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La degustazione

Anteprima Amarone, i dieci migliori “diversamente moderni” (secondo noi)

08 Febbraio 2019
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Si è chiusa da poco la Red Week di Anteprima Amarone, con circa 3.000 presenze complessive tra giornalisti ed esperti internazionali (circa 200), winelover e operatori del settore.

Sessantacinque le aziende e 68 le etichette dell’eccellente annata 2015 in degustazione nella tre giorni veronese. Come ha sottolineato il Presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Andrea Sartori, “questa edizione ha visto protagonista un’annata da ricordare. Verona è sempre più l’hub enologico del Paese e il riferimento del ministro Centinaio al prossimo convegno mondiale sull’enoturismo organizzato dalla World Tourism Organization dell’Onu e in programma per il 2021 ci sollecita a promuovere un gioco di squadra con le forze imprenditoriali e istituzionali del settore. Per questo sosteniamo la candidatura di Verona quale prossima sede della Global conference of Wine Tourism”. Per quanto riguarda il mercato, il “re della Valpolicella” chiude il 2018 con un giro d’affari di 334 milioni di euro e un saldo complessivo negativo del 6% sul 2017.

In buona salute invece il mercato italiano che registra un +4% a valore grazie in particolare alla crescita della domanda nei canali horeca ed enoteche. Il saldo negativo è dovuto in buona parte alla minor produzione registrata nel annata 2014 (-4,6% l’imbottigliato) e alla cattiva performance in Germania (-40%), dove però si è scontato l’exploit del 2017 (+45%) e una conseguente eccedenza di scorte di prodotto. Complessivamente la Germania rimane la prima destinazione con una quota di mercato del 16%, tallonata ora dagli Usa (15%) e dalla Svizzera (12%). Poi Regno Unito (11%) e Svezia. In totale l’export per l’Amarone vale il 65% delle vendite. Ancora un’edizione che vede assenti le cantine che fanno parte dell’associazione de “Le Famiglie Storiche” dell’Amarone impegnate ormai da molti anni in un contenzioso legale con il Consorzio Tutela Vini Valpolicella che francamente continuiamo a non capire a chi serva, se non alle tasche dei rispettivi avvocati. Per quanto riguarda l’annata in degustazione, la 2015 sicuramente si tratta di una buona annata che ha regalato vini più equilibrati rispetto al 2014 e sicuramente più adatti ad una lunga permanenza in cantina.

Dei 68 campioni dell’Anteprima 2015 in degustazione ben 39 erano dei campioni in affinamento prelevati direttamente dalla botte, elemento che come gli esperti sanno bene in qualche modo può falsare la degustazione, per diversi motivi oltre a quello di non essere vini pronti e in qualche modo stressati dal prelievo o perché prelevati da una singola botte senza ancora essere stati assemblati per il taglio definitivo. Questo non ci impedisce però di notare un lento, ma progressivo spostamento di molti produttori verso uno stile che pur non rinunciando alla tradizionale potenza di questo vino tra i più famosi al mondo sia più attento all’eleganza e alla piacevolezza di beva. A dircelo non sono solo gli assaggi che ovviamente ci guidano nelle nostre valutazioni ma anche il progressivo decremento del grado alcolico medio dei vini assaggiati negli ultimi anni. Facendoci guidare da questo leitmotiv abbiamo scelto 10 Amarone che pur mantenendo intatta tipicità e caratteri varietali delle varietà usate ci piace definire diversamente moderni.   

Ca’ Botta, Tenute Cajò – Amarone della Valpolicella Docg 2015
Non è la prima volta che ci convince molto un Amarone di questa piccola realtà di Grezzana fondata nel 1990 e che può contare su una ventina di ettari vitati. Il loro ‘15 ha profumi molto intensi di rosa appassita, spezie, composta di arance, ginepro e zagara, speziato e ben tenuto su dall’acidità il sorso ricco, ampio e persistente. 

Marinella Camerani, Corte Sant’Alda – Amarone della Valpolicella Docg 2015
Marinella Camerani e la figlia Federica gestiscono con passione e competenza la loro bella cantina a Mezzane di Sotto, una dozzina di ettari coltivati da sempre in regime di agricoltura biologica e da qualche anno convertiti alla biodinamica. Il loro Amarone ’15 è molto nitido al naso che profuma di visciola, liquirizia, agrumi scuri, violetta e grafite, mentre in bocca è succoso, ricco di tannini nobili e dotato di un gran bel finale lungo e balsamico. 

Fratelli Degani, La Rosta – Amarone della Valpolicella Docg 2015
Questa azienda della Valpolicella Classica può contare su otto ettari vitati tra Valgatara, San Pietro in Cariano e Fumane. Il loro Amarone ’15 convince per un bell’impatto olfattivo dove si percepiscono  frutti di bosco a bacca scura, violetta candita, sottobosco mediterraneo e spezie mentre al palato e ben equilibrato tra alcol, tannini e frutto per un bel finale che ricorda il succo di more. 

La Collina dei Ciliegi – Amarone della Valpolicella Docg 2015
La bella azienda di Massimo Gianolli prende il nome dall’originale destinazione dei terreni dove appunto si producevano ciliegie. L’Amarone ’15 dopo 28 giorni di macerazione ha sostato per due anni in barrique di secondo passaggio. Al naso è floreale, ricco di note di erbe aromatiche e balsamiche su un fondo di frutti rossi  dai classici sentori di appassimento. In bocca ha tannini fitti e dolci, grande persistenza aromatica e un bel finale dalla lunga persistenza aromatica. 

Monte del Frà – Lena di Mezzo Amarone della Valpolicella Docg 2015
La cantina della famiglia Bonomo si distingue per la raffinata eleganza dei suoi vini, mai troppo carichi od estrattivi ma senza perdere nulla in tipicità. Anche il loro Amarone Lena di Mezzo ’15 si distingue per il raffinato profilo olfattivo di viola mammola, spezie gialle, cioccolato alla menta, agrumi e frutti scuri in confettura, il sorso è grintoso, sapido, dinamico, sapientemente giocato tra acidità e consistenza del frutto, succoso e tonico, per un finale lungo, balsamico e appagante. 

Secondo Marco – Amarone della Valpolicella Docg 2015
L’Amarore ’15 di Marco Speri era ancora in botte al momento del nostro assaggio ed uscirà sul mercato nella primavera del 2022 ma non per questo non aveva già un suo carattere ben definito che lascia ottimamente sperare per il futuro. Ampio e profondo il naso tra sentori di appassimento, rosa thea e note speziate, fresco il sorso dotato di una notevole progressione gustativa dettata da una carica tannica ancora in piena evoluzione e un lunghissimo finale fruttato e balsamico.  

Pasqua Vigneti e Cantine  – “Famiglia Pasqua” Amarone della Valpolicella Docg 2015
La famiglia Pasqua produce vino in Valpolicella sin dal 1925 e può contare su ben 300 ettari di vigneto. Non vi spaventino le dimensioni di questa azienda familiare che da  sempre con passione cerca di produrre vini di estrema qualità che sappiano rispondere alle esigenze di innovazione senza tralasciare la tradizione e all’innovazione. Il loro Amarone ’15 ha un naso accattivante di ciliegie scure e spezie, pepe rosa in particolare, una bella vena balsamica, eucaliptolo, mentre il sorso fresco e vitale è ben bilanciato tra frutto e tannini fitti e ben estratti. 

Selun – Amarone della Valpolicella Classico Riserva Docg 2015
La minuscola azienda di Luigi Marconi, solo due ettari vitati a San Pietro in Cariano nel cuore della Valpolicella ha presentato un Amarone Riserva ’15 ancora in affinamento da tenere assolutamente d’occhio. Solo 4.000 bottiglie per questo vino dal naso ampio e persistente con rimandi a frutti di bosco, more e mirtilli, the nero, spezie rosse, china e tabacco da sigaro, dal sorso possente ma sorretto da una vibrante acidità ben integrata ad un frutto succoso e vitale, per un finale balsamico di rara piacevolezza.

Tenuta Chiccheri – Campo delle Strie Amarone,  Amarone della Valpolicella Docg 2015
Ha da poco festeggiato le 15 vendemmie questa dinamica realtà fondata tre lustri fa da Giancarlo Ruffo in Val d’Illasi. Elegante il suo Amarone Campo delle Strie ’15 vino solido, ma senza mostrare inutilmente i muscoli. Profuma intensamente di amarene, note affumicate, anice e tabacco, spesso e nervoso il sorso rinfrescato da una bella vena balsamica e dall’ottimale l’equilibrio tra il frutto polputo e acidità. 

Villa Spinosa – Amarone della Valpolicella Classico Docg 2015
La cantina di Enrico Cascella Spinosa ai piedi del Colle Masua a Negrar può contare su 20 ettari vitati. Affascinante l’Amarone ’15 che si apre al naso sui toni eleganti di un appassimento protrattosi sino al momento giusto, poi more e ribes, viola, erbe officiali, liquirizia, giuggiola e un tocco di incenso. Fresco ed invitante il bicchiere caratterizzato da tannini fitti e nobili ben sposati con un frutto succoso e una bella acidità a garanzia di una lunga evoluzione in bottiglia.   

M.L.