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La degustazione

Le mille facce del Nebbiolo: a Roma l’evento sul vitigno – I NOSTRI ASSAGGI

17 Gennaio 2019
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di Marco Sciarrini, Roma

Dopo il successo della quinta edizione, torna l’appuntamento con la manifestazione “Nebbiolo nel Cuore”, in una location questa volta più capiente vista la numerosa partecipazione all’evento dello scorso anno: il centro congressi Cavour. 

La manifestazione è promossa dall’agenzia Riserva Grande, delegazione romana della Scuola Europea per Sommelier che si occupa da oltre 10 anni della promozione della cultura del vino sul territorio di Roma. Il fatto di essere già alla sesta edizione dimostra come questo vitigno, abbia grande riscontro da parte del grande pubblico, ma anche da parte degli appassionati ed esperti del settore e riesce a raccontare il Nebbiolo nelle sue più alte espressioni: il Barolo e il Barbaresco, il Roero, il Gattinara e Ghemme, Il Boca e il Lessona, il Bramaterra e il Carema, fino alla Valtellina, alla Val D'Aosta e alle altre piccole realtà sparse sul nostro territorio non finisce mai di stupire. Questo poter parlare non solo del vitigno in quanto tale, ma anche dei vari terroir che lo caratterizzano e che da sempre dimostrano di come un territorio può e deve essere valorizzato. Una promozione culturale del Nebbiolo e della sue terre di elezione.

Proprio per poter parlare e valorizzare questo prodotto, Riserva Grande ha previsto, oltre a banchi d’assaggio con numerose aziende presenti, anche dei seminari di approfondimento, come ad esempio l’Alto Piemonte con una verticale storica del Boca Doc di Podere ai Valloni, condotta da Mario Cum, alla presenza della proprietaria Anna Sertorio con le annate 1990, 1997, 2001, 2005, 2010. L’ influenza della vicinanza del Monte Rosa per il territorio è molto importante, in quanto crea un micro terroir, funge da barriera ai venti del nord e consente una escursione termica necessaria per  la qualità del prodotto. Non tutti sanno che milioni di anni fa la zona era un super vulcano della Valsesia, che eruttando ha creato 30 chilometri di crosta terrestre, rocce rosse, che gli hanno conferito un territorio unico. Chi pianta nuovi vigneti sa che è necessario spaccare la roccia, e questo accompagnato alla lenta maturazione rende i produttori “degli eroi”. L’Azienda alleva biologicamente dal 2011, ma è certificata dal 2014. Il vino rimane 3 anni in botte e non subisce filtratura, l’ uvaggio avviene con sole uve Nebbiolo, Vespolina e Uva rara, con percentuali che sono cambiate nell’arco degli anni fino ad abbandonare attualmente l’uva rara. L'esposizione dei vigneti è su tre lati e la tannicità che si ottiene richiede un affinamento lungo per poter apprezzare le qualità del prodotto. La conservazione avviene in botti da 35 hl in legno di Slavonia.

Altro interessante seminario è stato: “la capacità evolutiva del Nebbiolo. Annate storiche in degustazione”, dove tra le aziende proposte abbiamo apprezzato in particolare: Cantina Marcarini con il suo Barolo Brunate del 2006 in località la Morra, con un un elegante finezza espressiva minerale, floreale con sentore di rosa appassita, ed una nota fresca balsamica; Poderi Colla con i loro Barolo Bussia del 2006, una delle vigne più grandi di Monforte D’Alba, confinanti di Angelo Gaja e terreni di grandi cru. Un colore tamarindo elegante bouquet delicatamente speziato con sentori di scorza d’arancia, tabacco dolce, e un finale di liquirizia; Cantina Aurelio Settimio con il Barolo Rocche dell’Annunziata, il Cru dell’azienda annata 1999, l’azienda si trova proprio vicino al mitico cedro millenario in località la Morra, il vino non ha subito filtrazione, sentori di liquirizia, rosa canina, leggermente etereo; Cantina Mascarello Giuseppe in Castiglione Falletto con il Barolo Monprivato 2004 affinato in botti di rovere di Slavonia per circa 30 mesi in commercio dDopo quattro anni dalla vendemmia, profumo complesso, molto fruttato, elegante, intenso, speziato, con note floreali. Altro seminario importante è stato anche: “il Mito di Langa nella memoria storica di 3 personaggi che ci hanno recentemente lasciato: Domenico Clerico, Bruno Giacosa e Beppe Rinaldi”.

I numerosi banchi di assaggio delle varie aziende sono stati :

 ALTO PIEMONTE

  • Pietro Cassina, Lessona
  • Podere ai Valloni, Boca
  • Tiziano Mazzoni Ghemme

ALTO CANAVESE

  • Le Masche, Azienda Agricola

BAROLO

  • Aurelio Settimo S.S.A., La Morra
  • Batasiolo Vini, La Morra
  • Fratelli Serio & Battista Borgogno – Barolo, Barolo
  • Azienda Agricola Bric Cenciurio, Barolo
  • Bricco Maiolica, Diano D'Alba
  • Cà Brusà, Monforte D'Alba
  • Cascina Carrà, Monforte D'Alba
  • Clerico Domenico, Monforte D'Alba
  • Ettore Germano, Serralunga D'Alba
  • Marcarini, La Morra
  • Mascarello Giuseppe e Figlio, Castiglione falletto
  • Monchiero Vini, Castiglione Falletto
  • Az. Agr. Raineri Gianmatteo, Novello
  • Rocche Costamagna, La Morra
  • Sordo Vini, Castiglione Falletto

BARBARESCO

  • Agriturismo Ada Nada, Treiso
  • Azienda Agricola Grasso Fratelli, Treiso
  • DANTE Rivetti Azienda Agricola, Neive
  • Poderi Colla, San Rocco Seno D'Elvio
  • Az. Agr. Roberto Sarotto, Neviglie

DOGLIANI

  • Poderi Luigi Einaudi, Dogliani 

ROERO

  • Antica Cascina dei Conti di Roero, Vezza D'Alba
  • Cantina Monpissan, Canale
  • Cascina Lanzarotti, Monteu Roero
  • Tibaldi, Pocapaglia

SARDEGNA

  • Tenuta Muscazega, Luras

VALLE D'AOSTA

  • Azienda Agricola Pianta Grossa di Luciano Zoppo Ronzero, Donnas

VALTELLINA

  • Le Strie, Teglio