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La degustazione

Vini e paesaggio: una degustazione mozzafiato alla cantina Il Poggiarello

27 Novembre 2018
Giulia_e_Massimo_Perini Giulia_e_Massimo_Perini


(Giulia e Massimo Perini)

di Michele Pizzillo, Travo (Pc)

Di notte, la panoramica sulla Val Trebbia, sulla piana di Statto e sulla città di Piacenza è di una bellezza incredibile. 

Che già ti fa immaginare cosa offre all’occhio di giorno l’azienda Il Poggiarello con quella sua posizione strategica su uno scenario che da solo giustifica un viaggio sino a Travo, solo 28 chilometri da Piacenza e 95 chilometri da Milano. A riportare all’attenzione di un pubblico molto più vasto di quello stanziale, sono state le famiglie Ferrari e Perini, eredi di un falegname esperto bottaio e di un giovane viticoltore della Val d’Arda che nel 1882 trasformarono la loro amicizia in una vera e propria passione per il vino. Dando vita al progetto F&P Wine Group. A questo gruppo appartiene la tenuta Il Poggiarello, acquisita nel 1980 – probabilmente un regalo per festeggiare il centenario della collaborazione fra i Ferrari e i Perini – e recuperata in modo davvero esemplare. Insomma, un posto da vedere ancor prima di assaggiare cosa producono i tre fratelli Perini che hanno in gestione Il Poggiarello. E, cioè, Massimo che si interessa della commercializzazione, il fratello Stefano responsabile amministrativo e il cugino Paolo, enologo. Il Poggiarello è il brand del gruppo F&P impegnato nella valorizzazione dei vitigni della tradizione piacentina che punta sulla massima eccellenza. Tant’è che la cura dei vigneti, dai sistemi di allevamento alla gestione del suolo, dal contenimento vegetativo al diradamento dei grappoli, fino alla raccolta rigorosamente manuale, hanno consentito a Il Poggiarello di raggiungere, in pochi anni, una presenza qualificata sui mercati italiani ed esteri, rafforzata da prestigiose citazioni e numerosi premi internazionali. Oggi la tenuta può contare su 13 ettari di vigneti eco sostenibili, dove sono presenti Chardonnay, Barbera, Bonarda, Sauvignon, Cabernet, Pinot nero e Malvasia, che permettono di produrre mediamente 200.000 bottiglie di vino all’anno.

A sintetizzare la storia de Il Poggiarello è Massimo Perini, che insieme alla nipote Giulia ci accoglie in quello che è l’agriturismo annesso all’azienda – o meglio, il balcone che domina uno scenario fiabesco: “Nasce quando eravamo giovani e avvertivamo l’esigenza di produrre vini di qualità. La ricerca di un luogo capace di coniugare una naturale bellezza ad una vocazione vinicola di qualità ci ha indirizzati in Val Trebbia, una delle vallate più suggestive dell’Appennino emiliano”. Con un rustico della metà dell’Ottocento riadattato con un sapiente lavoro di mantenimento. Chi bussa alla porta de Il Poggiarello, prima della degustazione, passerà dalla terrazza che offre un panorama incantevole che spazia su Piacenza e sui castelli che circondano la piana di Statto. Poi, ci penseranno i Perini e i loro collaboratori, ad accompagnare l’ospite alla scoperta di sapori e profumi di una produzione sempre eccellente. “Perché lo spirito che ci anima è quello di garantire ad ogni nostra bottiglia una storia e una cura maniacale – dice Massimo – Consapevoli che il buon vino “si fa nella vigna” è proprio lì che si concentra gran parte del nostro lavoro: i sistemi di allevamento, la gestione del suolo, il contenimento vegetativo, il diradamento dei grappoli e la raccolta rigorosamente manuale, mirano ad una produzione di sicura qualità. Così facendo, dopo la pigiatura, è sufficiente accompagnare il vino alla bottiglia con maggiore discrezione possibile, senza disturbarlo troppo perché solo lui sa quel che deve fare”. Preoccupandosi, però, di selezionare i vitigni che più si adattano al terreno, al clima, alle esigenze enologiche. I processi produttivi sono all’avanguardia, ma con un occhio alla tradizione vitivinicola piacentina, che per i Perini affonda ancor prima del 1882, quando il trisavolo cominciò a collaborare con il falegname-bottaio Ferrari. 

Questi i vini degustati, alcuni dedicati alla nobildonna Beatrice Quadri, che nell’800 era proprietaria della vigne de Il Poggiarello.

Perticato la Piana Chardonnay igt Emilia 2016

La vinificazione è un po’ diversa dagli altri vini perché a metà fermentazione il 70% del vino viene messo in carati da 225 litri di I e II passaggio, per 7 mesi. Il colore è giallo paglierino con riflessi dorati; profumo fruttato ben fuso con le eleganti tonalità del legno; in bocca è pulito, sapido, consistente e supportato da bei sapori di agrumi, miele e fiori. Ottimo con antipasti, paste asciutte, minestre saporite e pesce.

Ortrugo dei Colli Piacentini doc frizzante “tradizione piacentina” 2017

Il vino ottenuto dalle uve del vitigno autoctono piacentino, dopo una crio-macerazione e la fermentazione con lieviti selezionati, viene messo in autoclave dove una lenta rifermentazione completa la sua fragranza donandogli un delicato petillant. Il colore è tra il paglierino e il verdognolo, dal profumo intenso e fresco con sentori di pesca, menta e fiori freschi, in bocca è delicato, di buona aromaticità e con retrogusto tendente all’amarognolo. Il vino è proposto in bottiglia bordolese con tappo chiuso dallo spago. 

Perticato Beatrice Quadri Malvasia igt Emilia 2017

La Malvasia di Candia aromatica coltivata in un vigneto che da 4.500 piante produce 55 quintali per ettaro. Il vino è affinato in serbatoi di acciaio inox e alla degustazione si presenta con un bel colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso prevalgono le note fruttate tra pesca e melone con intensi ricordi di salvia. Al palato si avverte subito la forza aromatica, nonché sentori di fiori e di frutta fresca che completano questo splendido vino particolarmente adatto per accompagnare affettati, minestre, pesce e secondi di carne bianca.

Perticato Il Quadri Sauvignon igt Emilia 2017

Di colore giallo paglierino tendente al verdognolo, che al naso rivela la solida struttura e il frutto tipici dell’uva e che in bocca diventano più concentrate e persistenti sostenute da note di sambico e cera d’api. E’ vino ideale per accompagnare antipasti, paste asciutte saporite e pesce.

‘I Piston igt Emilia Barbera 2017

Le uve Barbera raccolte nella terza decade di settembre, sono vinificate in purezza e fermentate per due mesi in legno. Il colore del vino è rosso rubino intenso e che al naso rivela un intenso profumo di ciliegie mature e ribes nero. Al palato è ricco di frutta con note speziate e di frutta esotica. Ottimo con i primi piatti saporiti, carni alla griglia, formaggi stagionati.

Gutturnio doc frizzante “tradizione piacentina” 2017
60% Barbera e 40% Croatina che assicurano un vino di colore rosso porpora con riflessi violacei e dal profumo ampio e fragrante con note di rosa, erba falciata e sensazioni di ribes. Al palato prevalgono i sapori di frutti di bosco ma, anche, di frutta fresca, assicurando persistenza e consistenza. Insomma,  un bel esempio di come i Perini rispettano la tradizione – ecco la scelta degli spaghi -, anzi, l’aggiornano per sostenere la sua validità fra i produttori di vini.