Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'intervista

Il Concours Mondial de Bruxelles “vola” in Cina: “Una scommessa che vogliamo vincere”

21 Luglio 2017
titolo titolo


(Thomas Costenoble)

di Gianni Paternò

Non solo Concours Mondial de Bruxelles. Vinopres, la società belga proprietaria del marchio ed organizzatrice dell’evento che ormai ha “staccato” la 24esima edizione, organizza anche il Concours Mondial du Sauvignon, dedicato esclusivamente a questo vino.

Poi Spirits Selection per i distillati prodotti in tutto il mondo, oltre ad una serie di eventi e partecipazioni alle più importanti fiere vinicole in cui sono presentati i vini vincitori dei loro concorsi. Quindi ormai una efficace attività che si sviluppa durante tutto l’anno anche perché dal 2006 i concorsi sono itineranti per cui individuare il paese che ospiterà le prossime edizioni ed organizzare la complessa macchina è un lavoro che dura almeno 2 anni. Oggi Vinopres ha come amministratore delegato Baudouin Havaux, figlio di Louis che nel 1994 si inventò questa attività. 


(Baudouin Havaux)

Macchina complessa a cui si dedica con passione ed abilità, Thomas Costenoble che da anni ne è diventato direttore generale oltre che organizzatore del Brussels Beer Challenge che sta diventando un riferimento concorsuale nel complesso mondo delle birre. Lo abbiamo intervistato a Valladolid

Da quanto tempo dirige il Cmb e cosa faceva prima?
“Dopo i miei studi in enologia, ho lavorato per qualche tempo come stagista presso una proprietà viticola bordolese. Poi, nel 1995, sono entrato a far parte di Vinopres e del Concours Mondial de Bruxelles. Durante i primi anni ho coordinato l’evento insieme a Louis Havaux, ideatore del concorso. Rapidamente ne ho assunto la direzione e mi sono circondato di nuovi collaboratori”.

Qual è stata la sua prima esperienza nel vino e qual è il suo rapporto con il vino oggi?
“La mia prima esperienza è legata sicuramente a mio nonno, grande edonista e appassionato di vino che mi permetteva, sin da quando ero giovane, di accompagnarlo nella sua cantina. È lui che mi ha iniziato al vino e mi ha guidato nelle scelte. A lui devo il mio amore per questo prodotto, una passione che resta intatta, anche dopo 25 anni”. 

In che cosa consiste il suo lavoro durante l’anno per il Cmb e per Vinopres?
“La preparazione di un evento di tale portata richiede tempo, rigore e anticipazione. Basti pensare che al Cmb partecipano più di 8.000 campioni con giurie internazionali di oltre 300 esperti.  È il motivo per il quale finalizziamo il nostro arrivo nella città ospite con almeno due anni e mezzo di anticipo. Cerchiamo poi di seguire una procedura e un disciplinare insieme ai nostri partner. Fortunatamente, sia a Bruxelles che nei nostri uffici di rappresentanza all’estero, disponiamo di un’equipe pluridisciplinare di collaboratori fedeli e motivati che conoscono perfettamente gli ingranaggi dell’organizzazione”.

Qual è l’attività più difficile che le richiede maggior tempo?
“La difficoltà maggiore è anticipare, immaginare l’evento con due anni di anticipo. Spesso accade che fattori imponderabili e variabili esterne modifichino la situazione iniziale. Non è facile neppure cambiare luogo e partner ogni anno. Dobbiamo sempre adattarci alle circostanze e alla cultura del luogo in cui facciamo tappa. È una difficoltà ma è, al tempo stesso, una ricchezza ed è l’aspetto eccitante del nostro lavoro”.

Che cosa le piace maggiormente nel suo lavoro?
“Abbiamo la fortuna di dedicarci ad un lavoro appassionante fatto di incontri ed esperienze uniche.  In oltre vent’anni ho potuto scoprire luoghi straordinari, tutti legati al vino, un mondo affascinante perché è nelle mani di appassionati che condividono il loro amore per questo prodotto. Un altro aspetto interessante di questo lavoro è la diversità, legata al carattere itinerante dell’organizzazione. Non conosciamo la routine, ogni giorno è diverso dall’altro. La parte più impegnativa risiede probabilmente nelle formalità amministrative necessarie per ottenere le autorizzazioni o per capire le esigenze specifiche di ogni paese”.

La prossima edizione del Cmb si terrà in Cina, cosa si aspetta?
“E’ stato un grosso sforzo ed è motivo di grande soddisfazione che l’edizione 2018 si terrà in questo immenso paese che ormai costituisce uno dei principali mercati mondiali del vino e che con una velocità stupefacente sta diventando un produttore di vino anche di qualità. Pertanto ci aspettiamo una partecipazione record di produttori e di campioni in quanto il Cmb in Cina costituirà la più importante vetrina del vino mondiale nel continente asiatico”.

Se non si occupasse del Cmb, che cosa le piacerebbe fare?
“Mi dedicherei sicuramente ad un mestiere legato alla natura. Sono appassionato di giardinaggio, di allevamento di animali di piccola taglia e di gestione forestale, anche se non ho più né l’età né le capacità fisiche per diventare taglialegna”.