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Portorose, al festival della malvasia istriana, riconoscimenti al Greco di Bianco
di Maristella Vita
Gli scorsi 10 e 11 marzo in Slovenia, nella bella Portorose, presso l’hotel Slovenija, si è tenuto il 21esimo festival “Malvasia, gusto raffinato del Mediterraneo”.
Un folto e interessato pubblico ha degustato ben 172 campioni di malvasia e incontrato più di 70 produttori di vino provenienti dall'Istria slovena, dal Carso, dalla Valle di Vipava, da Brda, dall'Istria croata e dall'Italia. Ma, oltre ad essere una mostra, quello di Portorose è anche un concorso. E qui l’Italia, con lo storico passito calabrese “Greco di Bianco Doc”, che ricordiamo è stato alcuni anni fa identificato da Attilio Scienza come una malvasia, ha sbaragliato il campo, vincendo sia la medaglia d’oro (per chi superava i 90 punti), che piazzandosi primo assoluto nella sua categoria.
Splendida performance per questo vino del 2013 prodotto dall’azienda Mariolina Baccellieri, abituata del resto ai riconoscimenti; l’anno scorso tra i premiati alla selezione del Sindaco delle Città del Vino. Una manifestazione interessante, questa slovena, ormai entrata nel terzo decennio. I premi delle varie categorie sono stati consegnati da Ingrid Mahnič, presidente dell'Associazione dei viticoltori dell'Istria slovena, che ha sottolineato: “Il numero record di campioni registrati per la valutazione aumenta di anno in anno, prova che abbiamo portato il Festival ad un livello elevato." Del resto la malvasia istriana qui si propone correttamente come parte integrante del locale marketing territoriale per porre l'Istria sulla mappa mondiale delle destinazioni del turismo del vino.
Una scelta intelligente per un vino, un bianco, che i produttori stanno declinando nei modi più diversi con risultati apprezzabili: dal tradizionale prodotto fresco, ottimo con il pesce, che in Istria non manca. Alle bollicine, prodotte con il metodo classino, risultato gaio e intrigante. Ma anche maturata in legno o barrique, per abbinamenti culinari più impegnativi. Infine il passito, dove la forza del sole della Calabria, e la sapienza millenaria (si dice che il Greco di Bianco abbia oltre 2500 anni di storia..), riescono ancora ad incontrare importanti apprezzamenti.
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