Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'intervento

“Balle spaziali”

12 Aprile 2011
spaceship spaceship


Riceviamo e pubblichiamo

Caro direttore
leggo il report relativo alle ultime novità che arrivano dalle ricerche dell’università di Milano e del poliedrico Attilio Scienza e commento.


Siamo arrivati ad Einstein, siamo ormai a un passo da Dio, presto verrà pubblicata una ricerca sull’ampelografia del paradiso terrestre, se Noè non si incazza prima.
A questi divertenti soloni che parlano di Etna e relatività, di globalizzazione e altre specifiche futilità in migliaia di metri, vorrei ricordare che proprio loro (mi smentiscano se ne sono capaci) sono quelli che consigliano di piantare Pinot Nero e Sauvignon Blanc sui fianchi del Vulcano. Globalizzazione relativa o curvatura dello spazio tempo? Come si diceva tempo addietro, mi sorge una domanda spontanea: ma dell’opinione di Attilio Scienza se ne potrà prima o poi fare a meno su qualche problema minore della viticoltutura, vedi ad esempio la dissenteria della tignola della vite? Si potrà creare una riserva della viticoltura, una zona franca nella quale si possa muoversi senza le sentenze eclatanti di questo disinteressato maestro della viticoltura buono per tutte le stagioni? Ricordo, in occasione del Vinitaly, qualche anno fa che alcuni merli parlanti sulle prime pagine di quotidiani a tiratura nazionale dicevano che ci avrebbero fatto comunicare con le viti attraverso i satelliti ( la lingua non era specificata, essendo oggetto di una successiva ricerca o del luogo di origine del ministro dell’agricoltura in uso). Complimenti, dopo i satelliti, spero che prima o poi arrivino con esperimenti di autosuggestione guidati dal mago Zurlì a fenomeni di autodiradamento spontaneo delle viti, sarebbe un bel risparmio.
Balle spaziali, invenzioni dell’acqua calda che sopportiamo da decenni, a partire dalla famosa zonazione della Val Tidone, poi ampiamente e inutilmente esportata in altri territori (non ditemi che non sapete dove e cosa è la Val Tidone?) per arrivare alle “uve preparate” , quali altri numeri da circo vedremo nel prossimo futuro? The show must go on, auguri a tutti noi, alla relatività e al violinista Albertino, cordiali e deferenti saluti a lei e ai suoi lettori.

Federico Curtaz