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Il prodotto

La Vastedda varca lo Stretto

27 Maggio 2011
massimo_todaro massimo_todaro

Un accordo per portare la Vastedda del Belìce fuori dai confini regionali siciliani.

L’unico formaggio di pecora a pasta filata, che da tre anni si fregia anche del marchio Dop, arriverà sugli scaffali della grande distribuzione grazie al contratto firmato fra Massimo Todaro, presidente del consorzio di tutela, e i vertici di Coop.
Un accordo, chiuso venerdì scorso, di tutto rispetto che porterà la Vastedda nei quaranta punti vendita siciliani della Coop, oltre che nelle quattro Ipercoop presenti nell’Isola: due a Palermo, una a Catania e una a Ragusa. Un
impegno già importante, che raddoppia se si guarda oltre lo Stretto. “La fornitura – spiega Todaro – riguarda anche ottanta punti vendita che rientrano nelle competenze di Coop Adriatica. Dunque tutti i supermercati della catena
che si trovano lungo la costa orientale della Penisola”.
In questa fase il consorzio si sta occupando di produrre i dossier di qualità che poi dovranno accompagnare i formaggi nel loro cammino verso gli scaffali e i banchi frigo, visto che la Vastedda è un formaggio fresco. A questo punto
buona parte della produzione verrà destinata alla grande distribuzione organizzata. In questo momento dai sette caseifici siciliani (Santa Margherita Belìce, Sambuca di Sicilia, Menfi, Contessa Entellina, Poggioreale, Partanna e
Salemi) ne vengono fuori quattrocento quintali l’anno, per un totale di circa 60 mila forme.
“Per giugno – continua Massimo Todaro – aspettiamo il primo ordine. Non sappiamo ancora di che entità sarà. Staremo a vedere”.