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Scenari

I benefici della Dieta Mediterranea, gli esperti sono d’accordo: “Ecco perché fa bene”

16 Maggio 2019
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di Federica Raccuglia, Palermo

Sono arrivati a Palermo da tutto il mondo, affollando la grande sala del Regio Teatro Santa Cecilia, ma anche la Sala Almeyda dell'Archivio storico comunale, la Gam, Palazzo della Aquile e Palazzo Comitini. 

Studiosi, politici, figure di spicco internazionali giunti nel capoluogo siciliano per la seconda Conferenza Internazionale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea, per una tre giorni appassionante, ricca di spunti e di personaggi interessanti. Un messaggio video del direttore generale della Fao, Josè Graziano da Silva, ha aperto la prima giornata (leggi anche questo articolo>), lanciando l'invito a porre l'attenzione su un duplice fronte: da una parte l'aumento della fame nel mondo, dall'altra su un'ulteriore forma di malnutrizione, anch'essa preoccupante, l'epidemia di obesità. Numerose le istituzioni presenti, tra queste il ministero degli Affari Esteri e della Salute, la Regione siciliana, il Comune di Palermo, insieme ad istituzioni internazionali come la Fao, il Ciheam e il forum delle culture del Mediterraneo.

“Palermo, per le sue peculiarità, somiglia più a Beirut che a Francoforte, o meglio, Palermo è una città mediorientale che però si trova in Europa – ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – L'area del Mediterraneo potrebbe essere definita un mosaico fatto da tanti differenti pezzi; un mosaico appunto, non un dipinto e quindi necessita di una cornice, rappresentata dall'armonia. E l'armonia scaturisce dal rispetto dell'essere umano perché anche noi umani siamo biodiversi, ossia siamo come un continente formato da persone molto differenti tra loro. Le città devono cooperare per scambiarsi esperienze e andare oltre i confini, mentre il cibo rappresenta una sorta di termometro di questa alleanza tra le città, perché i cambiamenti culturali passano anche attraverso le modifiche riguardanti l'alimentazione”.

Al convegno è poi intervenuto anche l'assessore alla Salute Ruggero Razza, che ha fatto un excursus sui lavori della Regione in merito all’alimentazione e alla dieta mediterranea, con un cenno alle mense scolastiche e alle strutture ospedaliere (leggi questo articolo> per altri dettagli). “Abbiamo adottato una proposta di delibera della giunta ed un atto di indirizzo – ha detto Razza – che tende ad uniformare alla dieta mediterranea tanto le mense scolastiche quanto le mense delle strutture ospedaliere. E' un segnale importante – ha puntualizzato – perchè va nella direzione della riorganizzazione delle abitudini alimentari ma soprattutto è un aiuto all'agricoltura perchè questa dieta si fonda su produzioni di alta qualità come le nostre”. 

La seconda giornata ha avuto come tematica principale le strategie di sviluppo, i sistemi alimentari sostenibili e la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili. E’ stato dimostrato infatti che seguire uno stile di vita equilibrato, povero di eccessi e, naturalmente, una dieta mediterranea aiuta nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili. Importanti gli interventi di specialisti del settore medico, come Salvatore Verga, diabetologo del Policlinico di Palermo: “Ad aiutare – ha spiegato Verga – è una corretta alimentazione cominciata il più precocemente possibile, già durante la gravidanza della madre. Insieme ad una attività fisica svolta quotidianamente, intesa non come attività agonistica piuttosto come movimento fatto secondo un preciso stile di vita. In particolare aiuta nella prevenzione di malattie cardiovascolari e tumorali e secondo alcuni studi anche la malattia dell'Alzheimer”.

I benefici della dieta mediterranea sono riscontrabili anche dermatologicamente, si pensi per esempio agli antiossidanti contenuti nella frutta o nei cereali. “La Dieta mediterranea – ha precisato Salvatore Amato, presidente dell'Ordine dei Medici di Palermo – è importante perché contiene antiossidanti. L'assenza di antiossidanti o la presenza di tanti ossidanti facilita l'invecchiamento della cute attraverso dei meccanismi che agiscono direttamente sui cromosomi producendo una infiammazione. Il melograno, ad esempio, è tra i frutti che contiene più antiossidanti in assoluto, come anche l'uva, il pomodoro e il cereale integrale”. I lavori della Seconda Conferenza Mondiale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea proseguiranno fino a venerdì 17.