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L'evento

Italia in Rosa, un successo. E le ultime tendenze mondiali aprono scenari interessanti

13 Giugno 2016
Convegno_-_da_sn_Carlo_Alberto_Panont_Alessandro_Luzzago_e_Lucia_Nettis Convegno_-_da_sn_Carlo_Alberto_Panont_Alessandro_Luzzago_e_Lucia_Nettis

Intanto Lucia Nettis, direttrice di Puglia in Rosè, ha presentato il primo Ocm vino dedicato specificatamente a questo comparto di vini


(Carlo Alberto Panont, Alessandro Luzzago e Lucia Nettis)

di Federico Latteri 

E’ un successo sin dalla prima giornata l’edizione 2016 di Italia in Rosa, la rassegna dedicata al mondo dei vini rosati. 

Presenti numerosi giornalisti e tantissima gente, circa mille presenze, tra il pomeriggio e la sera di venerdì al castello di Moniga del Garda. La manifestazione è andata avanti per tutto il weekend fino a domenica 12 giugno. Le cinque degustazioni guidate con posti limitati hanno fatto registrare il tutto esaurito con largo anticipo. Più di 130 i produttori partecipanti, provenienti da ogni parte d’Italia, dall’Alto Adige alla Sicilia, più un gruppo di aziende della Cotes de Provence. Puglia e Valtènesi i territori maggiormente rappresentati. Il Convegno “Il futuro del rosè: numeri e dimensioni di un mercato in forte espansione”, che si è svolto nella sede del Consorzio Valtènesi, è stato un momento di approfondimento ricco di argomenti interessanti. Hanno partecipato: Luigi Alberti, presidente di Italia in Rosa, Lucia Nettis, direttrice di Puglia in Rosè, Tiziana Sarnari, analista di mercato Ismea, Carlo Alberto Panont, direttore del Consorzio Valtènesi, Alessandro Luzzago, presidente del Consorzio Valtènesi e Michel Couderc, responsabile del Centro Studi ed Economia del Conseil Interprofessionel Vins de Provence. Quest’ultimo ha mostrato i dati relativi al mercato dei vini rosè in Francia con particolare attenzione alla Provenza, punto di riferimento per lo studio del settore e ha illustrato le ultime tendenze mondiali.


(Lucia Nettis)

E’ stato messo in evidenza il fatto che ancora questi vini non hanno una percezione specifica da parte dei consumatori ed inoltre disponiamo di poche informazioni economiche al livello nazionale ed internazionale, la maggior parte di quello che sappiamo arriva da organizzazioni locali. La produzione ed il consumo di rosati sono in costante aumento nel mondo, ma si registrano tendenze diverse nei vari Paesi: in Italia il consumo è stranamente in calo, è stabile in Germania e Stati Uniti, in forte aumento in nuovi paesi consumatori come Regno Unito, Svezia, Canada e Hong Kong e in Francia nel periodo compreso tra il 2002 e il 2014 è cresciuto del 43 %, rendendo necessaria l’importazione per soddisfare la domanda. Sono diversi i fattori chiave del successo della tipologia, in parte legati al contesto di evoluzione sociale rapida con cambio di stile di vita che prevede pasti rapidi, a volte freddi, nuovi sapori e la ricerca di un piacere immediato, senza l’obbligo di particolari conoscenze, in parte legati agli stessi vini che sono più semplici dei bianchi e dei rossi, hanno avuto una grande crescita qualitativa negli ultimi anni e sono molto apprezzati dai giovani. In Provenza si investe su questo comparto da trent’anni e oggi il 90 % della produzione vinicola è costituita da rosè che inoltre rappresentano il 40 % della produzione totale con denominazione della Francia.

Oggi nel mondo si producono 22,7 milioni di ettolitri di rosato che rappresenta il 10% circa del consumo nel 2014. Per quanto riguarda le esportazioni l’Italia occupa il secondo posto, sia per volume dietro la Spagna, che per valore dietro la Francia. Il decremento del consumo e il gap nel valore medio del prodotto nei confronti della Francia mettono in luce la mancanza di una precisa strategia in Italia. Ciò è ancora più evidente se confrontato con gli investimenti e le numerose campagne di marketing portate avanti dalla Provenza. In risposta a queste esigenze, Tiziana Sarmari, analista di mercato di Ismea, ha illustrato gli strumenti che si potrebbero mettere a disposizione per fornire dati sulla base dei quali fare analisi precise e programmare interventi ed azioni mirate allo sviluppo del settore. Attualmente disponiamo di pochissime informazioni sui numeri dei vini rosati, sappiamo che in Italia sono il 5 % del volume ed il 4 % del valore della produzione vinicola e che quelli Dop sono cresciuti del 6 % in volume e del 4 % in valore.

Importante l’intervento di Lucia Nettis, direttrice di Puglia in Rosè, che ha evidenziato la necessità di fare sistema: “E’ il momento di essere uniti in una grande famiglia. Gli Stati Generali dei vini rosati sarebbero un’idea eccellente per contarci, capire chi siamo ed andare uniti sul mercato per essere vincenti”. Riguardo alla sua regione e alle strategie di comunicazione ha precisato: “La Puglia è la regione italiana dei rosati e deve essere presentata nel suo insieme, con tutti i vari territori. Da nord a sud troviamo la Capitanata, la Murgia, la Valle d’Itria ed il Salento, aree le cui diversità si esprimono nei vini che presentano differenze di colore, profumi e sapori, costituendo un mosaico di sensazioni unico al mondo. Dobbiamo portare avanti i rosati di Puglia nell’insieme, poiché unificare è molto importante per trasmettere, poi parlare delle singole identità”. Puglia in Rosè presenta il primo Ocm dei vini rosati ed andrà su mercati esteri come Stati Uniti, Messico ed Hong Kong. La chiusura dei lavori del convegno è stata affidata ad Alessandro Luzzago, presidente del Consorzio Valtènesi, che ha parlato dell’importanza di compiere un percorso di carattere culturale per acquisire la giusta terminologia e i modi migliori per comunicare il valore del vino rosato della Valtènesi, il Chiaretto, avendo inoltre una maggiore consapevolezza che si può realizzare un prodotto che è un primo vino, fatto con le migliori uve.

Dopo il convegno si è svolta la cerimonia di premiazione del trofeo Pompeo Molmenti, assegnato al miglior Chiaretto della vendemmia 2015. Il prestigioso riconoscimento è andato al Valtènesi Doc Chiaretto “Il vino di una notte” 2015 della Cantina Avanzi di Manerba del Garda.

Alcune immagini dell'evento


(Michel Courdec)


(Luigi Alberti, dietro al trofeo direttore di Italia in Rosa, premia l'azienda Avanzi con il premio Pompeo Molmenti)