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La degustazione

I vini dell’Alto Adige e i piatti dello chef Gaia Giordano: tra contrasti e sinfonie

02 Dicembre 2019
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(Gaia Giordano, Eduard Bernhart, Daniele Galler e Christof Tiefenbrunner)

di Marco Sciarrini, Roma

Nello Spazio Niko Romito Bar e Cucina a Roma serata con il connubbio tra otto etichette di annate vecchie altoatesine e altrettante creazioni della chef Gaia Giordano. 

Presenti per l’occasione il Direttore del Consorzio dei vini dell'Alto Adige Eduard Bernhart, Daniele Galler di Cantina Bolzano, Christof Tiefenbrunner della cantina Tiefenbrunner-Schlosskellerei Turmhof, oltre a Pierluigi Gorgoni, brand ambassador del Consorzio. “L’incontro è nato per avvicinare il panorama alpino con le brezze dal Mediterraneo, siamo molto lieti di poter essere qui a Roma a raccontare le caratteristiche dei nostri vini attraverso l’abbinamento con piatti raffinati che valorizzano il sapore della materia prima interpretandola in chiave leggera e moderna – ha detto Eduard Bernhart – La location richiama quei contrasti che caratterizzano la produzione altoatesina. Il nostro è un piccolo territorio incastonato ai piedi delle Alpi, costituito da 5.500 ettari vitati su cui operano circa 5.000 produttori. Se i primi vigneti si trovano già attorno ai 200 metri sul livello del mare, ne abbiamo diversi a quota 1.000 metri. Anche la composizione geologica del suolo varia notevolmente, pur percorrendo distanze molto ridotte. In sintesi, ci potremmo forse descrivere come un quadro a tinte vivaci in cui ogni colore contribuisce a valorizzare l’insieme”. 

L’Alto Adige del vino, un mosaico di contrasti che emergono in tutta la loro vivacità nel calice. Proprio ai contrasti, anima dei vini altoatesini, è dedicato il pranzo che si è tenuto da Spazio Niko Romito Bar e Cucina a Roma. Le etichette protagoniste sono state proposte in due versioni, in una annata recente che colpisce con l’esuberanza di aromi e freschezza ed una versione invecchiata che mostra come gli stessi vini sappiano evolvere in bottiglia, sprigionando sentori nuovi e diversi ed assumendo, con il tempo, tutto il fascino della maturità. Si inizia con un aperitivo con un Metodo Classico dell’Alto Adige, frutto dell’opera di sette produttori che hanno unito 100 litri del loro vino base in una cuvée particolare spumantizzata esclusivamente in bottiglie formato Jeroboam prodotto in sole 189 bottiglie. Si chiama “Sinfonia” e  ha come logo una chiave musicale simbolica. Lo spumante, ambasciatore dell’Alto Adige, deriva da una cuvée ottenuta dalle uve di sette cantine altoatesine: Arunda, Kettmeir, Lorenz Martini, Cantina Kaltern, Cantina San Paolo, Cantina Merano, Von Braunbach. Il tempo è una componente essenziale per la sua produzione, riposa infatti per 94 mesi su lieviti fini, un passaggio essenziale che permette ai sette caratteri differenti di amalgamarsi armonicamente in una sinfonia di gusto complessa e vibrante.

Gli abbinamenti sono stati:

Riesling Valle Isarco 2017 Praepositus Abbazia di Novacella con una spigola marinata cotta al vapore, aglio, olio e prezzemolo. Il vino di colore giallo oro brillante. Al naso arancia, pesca, albicocca secca, ananas candito e miele in bocca perfetta corrispondenza gusto olfattiva.

Riesling Valle Isarco 2013 Praepositus Abbazia di Novacella con Baccalà mantecato peperone dolce, e capperi. Il vino è di colore giallo dorato. Al naso intenso e complesso, con un bouquet di note fruttate di pera, mela, ginestra, infine sentori floreali, aromi speziati di cannella, anice e miele, in bocca  fresco, fruttato e persistente.

Terlaner riserva Nova Domus 2016 cantina di Terlano con tagliata di rapa rossa arrostita, erbe e salsa di mandorla. Il vino pinot bianco 60%, chardonnay 30%, sauvignon blanc 10% color giallo paglierino. Naso intenso, spezie, frutta albicocca, melone e pesca, erbe aromatiche affumicatura, agrumi e miele. Corrispondenza gusto olfattiva, grande mineralità, persistente salinità, con un finale lunghissimo.

Terlaner riserva Nova Domus 2011 cantina di Terlano con fungo cardoncello con maionese di patate, colatura di funghi e prezzemolo. Il vino di colore giallo paglierino con sfumature dorate, al naso erbe aromatiche anice, menta e salvia, spezie, ma anche sfumature aromatiche fruttate, soprattutto di albicocca, mandarino, melone e maracuja. In bocca strutturato e morbido note aromatiche e minerali lunghe e persistenti.

Müller Thurgau Feldmarschall von Fenner 2017- Tiefenbrunner con mezze maniche alla puttanesca. Il vino di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, al naso sentori  intensi di fiori bianchi e frutti gialli,  pesca e albicocca. Al palato componenti aromatiche minerali, una fresca acidità. Molto persistente.

Müller Thurgau Feldmarschall von Fenner 2011- Tiefenbrunner con gnocchi di patate cacio e pepe. Il vino di colore giallo paglierino con sfumature dorate, al naso  pesca bianca ed albicocca ed aromi floreali di salvia e gelsomino, strutturato nel corpo, la spalla acida di grande potenza e una lunga  nota minerale.

Lagrein Riserva Taber di Cantina Bolzano 2016 con guancia brasata di manzo con mantecato di patate. Il vino di colore rubino porpora brillante, al naso frutti rossi e note speziate e balsamiche. Eccellente al palato, rotondo e pieno, salinità corposa, con un tannino dolce e avvolgente con una lunga persistenza finale.

Lagrein Riserva Taber di Cantina Bolzano 2011 con polpette di bollito alle tre carni al pomodoro e cime di rapa. Il vino di colore rosso rubino con riflessi porpora, al naso complesso profumi floreali e fruttati di ribes, rosa, amarena, con note speziate accompagnati da sentori di rabarbaro, al palato, equilibrio tra tannini vellutati, accompagnati da una sapidità prolungata, lasciando nel finale i sentori olfattivi  .