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L'iniziativa

Il “suo” Montepulciano d’Abruzzo: Codice Citra racconta i 50 anni della Doc

03 Maggio 2018
Montepulciano_vista_vigneti Montepulciano_vista_vigneti

Nata nel 1968, la Doc Montepulciano d’Abruzzo festeggia quest’anno i 50 anni della denominazione e rappresenta il vino “principe” della regione Abruzzo diventandone negli anni il simbolo enoico nel mondo, ottenendo numerosi riconoscimenti commerciali e reputazionali. 

Per celebrare questo importante anniversario Codice Citra, la più importante realtà vitienologica abruzzese, ha organizzato una tavola rotonda dal titolo: “Codice Citra e il Suo Montepulciano d’Abruzzo Doc”, che si terrà domenica 6 maggio alle ore 9 presso il Teatro Fenaroli di Lanciano a cui interverranno ospiti di grande calibro del mondo vitienologico.L’introduzione ai lavori è affidata al presidente di Codice Citra, Valentino Di Campli e, quindi, a seguire inter-verranno Attilio Scienza, docente Università Cattolica di Milano, con l’intervento “Importanza della zonazione”; Maurizio Odoardi, responsabile Regione Abruzzo, con l’intervento “Storia del Montepulciano”; Nicola Dragani, presidente Assoenologi Abruzzo, con l’intervento “L’evoluzione del Montepulciano d’Abruzzo DOC dal punto di vista tecnico”; Riccardo Cotarella, enologo e presidente mondiale Assoenologi, nonché consulente enologico di Codice Citra, con l’intervento “Progetto Ricerca & Qualità Codice Citra”. 

Ci sarà poi un talk show, moderato dal giornalista televisivo Bruno Vespa, dal titolo “Il Montepulciano raccontato dagli abruzzesi” che vedrà come protagonisti Niko Romito, celebre chef 3 stelle Michelin, la scrittrice Giulia Alberico, Manuela Cornelii, consigliere nazionale Ais Abruzzo ed il regista Pierluigi Di Lallo. Infine alle ore 11,30 si terrà una degustazione tecnica guidata riservata alla stampa presente ed agli ospiti ac-creditati, presso l’Auditorium Diocleziano di Lanciano. L’azienda abruzzese, fondata nel 1973, raggruppa nove cantine della provincia di Chieti. È la più importante realtà produttiva vitivinicola d’Abruzzo, che unisce tecnologia, controllo e competenze di una grande azien-da alla qualità e alle peculiarità del lavoro tradizionale di 3.000 soci vignaioli che coltivano 6000 ettari di vigneti.

C.d.G.