Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

I vini dell’Etna al Vinitaly, i nostri migliori assaggi (in anteprima)

03 Aprile 2016
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di Federico Latteri

Sono 28 le aziende siciliane che saranno affiancate dalla Camera di Commercio di Catania per la partecipazione alla cinquantesima edizione del Vinitaly che si svolgerà a Verona dal 10 al 13 aprile. 

Tra queste 20 sono etnee, 3 hanno sede in altre aree della provincia di Catania e 5 rappresentano la provincia di Messina. L’Ente catanese fornirà appoggio per l’organizzazione degli stand, le degustazioni e i contatti commerciali. L’iniziativa è stata presentata a Catania nel Salone del Consiglio di Palazzo della Borsa (ne parlavamo qui). Dopo il dibattito sul tema “Etna al Vinitaly con la Camera di Commercio di Catania”, coordinato da Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto, si è tenuto un tasting con i vini delle aziende partecipanti. I sommelier dell’Ais Salvo Di Bella, Marina Finocchiaro, Orazio Raciti e Ilaria Tomaselli hanno fornito agli ospiti presenti preziosa assistenza nella degustazione con informazioni sui vini e sulle cantine.
 
Di seguito le etichette presenti con alcune note descrittive:
 
Aziende etnee

Al-Cantara: quest’azienda di Randazzo che dà grande importanza al legame tra vino, arte e poesia era presente con tre etichette : l’Etna bianco Doc Luci Luci 2013, caratterizzato da profumi di ginestra, ricordi mielosi e buona freschezza, l’Etna rosato Doc Amuri di fimmina e amuri di matri 2014, da Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, che offre sentori floreali e una buona beva ed infine l’Etna rosso Doc O’ scuru o’ scuru 2012 con un naso complesso di ciliegia e frutti di bosco ed una componente tannica abbastanza presente.
 
Ampelon: giovane realtà, nata nel 2009 con l’obiettivo di fare qualità nel rispetto della natura. L’ Etna bianco Doc 2014, 90 % Carricante, ha un naso fine, floreale, seguito da un sorso lineare e sapido. Buoni l’Etna rosso Doc Passo alle Sciare 2012, elegante ed equilibrato e l’Etna rosso Doc Le Caldere 2012, fatto con uve provenienti dalla contrada Calderara Sottana, intenso, profumato, con tannini ben estratti e finale lungo.
 
Calcagno: ben fatti e territoriali i vini di questo produttore. L’Etna rosato Doc Arcuria 2014 haun naso di piccoli frutti e cenni di spezie dolci e in bocca mostra buona acidità e ricchezza aromatica. Due le annate di Etna rosso Doc Arcuria, la 2012 e la 2013. Quest’ultima, nonostante una vendemmia che si ricorderà per le tante difficoltà, mostra notevole equilibrio ed incisività. Ha profumi eleganti di ciliegia con nuance speziate ed una nota terrosa. Al palato è ottima la freschezza, la struttura e la consistenza dei tannini. Il Nerello Mascalese Feudo di Mezzo 2011 (dal 2012 è Etna Doc) è una schietta espressione del terroir etneo, tipicissimo con intense note laviche. 
 
Edomè: l’Etna bianco doc Aitna 2012, carricante in purezza, ha un colore paglierino carico, luminoso e un profilo olfattivo con fiori gialli, roccia bagnata e note vegetali che ricordano il cappero. Segue una sorso sapido e persistente. Frutta rossa, spezie, una nota dolce e buona presenza tannica per l’Etna rosso Doc Aitna 2013. Colore scarico, cristallino, piccoli frutti, note floreali, bocca rotonda e sapida per l’Etna rosso Doc Aitna Vigna Nica 2012.
 
Falcone: azienda del versante sud-ovest dell’Etna con vigneti nel comune di S.Maria di Licodia. Ci propone un vino fatto con Nerello Mascalese vinificato in bianco, l’Aton 2014 che si presenta intenso ed agrumato. Tra le due annate di Etna rosso Doc Aitho, la 2012 e la 2013, preferiamo la prima che, pur mostrando toni un po’ più evoluti, ha un maggior equilibrio ed è meno ruvida. 
 
Filippo Grasso: fiori, mela e una nota erbacea caratterizzano l’esame olfattivo dell’ Etna bianco Doc Anemos 2013, dotato anche di buona freschezza e persistenza.
 
Masseria Setteporte: Ottimo l’Etna rosso Doc Nerello Mascalese 2012. E’ intenso e complesso al naso con marasca, mora, lampone. In bocca conferma la sua completezza con notevole equilibrio, tannini di qualità presenti nella giusta misura ed un finale lungo.
 
Scilio: buona beva, armonia e note di roccia lavica per l’Etna rosso Doc Valle Galfina 2014, semplice, ma molto gradevole.
 
Tenuta Monte Ilice: Asia 2012 è un bianco prodotto con Catarratto e Carricante. Ha profumi di frutti tropicali e fiori gialli a cui fa seguito un ingresso discreto in bocca, buona rotondità ed un finale amarognolo che non dispiace. Il Nerello Mascalese Mascarello 2012 è tipico, agile e piacevole. L’Etna rosso Doc Capinera dell’Etna 2011 è un prodotto più importante, di maggiore complessità, destinato ad una lunga evoluzione nel tempo.
 
Tenute Mannino di Plachi: si tratta di un’azienda che può contare su diverse tenute con vigneti in varie aree etnee. Il Carricante Tenuta del Gelso 2014 presentaun naso delicato fatto di ricordi vegetali e al palato è sapido e tagliente.Paglierino intenso, più ricco e persistente l’Etna bianco Doc Tenute Mannino di Plachi 2013. IlNerello Mascalese Tenuta del Gelso 2012 si distingue per profumi di media intensità, sorso scorrevole e una componente tannica non invadente.Eleganza, morbidezza e toni speziati per l’Etna rosso Doc Tenute Mannino di Plachi 2010.
 
Terra Costantino: l’Etna rosato Doc De Aetna 2015 offre un colore tenue, buccia di cipolla e un quadro olfattivo in cui spiccano cannella e cardamomo. E’ fresco, piacevole con buona corrispondenza gusto-olfattiva. L’Etna rosso Doc De Aetna 2014 hasentori di ciliegia e qualche spigolosità che si attenuerà con il tempo, ma nel complesso è un buon prodotto.   
 
Terre dell’Etna: profumi tra cui spicca la marasca sotto spirito sono offerti con delicatezza dall’ Etna rosso Doc Nerello Mascalese 2013.Fa seguito una bocca equilibrata con una lunga scia fruttata.
 
Vivera: l’Etna rosso Doc Martinella 2011haun naso di frutta rossa, note vanigliate e sentori floreali. Succoso e rotondo al palato, è reso molto accattivante dalla morbidezza e dalle note dolci.
 
Aziende di altre aree della provincia di Catania
 
Tenute Gigliotto: è un’azienda agrituristica che possiede uno splendido casale nel territorio di San Michele di Ganzaria. Lo Zibibbo secco La Ginestra2015 è fresco e gradevole con albicocca candita, ricordi di marzapane, un ricco ventaglio aromatico ed un finale appena amarognolo. Robusto e strutturato il Petit Verdot Conte Ruggero 2009 che associa alle note di confettura sentori di cacao, spezie dolci e cuoio.
 
Teresa Viola: ci troviamo nell’agro di Caltagirone. Qui, nell’agriturismo Il Casale delle Rose, nasce il Don Michelangelo 2014, da Nerello Cappuccio e Syrah coltivati in biologico. Il colore è rubino intenso con riflessi porpora. Ha un naso dominato da piccoli frutti rossi su un sottofondo di spezie. L’esame gustativo evidenzia una buona struttura e la freschezza della componente fruttata.  
 
Aziende della provincia di Messina
 
Giona: è una piccola realtà dell’isola di Salina, nelle Eolie. Tre i vini proposti, un bianco secco e due dolci. Il Salina 2015, da Insolia e Catarratto, presenta un colore paglierino scarico, profumi di frutta bianca e mandorla dolce ed una buona beva. Malvasia delle Lipari e Malvasia delle Lipari Passito si confermano sempre di ottimo livello, molto territoriali.
 
Vasari: si trova a Santa Lucia del Mela. Fruttato e varietale il Mamertino rosso Doc 2014, da Nero d’Avola e Nocera, piacevole e versatile negli abbinamenti a tavola.
 
Era presente anche l’azienda Amacardo, produttrice di liquori a base di carciofino selvatico dell’Etna. Tre le etichette: due tipologie di amaro e una grappa.