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Il personaggio

Da Buckingham Palace a Como: “Vi racconto come ho stregato la Regina con la mia cucina”

09 Settembre 2015
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(Enrico Derflingher)

di Michele Pizzillo

Il 9 settembre Elisabetta II ha superato il record di permanenza sul trono d'Inghilterra: 63 anni e 217 giorni. Record detenuto dalla sua bisnonna, la regina Vittoria, che regnò dal 20 giugno del 1837 al 22 gennaio del 1901. E, quindi, è il più longevo sovrano del mondo, ma anche il più anziano a sedere su un trono: 89 anni lo scorso 21 aprile.

Un contributo ad assicurare la buona salute a questa longeva sovrana arriva anche dall’Italia. O meglio, dai piatti che dal 1987 al 1990 ha preparato Enrico Derflingher, chef di Bellagio, in provincia di Como, che a soli 27 anni riuscì ad “impossessarsi” delle cucine della casa reale inglese, estromettendo i cuochi francesi che a Buckingham Palace, per 400 anni si erano alternati a quelli inglesi. Derflingher che il 2 maggio scorso ha inaugurato un resort di lusso sulle rive del lago di Como, è tutt’ora l’unico italiano ad essere stato il cuoco della casa reale inglese. Di questo periodo è molto famoso il risotto “Queen Victoria” che il cuoco comasco preparò per la prima volta in occasione dello storico incontro tra Ronald Reagan e Michail Gorbaciov che decretò il fine della cosiddetta “guerra fredda”, alla presenza di 30 capi di Stato e di 16 reali. Rammenta Derflingher: “La Regina Elisabetta, estasiata per quanto aveva mangiato, si complimentò pubblicamente con me e mi domandò cosa volessi in regalo. Chiesi di poter tenere la pentola in rame, risalente alla fine del 1800, con sopra l'emblema della Regina Vittoria, nella quale avevo cucinato il risotto. Di qui poi il nome attribuito al piatto”.

Gli anni trascorsi a Londra hanno lasciato il segno nella vita del cuoco di Bellagio. Tant’è vero che il 2 maggio scorso, in occasione dell'inaugurazione di Villa Lario, la location sul lago di Como che Euro-Toques International, associazione mondiale di cuochi, come proprio quartier generale durante i 6 mesi di Expo 2015 per accogliere reali, capi di Stato e personalità illustri, approfittando della fortunata concomitanza con la nascita della royal baby girl Charlotte Elisabeth Diana, Derflingher decise di dedicare alla bambina il risotto inserito nel menù della cena di gala. A quanto dicono i beni informati, lo chef avrebbe anche mandato un sms al principe William per avvisarlo dell'omaggio. Risposta immediata: ringraziamenti e l’impegno che sarebbe venuto a trovarlo a Villa Lario nei prossimi mesi. A questo punto appare abbastanza certo che prima della fine di Expo 2015, qualche esponente della famiglia reale inglese possa passare dalle parti di quel ramo del lago di Como decantato da Alessandro Manzoni ne i “Promessi Sposi” per salutare un altro re, della cucina, Enrico Derflingher.


(Il risotto Princess Charlotte)

E degustare i due risotti: il “Queen Victoria” fatto con riso Carnaroli, scampi, burro, parmigiano, un bicchiere e mezzo di Prosecco nonchéerbe aromatiche fresche come timo, cerfoglio, prezzemolo, erba cipollina e coriandolo. Olio e cipolla. Anche per il risotto “Princess Charlotte” è utilizzato ilriso Carnaroli, nonché carotine, zucchine, piselli, favette, sedano, una cipolla, caprino a cubetti, parmigiano, burro, una manciata di maggiorana, un litro di brodo vegetale fatto con gli scarti (pelle e bucce) delle verdure utilizzate, sale e vino bianco.
Successivamente Derflingher è stato della Casa Bianca, sotto la presidenza di George Bush sr e dal 2012 presidente di EuroToques Italia, l’associazione che raggruppa tutti i più grandi cuochi del mondo.