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L'azienda

Palazzolo apre un nuovo laboratorio: “Qui produrremo i dolci per Fico di Bologna”

01 Giugno 2017
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Santi e Caterina inaugurano i nuovi locali a Terrasini, in provincia di Palermo. Niente macchinari industriali, solo artigianalità. Da qui partiranno i prodotti per Eataly World a Bologna


(Santi e Caterina Palazzolo)

di Chiara Lizio

Una sintesi tra avanguardia e tradizione. A Terrasini, a pochi chilometri dalla sede della storica pasticceria, nasce Pastry Lab, il nuovo laboratorio della famiglia Palazzolo, maestri dolciari da quattro generazioni. Mille metri quadrati dove si realizzeranno tutti i prodotti fiore all’occhiello dell’azienda utilizzando esclusivamente materie prime siciliane di qualità.

L’azienda, che oltre alla storica sede di Terrasini ha un punto vendita all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, due locali in Normandia e una gelateria a Barcellona, aprirà anche un laboratorio a Bologna all’interno di Fico Eataly World, il progetto che abbraccia l’eccellenza italiana enogastronomica voluto da Oscar Farinetti. Sarà una struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’agroalimentare, ma anche luogo di incontro per tutti coloro che amano il food e vogliono conoscerne segreti e tradizioni con un parco tematico di 80 mila metri quadrati, colture, stalle, botteghe, mercati e ristoranti. 


(Lo staff del laboratorio)

“Il pastry lab nasce anche nell’ottica di questo grande progetto che partirà ad ottobre – spiega ancora Caterina Palazzolo – perché tutti i prodotti saranno lavorati qui con materie prime rigorosamente siciliane e poi esportati a Bologna, dove saranno assemblati e completati. Gestiremo inoltre la gelateria Carpigani all’interno del parco”. Palazzolo, presso Fico, sarà l'unica pasticceria presente. 

Nel laboratorio di Terrasini, sulle pareti campeggiano tre date con frasi annesse. La prima è il 1920, anno in cui il fondatore, Santi, aprì la ditta. Accanto, a caratteri cubitali, la sua filosofia di vita: utilizzare, cioè, le migliori materie prime esistenti sul mercato. L’altra data in evidenza è il 1954, l’anno del figlio Vito, più imprenditore che pasticcere che puntava sull’avanguardia dei macchinari con l’obiettivo di evolversi sempre di più da un punto di vista tecnologico. Infine il 1985 è l’anno in cui subentra Santi, l’attuale pilastro alla guida dell’azienda: è lui che coniuga i modi di pensare e di lavorare del papà e del nonno, in una equilibrata fusione tra tradizione e innovazione. 

“Abbiamo immaginato il nostro Pastry Lab come un laboratorio all’avanguardia – spiega Caterina Palazzolo, figlia di Santi – anche se i macchinari non sono di tipo industriale ma artigianale a tutti gli effetti. La loro particolarità sta nel rispetto di tutte le norme igieniche: l’impianto di areazione, ad esempio, ci permetterà di sviluppare linee produzione specifiche per intolleranze o altro con percentuali di contaminazioni dell’aria molto basse. La struttura produttiva ha inoltre un ingresso merci diviso per tipologia; nella parte opposta, invece, trova posto l’area amministrativa con i nostri uffici. In un momento di forte crisi abbiamo voluto investire e crescere in Sicilia mettendoci ancora in gioco. E il nostro fare impresa non è solo per noi stessi: dal consumatore al dipendente, fino al fornitore, hanno tutti un ruolo fondamentale in questo progetto”.

E saranno proprio gli ingredienti di qualità del territorio puri, senza contaminazioni, dal pistacchio di Bronte alla ricotta di pecora siciliana, i prodotti principi della pasticceria prodotta dai Palazzolo e conosciuta in tutta Europa, dove viene esportata. Non solo cassate e cannoli, tra i più apprezzati, ma anche gastronomia tipica come le arancine.