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Scenari

Ocm Vino per i paesi terzi, firma sul decreto 2019: tutte le novità

07 Aprile 2019
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Il ministro Centinaio mantiene la promessa e sblocca uno dei documenti più attesi dao mondo vitivinicolo italiano. Ecco cosa cambia

Lo aveva promesso e così è stato. Alla vigilia del Vinitaly, che comincia oggi, il ministro delle Politiche Agricole ha firmato il nuovo decreto Ocm Vino che sblocca i fondi per la Promozione nei Paesi Terzi per il 2019.

“È una misura che il settore attendeva ed è arrivata puntuale e rispondente alle esigenze delle aziende”, dice Silvana Ballotta di Business Strategies. Diverse e positive le novità rispetto al precedente decreto: passa da 3 a 5 il numero minimo di Regioni per presentare un progetto nazionale e c'è un maggiore coinvolgimento delle Regioni stesse e delle province autonome che hanno la facoltà di prevedere la partecipazione o la presentazione di più progetti e fissare il contributo minimo ammissibile.

Vengono ridefinite le date di presentazione dei progetti, il Ministero emana il proprio avviso entro il 31 maggio. Agea stipula i contratti entro il 15 ottobre e le attività decorrono dal 16 di ottobre. Insomma, l'auspicio perle aziende è dunque che, con il prossimo Decreto Direttoriale, che rientra nella nuova programmazione 2019/2023, sia possibile tornare a presentare progetti della durata di 3 anni e non di uno come lo scorso anno consentendo alle aziende di avere una programmazione di medio periodo necessaria per consolidare e mantenere un mercato terzo.


(Silvana Ballotta)

Infine, molto rispondenti i nuovi criteri di priorità che amplificano il perimetro dei soggetti proponenti, e ampliano le tipologie di prodotto. “Ci auguriamo anche – ha continuato Silvana Ballotta – che venga recepita la richiesta di sburocratizzazione delle procedure relative alla presentazione ed alla gestione dei progetti e che i contributi che saranno richiesti possano essere utilizzati come supporto efficace alla promozione del Made in Italy vinicolo sui Paesi extra Unione europea”.

C.d.G.