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Scenari

Le cantine con i più alti fatturati: ci sono due nuove “Miss 100 milioni”

16 Aprile 2018
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La consueta classifica della giornalista Anna Di Martino: entrano due nuove realtà. Cambio al podio. Antinori “scalza” Zonin

Consueto appuntamento con la classifica stilata dalla giornalista Anna Di Martino e pubblicata dal Corriere della Sera con i fatturati delle cantine “più grandi” d'Italia e che superano almeno i 100 milioni di fatturato. 

Ci sono due importanti novità, quest'anno: la prima è l'ingresso in questa speciale classifica di due nuove cantine (il Mondodelvino group e la Ruffino); la seconda il cambio nel gradino più basso del podio, con Antinori che scalza Zonin 1821. 
Analizzando la classifica, lo schema delle cantine con almeno 100 milioni di fatturato è di 19 posti. Entrano nel gruppo, come detto, due marchi protagonisti di una crescita superiore alla media e divisi da pochi spiccioli: il Mondodelvino group, giovane realtà con base a Forlì che si piazza al diciassettesimo posto con 106,84 milioni di ricavi (più 10% sul 2017) e la Ruffino, importante braccio italiano dell’americana Constellation brands, che entra a quota 18 con 106,83 milioni (più 8%). Sale così a 19 il numero dei big del mercato: due in più dello scorso anno e 5 in più rispetto alla fotografia a fine 2016.

LA CLASSIFICA 

Cantine Riunite & Civ594,20 milioni (566,12 milioni nel 2016, + 5 %) di cui: Gruppo Italiano Vini 385 milioni (365 milioni nel 2016 +5,5 %)

Gruppo Caviro220,78 miloni (227,22 milioni nel 2016, -2,8 %)

Marchesi Antinori202,33 milioni (195,09 milioni nel 2016, + 3,7 %)

Zonin 1821 – 201 milioni (193 milioni nel 2016, +4,2%)

Fratelli Martini193,98 milioni (171,26 milioni nel 2016, +13,3%)

Gruppo Mezzacorona184,74 milioni (163,41 milioni nel 2016)

Cavit182,54 milioni (177,92 milioni nel 2016, + 2,6%)

Casa Vinicola Botter Carlo & C. – 179 milioni (165 milioni nel 2016, +8,5 %)

Enoitalia168,88 milioni (147,50 milioni nel 2016, +14,5 %)

Gruppo Santa Margherita168,73 milioni (157,04 milioni nel 2016, +7,4%)

Italian Wine Brands149,75 milioni (146 milioni nel 2016, +3,8 %)

La Marca Vini e Spumanti131,40 milioni (101,02 milioni nel 2016, +30,1 %)

Cantina di Soave118 milioni (116 milioni nel 2016, + 1,6 %)

Collis Veneto Wine Group115 milioni (106 milioni nel 2016, + 8%)

Terre Cevico112,73 milioni (110,67 milioni nel 2016, + 1,9 %)

Schenk Italian Wineries109,82 milioni (108,29 milioni nel 2016, +1,4%)

Mondodelvino Group106,84 milioni (97 milioni nel 2016, +10,2%)

Ruffino106,83 milioni (98,72 milioni nel 2016, +8,2%)

Marchesi Frescobaldi105 milioni (101,20 milioni nel 2016, +3,8%)

Al di là delle new entry, la classifica 2017 contiene un’altra grossa novità: conquista il terzo posto e sale sul podio, una griffe prestigiosa del made in Italy,  la Marchesi Antinori: realtà privata, sinonimo di altissima qualità, come rivela anche il suo fatturato di oltre 202 milioni (riguarda il solo core business vino), alimentato da una produzione di 23,4 milioni di bottiglie, nettamente inferiore a quella delle altre aziende di dimensione analoga. Tutti insieme, i 19 big rappresentano un fatturato che supera i 3,3 miliardi, esportazioni per più di 2,3 miliardi e una produzione di oltre 1,2 miliardi di bottiglie.

Ancora una volta, al vertice del mercato c’è la cooperativa emiliana Cantine riunite con il controllato Giv, che alimenta la sua capogruppo con ricavi per 385 milioni. Al secondo posto, con un fatturato della sola divisione vino di 220,7 milioni (l’unico in lieve flessione tra i big) c’è la Caviro di Faenza, cui fa capo il 10% della produzione nazionale di uva. In totale la cooperazione si aggiudica otto posti nel club over 100. Chi li occupa? Oltre alla coppia sul podio, ci sono le due eterne rivali trentine Mezzacorona (il suo incremento non è significativo perché il fatturato 2016 era di soli 11 mesi) e Cavit, al sesto e settimo posto. A quota 12 troviamo la sorprendente La Marca vini e spumanti, specializzata nella produzione di Prosecco: sbarcata nell’olimpo un anno fa, è già salita di quattro posizioni, grazie a una crescita di oltre il 30%. Ancora una coop che corre: è il gruppo Collis Veneto che cresce dell’8% superando Terre Cevico, mentre Cantina di Soave tiene la sua posizione al tredicesimo posto.

Tra le cantine private, la Zonin 1821 cede il passo ad Antinori scendendo al quarto posto con ricavi per oltre 200 milioni. Si scende sotto 200 con la piemontese Fratelli Martini che sfoggia un altro anno al galoppo (ricavi +13,3%) guadagnando posizioni; cresce di oltre l’8% la Carlo Botter, numero uno all’export e vola anche Enoitalia (+ 14,5%) salendo al nono posto. Si conferma tra i protagonisti più in forma del settore il gruppo Santa Margherita, fresco di shopping in Lombardia (Ca Maiol) e Sardegna (Cantina Mesa). Le due acquisizioni entrano di striscio nel consolidato che raggiunge i 168,7 milioni. Ha appena allargato la sua rete anche l’ Italian Wine Brands, quotata all’Aim con un flottante dell’80%: undicesima, con 149,7 milioni, ha acquisito, attraverso la controllata Giordano, la torinese Pro.di.ve. proprietaria della piattaforma di vendita on line Svinando wine club (centomila utenti registrati, 1 milione di fatturato) .
Ancora privati: la Schenk italian wineries  (109,8 milioni) satellite del gruppo svizzero Schenk, che punta a potenziare la sua presenza nel canale horeca e la Marchesi Frescobaldi (105 milioni), tra le realtà storiche del vigneto Italia, anche proprietaria di aziende cult come Masseto e Ornellaia.

(dati annadimartino.it)

C.d.G.