Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Birra della settimana

La Birra della Settimana – Oak di Almond 22

02 Dicembre 2018
IMG_4714 IMG_4714

di Andrea Camaschella

Almond ’22 è un birrificio storico del panorama artigianale italiano, conosciuto in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, dove esporta da molti anni.

Nel 2003, quando iniziò la produzione, non fu il primo birrificio in Abruzzo, ma è oggi il più “antico” ancora in attività. Il nome Almond, mandorla in inglese, è dovuto alla prima sede, dove dal 1922 si lavoravano le mandorle. Jurij Ferri, fondatore e tutt’oggi mastro birraio, è stato fonte di ispirazione e maestro di molti futuri birrifici. La mano di Jurij è cambiata, negli oltre 15 anni di attività. Il passaggio più evidente e significativo è avvenuto sei o sette anni fa: le birre hanno perso la tipica rusticità per diventare morbide, rotonde, eleganti. Ecco, l’eleganza è proprio il filo conduttore delle birre made in Almond e anche l’ultima nata, benché ancora non sul mercato ufficialmente, che Jurij ha voluto dedicare alla figlia, è un Barley Wine, anzi in questo caso, vista la dedica, concedo che sia una barley wine, al femminile. La Oak essenze è ispirata alle birre da meditazione inglesi, con un’aggiunta di miele e un passaggio in botte di legno (di quercia, oak appunto).


(Jurij Ferri e un'altra delle sue passioni)

Ed eccola finalmente, nel suo bicchiere da cognac, di colore mogano scuro, con riflessi ramati, la schiuma, beige scuro, evanescente, che gli 11,5% Vol. di alcool non aiutano a sviluppare. Il bouquet è, appunto, eleganti: frutti rossi, toffee, caramello, brûlé, mosto cotto, cuoio, fumé, frutta secca tostata creano un bouquet intrigante che invoglia al sorso. All’assaggio è rotonda, dal corpo pieno e liquoroso nonostante l’affinamento in legno, qualche nota di tannino è presente ma ben integrata. Il passaggio è dolce e suadente, con un finale lievemente salato, quasi salmastro, per poi sfogarsi nel lungo retrogusto dove appare una piacevole quanto lieve nota di torba oltre a quanto già percepito prima dall’olfatto.

Birra buona già ora, ma che promette faville in un lungo affinamento in bottiglia: il consiglio è di dimenticarne qualche bottiglia in cantina. Ora non resta che aspettare che esca sul mercato, speriamo molto presto.

Rubrica a cura di Andrea Camaschella e Mauro Ricci

Almond 22
Contrada Remartello, 47 – Remartello (Pe)
T. 085 820 8154
www.birraalmond.com