Sera e firma della rubrica Corriere DiVini, Daniele Cernilli il Doctor Wine, decano della degustazione e giornalista enogastronomico fra gli artefici del Gambero Rosso, Antonio Paolini esperto critico enogastronomico e degustatore, co-fondatore della testata Vinodabere, coordinatore guide food Gambero Rosso e firma di alcune fra le maggiori testate di settore, Pier Bergonzi vice direttore de La Gazzetta dello Sport, fondatore della rubrica “Gazza Golosa” e Marco Tonelli, giornalista bolognese che da molti anni collabora con prestigiose riviste di enogastronomia e guide, primo Habanos Sommelier italiano.

Dal 2016, poi, “The Winesider Best Italian Wine Awards” è organizzato in main partnership con The Winesider, che è una innovativa piattaforma per la gestione della cantina dei ristoranti di qualità creata da Gianni Miscioscia e dal figlio Giacomo. Da segnalare, infine, che per il brindisi conclusivo della manifestazione, finora non mai stato utilizzato uno dei vini che appare in classifica; Gardini e Grignaffini hanno sempre evitate un eventuale conflitto d’interesse. E, quindi, facendo servire Champagne. Sarà così anche lunedì 17?