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La degustazione

Alla scoperta del Montenetto: a Milano degustazioni guidate e banchi di assaggio

16 Febbraio 2019
Maria_Grazia_Marinelli_tra_Carlo_Pietrasanta_e_Fabio_Rolfi_e_due_produttori Maria_Grazia_Marinelli_tra_Carlo_Pietrasanta_e_Fabio_Rolfi_e_due_produttori

Alla Porta del Vino

di Michele Pizzillo, Milano

La definizione più simpatica del territorio del Montenetto – e, forse anche in tema, visto che siamo a Milano -, arriva da Maria Grazia Marinelli, presidente del Consorzio di tutela, “è come se rappresentassimo un panettone che a Sud di Brescia interrompe la Pianura Padana, ma coperto di vigneti”. 

Con una sola differenza che il vino Montenetto, pur avendo il Marzemino – che tanto piaceva al grande Mozart da citarlo nel suo celebre Don Giovanni – fra i vitigni utilizzati per la sua produzione, non è molto conosciuto dai consumatori, anche da quelli milanesi. Per cui lo “sbarco” a “La Porta del Vino”, la location allestita nel centro di Milano (in piazza Cinque Giornate) dal Movimento del turismo del vino per fare conoscere meglio ai milanesi le produzioni lombarde, ha proprio l’obiettivo di svelarsi ad una città dove c’è molto interesse intorno al vino. Tant’è vero che “La Porta del Vino” ha appena concluso con grande successo la settimana dedicata a “Tutte le sfumature del Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese”, a conferma della validità dell’idea del Movimento di allestire la “casa milanese” del vino proprio in centro città. “Il risultato lusinghiero è quello di aver suscitato l’interesse delle istituzioni: siamo molto grati all’Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Fabio Rolfi di aver voluto essere con noi per questo appuntamento – ha detto Carlo Pietrasanta, vicepresidente del Mtv Lombardo e motore della Porta del Vino alla presentazione della settimana dedicata al Montenetto – Sappiamo molto bene che la Lombardia è ricchissima di produzioni vitivinicole di altissima qualità, anche nelle sue zone meno note. Speriamo che attraverso le nostre iniziative in questo luogo anche il pubblico milanese cominci a conoscere sempre di più questa grande abbondanza”. E, tirato in ballo, Rolfi esordisce col mettere in evidenza che “Milano è una straordinaria piazza internazionale: la Regione vuole sfruttarla come vetrina della Lombardia sul mondo. Le nostre eccellenze enologiche hanno bisogno di promozione e di iniziative come questa. I turisti che arrivano sul territorio spendono più del 30% del proprio budget per acquistare prodotti enogastronomici. Un trend sempre in crescita. Per questo vogliamo promuovere il nostro vino affinché le bottiglie di grande qualità dei consorzi come il Montenetto possano avere il successo che meritano”.

L’attuale Consorzio Montenetto, con lo “sbarco” a Milano, probabilmente da l’avvio alla ricorrenza del ventesimo anniversario della sua creazione come Consorzio Capriano del Colle e oggi impegnato nella tutela delle denominazioni Montenetto di Brescia Igt e Capriano del Colle Doc, raggruppando 23 aziende con vigne presenti in sei comuni. E, ritornando alla definizione della signora Marinelli, il Monte Netto è un altopiano di 130 metri formato da terreni calcareo argillosi, che sorge a sud di Brescia e si eleva nettamente dalla Pianura Padana. La sua particolare conformazione geologica ha impedito un’estesa antropizzazione, consentendo il mantenimento di una fauna e di una flora particolare. I terreni godono di un’ottima esposizione che favorisce la coltivazione della vite. In questo quadro trovano espressioni di grande qualità vitigni autoctoni come il Marzemino (localmente denominato Berzemino), il Trebbiano di Soave (o Trebbiano di Lugana e/o Trebbiano Toscano); assieme a questi, nel Capriano del Colle Doc rosso entrano anche altre uve importanti come il Merlot e il Sangiovese. 

Poi “grazie al lavoro dei produttori e del Consorzio, il mercato locale è in forte crescita. E, contestualmente, sono sempre di più le guide enologiche che recensiscono i nostri vini con eccellenti punteggi, i concorsi enologici che li riconoscono con premi importanti e le richieste di partecipazione agli eventi di questo piccolo territorio viticolo – ha detto la signora Marinelli – Come questo, presso “La Porta del Vino”, che rappresenta una di quelle occasioni importanti in cui non possiamo mancare perché questa manifestazione di grande impatto mediatico e di alto livello organizzativo rientra nel percorso di crescita a cui produttori e consorzio ambiscono”. Un bel risultato per “La Porta del Vino” che, dopo la settimana della Valcalepio con il patrocinio del Consorzio di tutela e la presenza compatta del Consorzio del San Martino della Battaglia a dicembre, adesso è un’altra zona bresciana a sposare in modo collettivo le iniziative che “ci siamo proposti per far conoscere ai milanesi tutti i vini lombardi e, contestualmente, siamo felici che gli organi collettivi che si occupano di tutela e di promozione dei vini lombardi comincino a considerare la nostra esistenza come un’opportunità. Precursori sono stati gli esponenti del Consorzio del Buttafuoco Storico l’anno scorso, in una giornata per noi memorabile, anche se non adeguatamente affollata. Il coinvolgimento dei Consorzi fa bene a tutti: alle aziende, a noi, al vino lombardo in generale”, ha detto Pietrasanta che ha avuto espressioni di apprezzamento per tutti quelli che credono nel progetto “La Porta del Vino”. E, così, Milano è di nuovo un grande laboratorio per il mondo del vino: “La nostra sinergia con il Movimento del Turismo del Vino Lombardo, che da anni s’impegna nel sostenere l’enoturismo, ha l’obiettivo di ampliare le opportunità di networking e di realizzazione di eventi focalizzati sul food&wine su di un palcoscenico unico come è la città di Milano – dice Fabio Dossena, managing partner di Aliante Business Solution che organizza Bottiglie Aperte e Milano wine week – Il capoluogo lombardo e la stessa Regione stanno vivendo un momento importante in questo settore, attestandosi sempre più come polo di aggregazione per produttori, esperti del settore e appassionati, la mission di Abs Wine&Spirits è proprio quella di ampliare anche sul territorio lombardo le opportunità di sviluppo di eventi in cui il vino è protagonista”.

Sui significati e gli obiettivi dell’iniziativa “Il Montenetto a Milano”, Mario Danesi, vicepresidente del Consorzio e titolare della Cantina San Michele: “Come Consorzio abbiamo ritenuto particolarmente importante organizzare e promuovere questa manifestazione  perché  riteniamo Milano il luogo ideale per presentare le caratteristiche distintive del nostro territorio e dei nostri prodotti. Come confermano anche le indagini più recenti, Milano è ai vertici nazionali per qualità della vita e rappresenta la città italiana più europea. Ci è sembrato doveroso, creare un’iniziativa che comunichi al pubblico milanese che a meno di 80 chilometri dalla loro città esiste uno dei più originali e interessanti territori del vino italiani, bello da conoscere e scoprire. I testimonial di questa identità sono naturalmente i nostri vini. E sottolineo “nostri”, cioè di diversi produttori che si sono uniti in Consorzio: la decisione di presentarci in questa veste unitaria a Milano, sottolinea che crediamo al fatto che insieme si possa crescere nella notorietà e nell’apprezzamento”. Milano è quindi una meta molto ambita per i produttori di vino di qualità, ma è anche un ideale punto di partenza per la scoperta dei territori di produzione, soprattutto di quelli poco conosciuti, della Lombardia: “Non vogliamo mai dimenticare – conclude Pietrasanta – che la nostra mission costitutiva è proprio l’enoturismo: speriamo che il pubblico che entrerà alla Porta del Vino ci consideri anche come inizio di un viaggio alla scoperta della cultura e dell’emozione che solo le visite ai luoghi di produzione possono dare”.

PROGRAMMA DI “IL MONTENETTO A MILANO”
18 e 19 febbraio: dalle 11 alle 18,30, banco d’assaggio  riservato agli operatori del settore. Poi, dal  21 al 23 febbraio, dalle 18 alle 19,30 banco d’assaggio; dalle 19,45, degustazione guidata su  “Versa il vino. Eccellente Marzemino” (il giorno 21), “Selezionati per noi. Il Rosso Riserva” (il 22); “Semplice? Complesso? Elegante! In bianco…” (il 23 febbraio).