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L'evento

Camporeale Day, si chiude con il record: oltre 13 mila presenze e 50 aziende espositrici

08 Ottobre 2019
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Cooking show e masterclass sempre sold-out. Interessante il press tour che ha portato i giornalisti alla scoperta di questo affascinante territorio

di Manuela Zanni, Camporeale (Pa)

Tre giorni per conoscere un territorio, soprattutto quando si parla di Camporeale, piccolo comune di 4 mila abitanti in provincia di Palermo, ricco di storia, tradizioni e tipicità, sono davvero pochi. 

Eppure, dopo ogni “Camporeale Day”, la kermesse, giunta alla sesta edizione dedicata alle eccellenze enogastronomiche dell’areale camporealese, si aggiunge qualche nuovo ed affascinante tassello al proprio bagaglio di esperienze e conoscenze. In questa zona ricca di verdi colline e vallate coltivate a viti e olivi, anche quest’anno si è celebrato il territorio grazie all'evento organizzato dall’associazione Turistica Pro Loco Camporeale con il patrocinio del Comune,  che ha avuto il suo quartier generale, come di consueto, all’interno del Baglio e del Palazzo del Principe snodandosi lungo il corso principale con un intenso  programma di visite guidate, degustazioni, workshop, cooking show, che si  sono alternati ad una mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli di musica dal vivo e numerose altre iniziative. 

Per tre giorni, dunque, appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali e biologici, giornalisti, operatori del settore, hanno avuto l’opportunità di  trovare interessanti spunti di riflessione e approfondimento su alcune delle coltivazioni che più rappresentano il Mediterraneo quali il frumento, le olive e il vino, apprezzate a livello internazionale e il cui racconto e la promozione sono, da sempre, gli obiettivi della manifestazione.

In particolare, in occasione del tour organizzato per la stampa di settore è stato possibile conoscere da vicino alcune delle realtà più promettenti del territorio, tra cui la cantina Marchesi De Gregorio che sorge in contrada Sirignano, in una zona della Sicilia naturalmente e fortemente vocata alla coltivazione della vite: la Valle del Belìce, all’estremo sud del territorio della Doc Monreale e al centro della Doc Alcamo. Oggi l'azienda è condotta da Massimo de Gregorio che segue con grande impegno e dedizione l'intera filiera produttiva: dalla scelta delle varietà fino all'imbottigliamento e alla vendita diretta. La coltivazione dei vigneti e dell'uliveto è ottenuta con metodi rigorosamente biologici, in un perfetto equilibrio tra innovazione tecnologica e rispetto della tradizione artigianale. Da quest'anno all'interno del baglio, nel cuore della tenuta agricola, sorge un caratteristico Wine Resort, struttura eno-turistica pensata per chi desidera vivere un emozionante soggiorno all'insegna della natura, del relax e dei sapori più autentici della tradizione siciliana le cui camere hanno i colori dedicate alle diverse tipologie di vino: rosso per il vino rosso, giallo per il vino bianco e blu per il blend. L’azienda seleziona con cura le migliori qualità di uve autoctone, come il Catarratto, il Grecanico, l’Insolia ed il Nero d’Avola, e rinomate varietà internazionali, come lo Chardonnay, il Cabernet Sauvignon, il Merlot ed il  Syrah.

Eccellenti vini Igt e Doc caratterizzano le etichette della linea Sirignano, dal carattere giovane e prodotte con uve vinificate in purezza. Teodora e Gregorio Maximo sono l’Elisir di Sirignano, vini maturi, di grande struttura ed equilibrio grazie all’affinamento in barrique di rovere d’allier. Da qualche anno l’azienda ha valorizzato anche l’oliveto, avviando la coltivazione biologica di Cerasuola, Biancolilla e Nocellara del Belice per la produzione di pregiate qualità di olio extravergine di oliva.

A seguire è stata poi la volta della cooperativa agricola Valdibella i cui affiliati operano tutti in biologico nel rispetto degli equilibri naturali e sociali. L’azienda nasce 21 anni fa affiancandosi alla comunità salesiana Itaca che lavora per inserire nel mondo lavorativo giovani con difficoltà. I soci hanno scelto un percorso produttivo basato sulla valorizzazione di vitigni autoctoni come il Nero d’Avola, il Catarratto, il Perricone, il Grillo e lo Zibibbo con i quali si producono vini naturali. Tra i prodotti  anche altre colture tipiche del territorio siciliano: mandorle da cui  ricavano latte e crema; il grano antico Timilìa che diventa pasta e prodotti da forno e ancora  l’olio extravergine d’oliva, miele, legumi e conserve come sughi, pesti e succhi. Per la produzione dei vini adottano un rigido disciplinare che prevede minime lavorazioni, inerbimento e sovescio, tecniche che permettono di aumentare la naturale fertilità del suolo senza intervenire con input esterni. Questi accorgimenti uniti alla varietà di prodotti sono valsi  Valdibella la menzione tra le comunità del cibo di Slow Food. 

E’ stata poi la volta della cantina Di Bella situata in contrada Feotto a San Giuseppe Jato sulle colline che dal versante meridionale dei monti di Palermo scendono dolcemente verso il mare distante una decina di chilometri, solcate dal fiume Jato. Accanto alla cantina si trova parte dei vigneti aziendali a una quota di circa 400 metri. La cantina, costruita circa vent’anni fa, si sviluppa su circa 1.500 metri quadrati e annovera accanto alle più aggiornate tecnologie enologiche, vasche di affinamento per diversi stili enologici in acciaio, cemento e legno, queste ultime in un locale sotterrano per un migliore mantenimento della temperatura. L’azienda è in conversione biologica. Gli altri vigneti si estendono principalmente nelle campagne di Noto (Siracusa), in una contrada dall’evocativo nome di “Buonivini”. Attualmente ci sono due linee per differenti fasce di mercato e consumo: – la linea Esperides, con cinque etichette: Catarratto, Grillo, Rosato, Nero d’Avola e Syrah – la linea Di Bella con un blend, 50% Nero d’Avola, 50% Syrah, e Sense nero d’Avola in purezza, da uve di un solo vigneto, dedicata al consumatore più sofisticato che chiede aromi e sapori complessi.

Una iniziativa cresciuta nel tempo, il Camporeale Day, dunque, come testimoniano le oltre tredicimila presenze, un numero di visitatori superiore del 15 per cento rispetto allo scorso anno che hanno fatto registrare  il sold out per le visite nelle cantine del territorio e gli approfondimenti tematici sul vino. Cresciuto anche il numero delle aziende espositrici che quest’anno sono state cinquanta e buon successo pure per le due novità di questa edizione, i cooking show organizzati da Cronache di Gusto in collaborazione con la Sagrim e il raduno di mountain bike. “Tutte esaurite, nei tre giorni, le masterclass sul vino, gli spazi gastronomici ed i momenti di approfondimento tematico – commenta il presidente della Pro loco, Benedetto Alessandro – segno dell’interesse crescente verso questa zona. Dopo sei annate, possiamo dire di avere creato una manifestazione di successo grazie alle numerose risorse produttive presenti sul territorio e ad un’amministrazione comunale lungimirante che le sa valorizzare. Andiamo avanti convinti che sia esattamente questa la strada da percorrere per dare il giusto valore ad un territorio”.