Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

Un viaggio in Francia attraverso i suoi vini: nei calici sei chicche da bere assolutamente

03 Giugno 2019
copertina copertina

di Veronica Laguardia

Un breve viaggio attraverso il calice verso alcune regioni vitivinicole della Francia attraverso il racconto di un sagace cultore del vino come Giulio Menegatti, proprietario di Grandi Marchi Francesi.

 Ecco, molto in sintesi, la masterclass dedicata ai vini francesi che si è tenuta da Raricella 1869, ristorante gourmet di Portella di Mare, frazione di Misilmeri, in provincia di Palermo. Una masterclass senz’altro educativa e appassionante – dedicata agli addetti ai lavori – dove si sono degustati vini frutto di un’accurata ricerca e selezione da parte di chi conosce bene la Francia del vino: dalla più celebre regione della Champagne ai castelli fiabeschi della Valle della Loira, con la Aoc Touraine, per arrivare ai vini della Francia Sud occidentale, oltre i Pirenei e prima di Bordeaux, scoprendo le Aoc Jurancon e Madiran, relativamente meno note ma immancabili in una carta dei vini assortita e di pregio.

Vi raccontiamo i vini degustati.

Cuvée la bonne nouvelle, Champagne rosè – Philippe Gilbert

Uno Champagne che porta il nome del ciclista belga, Philippe Gilbert, che, vincendo una tappa del tour de France, ha ispirato Giulio Menegatti e Luca Gatti a produrre questa linea di Champagne da una selezione di uve dei villaggi Premier Cru nei dintorni di Aÿ. In etichetta i quadri di Marc Chagall, una scelta non casuale, in quanto artefice delle vetrate della Cattedrale Notre-Dame di Reims. A dare forma a questa cuvée concorrono, nella stessa misura, Chardonnay Pinot Noir e Pinot Meunier. Dal colore rosa salmone brillante, bolla fine e piuttosto persistente, accoglie con sentori intensi di cheesecake alle fragole, per poi lasciare spazio a note di melograno, buccia d’arancia ed erba tagliata. Fresco e fragrante, finale piacevole e di ottima bevibilità. Brioso!

Clos De La Plante Martin Blanc 2014, Touraine Aoc – Domaine Charles Joguet 

Siamo nella Valle della Loira – dove lo Chenin Blanc trova la sua patria d’eccezione – a Touraine, una delle sue sottozone più fresche e umide. Questo vino è frutto di una selezione di uve Chenin blanc coltivate su soli tre ettari di terreni calcareo-argillosi, successivamente vinificate in barrique di rovere francese. Giallo dorato, al naso sprigiona intensi sentori di frutta tropicale, lime e pepe bianco avvolti da una nota affumicata. Sorso cremoso e sapido, caratterizzato da freschezza e persistenza. Si chiude con un finale mandorlato di media lunghezza. Affabile!

Mantoulan Jurancon Sec 2011, Clos Lapeyre

Jean Bernard Larrieu, uno dei produttori illuminati della regione dello Jurancon, dalla metà degli anni ’80 conduce la sua cantina, Clos Lapeyre, e dal 2002 produce in biologico. Nella Jurancon, regione ai piedi dei Pirenei, le uve che meglio si adattano al clima e al suolo sono il Gros Manseng e il Petit Mangeng, dalle quali vengono prodotti, con ottimi risultati, vini bianchi secchi e dolci. Il Mantoulan, blend di Petit Manseng per il 70 per cento, Courbu per il 15 per cento e Camaralet, è un vino che non viene prodotto in tutte le annate e viene rilasciato dopo circa 5 anni. L’annata 2011 si presenta con un giallo dorato profondo, naso intenso di idrocarburi al principio, per poi aprirsi con albicocca matura, note erbacee e minerali. Al palato è pieno, complesso, persistente e dalla buona acidità. Caramellato e con una lunga nota finale di liquirizia. Carismatico.

Château Montus Rouge 2011, Madiran Aoc – Alain Brumont Chateau Montus

Nel Madiran – Francia sud-occidentale – il produttore Alain Brumont, descritto come “il vigneron che conosce ogni suo ceppo per nome” è riuscito, dopo un lungo percorso di lavoro e passione, a resuscitare questa appellazione, credendo nelle potenzialità del terroir e nelle varietà autoctone. Il Madiran è la patria spirituale del Tannat, uva a bacca rossa che produce vini di grande stoffa. Château Montus Rouge 2011 è uno di questi. E' fatto con Tannat 80 % e Cabernet Sauvignon 20 %. Rosso rubino profondo con riflessi granati, al naso un bouquet irresistibile di prugna matura e cioccolato fondente, seguito da sentori di cannella, ciliegia nera matura e finocchio. Avvolgente, sorso polposo e vellutato, seppur la trama tannica sia importante. Eccellente corrispondenza gusto-olfattiva, in cui predomina il cioccolato fondente che indugia piacevolmente fino alla fine. Suadente.

Château Montus Prestige Rouge 2002, Madiran Aoc – Alain Brumont Chateau Montus

Tannat in purezza frutto di una triplice selezione. Rosso granato impenetrabile, al naso leggermente meno intenso del precedente ma ugualmente intrigante, con sentori di ciliegia nera e mirtilli maturi, seguiti da incenso e pepe nero. Al palato è denso, importante, molto persistente e dal carattere speziato dirompente in cui emergono sentori di cioccolato fondente, liquirizia e mirto. Esplosivo.

Le Vieux Chai 2013, Jurançon Aoc – Cave de Gan

Ritorniamo alla regione dello Jurancon con una vendemmia tardiva – unica zona in Francia, insieme all’Alsazia, a potersi fregiare di questa qualifica – prodotta dal giovane team di Cave de Gan. Blend da uve Gros e Petit Manseng di alta collina. Giallo dorato luminoso, sprigiona al naso aromi intensi di buccia di limone, ananas essiccata e mango maturo, confettura di albicocche e note erbacee rinfrescanti. Al palato l’equilibrio tra dolcezza e freschezza è perfetto, si aggiunge la componente sapida che rende il sorso ricco e sorprendente. Succulento.