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La degustazione

“Campania Stories 2018”, la giornata dei rossi – I NOSTRI MIGLIORI ASSAGGI

09 Aprile 2018
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di Federico Latteri, Napoli

Dopo il turno dei bianchi (leggi questo articolo), alla manifestazione Campania Stories 2018 sui banchi d'assaggio “sfilano i miliori rossi campani e quest'anno, per la prima volta, anche quelli della Basilicata. 

“Campania Stories 2018” è l'evento dedicato alla presentazione delle nuove annate campane che quest'anno, per la prima volta, ha riunito, a fianco delle etichette “di casa”, i vini provenienti anche dalla Basilicata (Basilicata Stories). Sono 80 le aziende campane e 18 quelle lucane che hanno partecipato alla manifestazione oganizzata dall’agenzia di comunicazione Miriade & Partners e che si è tenuta a Palazzo Caracciolo di Napoli con la presenza di centinaia di giornalisti italiani e stranieri. 

I nostri migliori assaggi:

Colli di Salerno Rosso Montevetrano 2014 – Montevetrano: è fine all’olfatto con piccoli frutti maturi, sentori di spezie dolci e una leggerissima nota vegetale. In bocca è fresco, equilibrato, sapido e persistente. I tannini presentano lievi spigolosità che il tempo dovrebbe attenuare. 

Campi Flegrei Piedirosso 2016 – Agnanum: naso pulito e variegato con note floreali, frutta rossa e spezie. Al palato è perfetta la corrispondenza gusto-olfattiva con evidente presenza di note speziate. Ben smussati i tannini e buona la lunghezza.

Vesuvio Lacryma Christi Rosso don Vincenzo 2014 – Casa Setaro: è un rosso dal profilo delicato e piacevole con una fine speziatura in evidenza, tannini ben estratti e buona persistenza.

Terre del Volturno Casavecchia Il gallo di fretta canta all’alba lontana 2016 – Aia delle Monache: frutta e note floreali precedono un sorso fresco, schietto, lievemente rustico, ma dotato di carattere e originalità. Interpreta con grande tipicità vitigno e territorio.

Terre del Volturno Rosso Sabbie di Sopra il Bosco 2016 – Nanni Copè: offre un naso elegante con frutta rossa, fiori e note mediterranee. Al palato è completo e molto lungo. Fitti e finissimi i tannini. Un grande vino che in pochi anni è già diventato un classico.

Campania rosso Terra di Lavoro 2012 – Galardi: un po’ombroso con piccoli frutti, note di sottobosco e una punta vegetale. E’ fresco, avvolgente, lunghissimo, provvisto di una fine componente tannica. Ancora molto giovane.

Sannio Aglianico Manent 2015 – Terre Stregate: elegante al naso, presenta un sorso ricco, profondo e lungo che si distingue per l’ottima progressione e la qualità dei tannini.

Sannio Aglianico I Mille per l’Aglianico 2012 – La Guardiense: fine con frutta rossa e fiori leggermente appassiti all’olfatto e un palato pieno, avvolgente, ben articolato e molto lungo.

Irpinia Aglianico 2013 – Vigne Guadagno: note floreali, equilibrio, buona struttura, lunghezza e tannini ben smussati per un vino che fa dell’armonia il suo punto forte.

Irpinia Campi Taurasini Cretarossa 2012 – I Favati: ha un naso intensamente speziato con un sottofondo floreale. E’ fresco, elegante, lineare, articolato, con tannini fini che completano un insieme molto ben bilanciato. 

Taurasi Feudi Studi Rosamilia 2013 – Feudi di San Gregorio: naso un po’ cupo, ma elegante. In bocca ha ottima acidità, grande energia, progressione, tannini vellutati e lunghissima persistenza. Ottimo, tipico e ben fatto.

Taurasi Puro Sangue 2013 – Luigi Tecce: un rosso dal carattere netto, deciso, molto schietto. Strutturato con tannini robusti e forte impatto gustativo, porta con sé l’anima del territorio.

Taurasi Coste 2012 – Contrade di Taurasi: è intenso e complesso all’olfatto. Molto potente, denso, con tannini fittissimi e robustissimi, struttura importante e persistenza quasi infinita. Tutto è ben armonizzato, cosa non facile in un vino di questa ricchezza.

Taurasi Vesevo 2011 – Vesevo: si distingue per la perfetta integrità di frutto al naso e per un sorso pieno, dinamico, provvisto di tannini ben smussati e ottima lunghezza. Ancora giovanissimo.

Taurasi 2011 – Borgodangelo: profilo olfattivo elegante e complesso caratterizzato da note floreali. In bocca ha un’ottima progressione, freschezza, tannini fitti e fini e un grande allungo finale. Ottimo. 

Taurasi Riserva 2008 – Perillo: naso pulito, un po’ austero, floreale. In bocca è deciso il cambio di passo, è un vino multidimensionale che investe ogni angolo del palato. E’ completo con freschezza, energia, struttura, tannini molto fitti e notevole persistenza. Grande, esprime in pieno le potenzialità del territorio. 

Taurasi Principium 2007 – Vigna Maurisi: floreale, speziato, sia all’olfatto che al palato, armonico, dotato di grande progressione, tannini di qualità e ragguardevole persistenza. Perfetta l’integrità, è ancora giovane e sicuramente andrà molto lontano negli anni.

Paestum Aglianico Naima 2010 – Viticoltori De Conciliis: è una delle migliori espressioni del vitigno Aglianico in termini di finezza ed eleganza. Al naso offre piccoli frutti freschi tra i quali distinguiamo lampone e ribes. Il sorso è freschissimo, scattante, agile, con tannini setosi e notevole lunghezza. Intensità e tensione gustativa.