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L'iniziativa

L’Etna al Vinitaly presenterà la nuova (e ottima) annata: “Frutto di tanti sacrifici”

01 Aprile 2016
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Stamattina la presentazione nel salone del consiglio di Palazzo della Borsa con la Camera di Commercio che è partner della “missione” veronese

Andranno al Vinitaly con la certezza di offrire i calici più buoni del momento. Ma soprattutto torneranno a Verona con la consapevolezza di raccogliere, anche quest'anno, i risultati di una credibilità costruita giorno dopo giorno con grandi sacrifici personali. 

Le 28 aziende vitivinicole che si recheranno dal 10 al 13 aprile tra gli stand della più prestigiosa manifestazione dedicata al vino, stamattina hanno partecipato ai lavori camerali tenutisi nel salone del consiglio di Palazzo della Borsa, sul tema “Etna al Vinitaly con la Camera di Commercio di Catania” coordinati dal giornalista Fabrizio Carrera, direttore della testata web Cronache di Gusto; dopo i saluti del Commissario ad Acta della Camera etnea, Roberto Rizzo, sono intervenuti il sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Giuseppe Castiglione, l' assessore regionale delle Attività Produttive Maria Lo Bello, l'assessore regionale all'Agricoltura, allo sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea Antonio Cracolici, il presidente Fipe Confcommercio Sicilia Dario Pistorio, il presidente Consorzio di tutela dei Etna Vini Doc Giuseppe Mannino, lo chef stellato di Shalai Resort Giovanni Santoro. In prima fila il segretario generale della Camera, Alfio Pagliaro, che coordina l'intera missione affiancato dall'ufficio Promozione e dalla segreteria. I lavori sono stati conclusi dal tasting con i vini delle aziende protagoniste al Vinitaly. 

Anche quest'anno, dunque, i vini dell'Etna saranno presenti a Verona per la cinquantesima edizione, ed anche quest'anno sarà la Camera di commercio di Catania ad affiancare giorno per giorno le imprese selezionate. All'interno della collettiva catanese sarà presente, per la prima volta, una delegazione di aziende del messinese selezionate dall'ente (5 su 28). E così un altro pezzo importante della Sicilia orientale farà gola agli addetti ai lavori e ai semplici amanti del buon bere, tra un bicchiere di Etna rosso e uno di Mamertino.
La Camera di Catania appoggia le imprese nell'organizzazione degli stand, assiste nelle degustazioni e favorisce i contatti con i buyers. Un accompagnamento non solo istituzionale, ma fatto di competenza e passione, grazie all'impegno di un team di funzionari e impiegati.
“Oggi è una giornata importante per la Camera perché l'attività di promozione è di certo centrale in tutte le attività camerali. – ha esordito il commissario Rizzo – Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con rappresentanti istituzionali per portare avanti il messaggio del ruolo centrale che le aziende hanno nel territorio. Lo stesso sistema camerale, d'altronde, nasce dall'associazionismo, e dunque dalla capacità di stare insieme. Seppure tra mille difficoltà quest'anno la Camera, così come ad esempio già avvenuto a Trieste con Olio capitale, continua a fare la sua parte sostenendo chi ogni giorno investe sul e per il territorio”.

La parola d'ordine dunque è “fare sistema”, come ha sottolineato Fabrizio Carrera ad apertura dei lavori, e trova d'accordo le aziende consorziate sotto l'egida del Consorzio tutela dei vini doc rappresentate da Mannino che ha sottolineato una differenza sostanziale: “dobbiamo distinguere tra imprese vitivinicole siciliane e quelle dell'Etna. Per le prime ci sono difficoltà perché fanno i conti con un mercato saturo di vini a basso prezzo, per le imprese etnea invece ci sono grosse prospettive, un gran dinamismo e tanta voglia di crescere. Ci aspetta un futuro roseo”.
Dall'assessore Cracolici è arrivato un riconoscimento per la Camera di commercio catanese, “che sa essere riferimento di un settore che oggi è punto di orgoglio. La qualità del prodotto conta, certo, ma da sola non basta; conta anche il sistema organizzativo e la quantità necessaria ad imporsi nei mercati. E il vino di questo territorio gode di grande prestigio in Europa. Le aziende di vino siciliano a Verona saranno 153 e posso dire con una certa dose di orgoglio che siamo ormai a poche ore dall'approvazione del bando della misura 3.2 del Psr che consentirà di utilizzare le misure per la promozione. I primi a fruire di tutto questo saranno i produttori che esporranno al Vinitaly tra pochi giorni”.

Il presidente Pistorio assicura che, “il brand dei vini siciliani è sempre molto richiesto, anche se le case vinicole dovrebbero ritrovarsi ancora più uniti per potersi proporre all'estero con una promozione compatta”. Il sottosegretario Castiglione ha sottolineato l'importanza del Testo unico sulla viticoltura che approda per la prima volta in commissione Agricoltura del Parlamento nazionale “col preciso obiettivo di abbattere il male di cui soffre il settore vitivinicolo, e cioè l'appesantimento burocratico. Puntiamo alla smaterializzazione e alla valorizzazione dell'IGP. Parleremo di commercializzazione e produzione, si stabiliscono testi normativi innovativi, e stabiliremo le regole all'insegna della semplificazione”.
L'assessore Lo Bello ha ricordato che “il Vulcano Etna è una delle cinque immagini simbolo che rappresenta la Sicilia intera, trasmettendo anche un messaggio di grande passione”, e Giovanni Santoro di Shalai resortdi Linguaglossa, primo chef etneo ad avere ricevuto una stella dalla Michelin, ha raccontato il suo percorso fatto di scommesse ardite ma assolutamente ripagate con riconoscimenti ed onore nel contesto nazionale ed internazionale.
Per il segretario generale Alfio Pagliaro, il bilancio della giornata è certamente positivo, “poiché i rappresentanti istituzionali oggi hanno riconosciuto pubblicamente il ruolo forte della Camera nel sostegno alle imprese. Mi ha inorgoglito sentire descrivere il livello eccezionale raggiunto dalle produzione etnee. Gli sforzi che hanno fatto negli anni i nostri viticultori vengono premiati giornalmente. Anche la presenza di pubblico è stato un riconoscimento dell'appeal del Rosso Doc Etneo”.

C.d.G.