Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'azienda

Wine spectator racconta Angelo Gaja

27 Settembre 2011
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Se ami il vino italiano, sei in debito di gratitudine nei confronti di Angelo Gaja.

All’inizio degli anni ’60, Angelo Gaja assunse la direzione della piccola cantina di famiglia a Barbaresco, in Piemonte, e la portò al successo mondiale.
La sua energia, il suo carisma, la sua ispirazione ed il suo intuito hanno guidato col tempo tutto il vino italiano verso un maggior livello di successo.
Certamente, nel corso degli ultimi cinquant’anni molte persone hanno contribuito alla spettacolare crescita italiana in termini di qualità e prestigio. Ci sono state storie di successo dalle Alpi innevate del nord, alle ondulate colline della Toscana sino alle isole assolate del Mediterraneo.
In particolare Piero Antinori è stato un leader. Ma la storia di Gaja è unica.
La sua famiglia non era abbiente; la sua cantina vendeva principalmente a livello locale; Barbaresco non era un nome conosciuto come poi sarebbe diventato. Ma Gaja studiò ed imparò, viaggiò ed assimilò, e comprese che il Barbaresco in particolare e l’Italia in generale avrebbero potuto produrre vini in grado di competere con i migliori al mondo.
Con una carriera dipanatasi per 50 anni, è riuscito a raggiungere questi importanti obiettivi.
In questo numero di WINE SPECTATOR annunciato nella copertina della rivista, sarà possibile seguire lo straordinario percorso di Angelo Gaja – dove vive, cosa ha realizzato e dove lui e la sua famiglia stanno andando.

Marvin R. Shanken

Editor and Publisher