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Scenari

Benanti (ri)scopre le contrade: due nuove etichette in anteprima al Vinitaly 2019

02 Ottobre 2018
Vincenzo_Vacirca_Antonio_e_Salvino_Benanti Vincenzo_Vacirca_Antonio_e_Salvino_Benanti


(Vincenzo Vacirca, Antonio e Salvino Benanti)

di Francesca Landolina

Due nuovi vini, prodotti in quantità molto limitate, denominati Contrada Cavaliere Etna Bianco (100% Carricante, annata 2017) e Contrada Cavaliere Etna Rosso (100% Nerello Mascalese, annata 2017), sono le novità che la cantina Benanti, sull’Etna, presenterà nel 2019, probabilmente al prossimo Vinitaly. 

Le nuove etichette, frutto della storica collaborazione tra Benanti e l’azienda agricola Vacirca, andranno ad ampliare la nuova Selezione Contrade dei vini dell’azienda, che già da quest’anno ha incluso il Contrada Monte Serra Etna Rosso (100% Nerello Mascalese, prima annata 2016, già Grande Vino per la Guida Slow Wine 2019). La “Selezione Contrade” nasce dalla volontà di rappresentare la grande diversità e le specifiche vocazioni di più versanti della Doc Etna. “La nostra azienda, nata nel 1988 sul versante nord a Castiglione di Sicilia, già nello stesso anno ha puntato anche sulla zona di Milo sul versante est, per poi avviare la collaborazione con Vacirca a sudovest, giungendo infine anche a sudest, sul Monte Serra in agro di Viagrande – spiega il produttore Antonio Benanti -.Crediamo che questa dedizione all’intero territorio etneo sia un grande elemento di differenziazione ed un punto di forza. Non a caso, nostri vini storici in commercio già dagli anni Novanta come il Rovittello Etna Rosso, il Pietra Marina Etna Bianco Superiore ed il Serra della Contessa Etna Rosso provengono da tre diversi versanti del nostro vulcano”.

Con la nuova linea dei vini di contrada, l’azienda offrirà un’ulteriore declinazione delle differenti espressioni delle sottozone etnee più vocate, diverse e distanti tra loro. Una scelta attenta che parte da una valutazione sulla completezza dell’intera gamma dei vini.  “Il Rovittello Etna Rosso, il Pietra Marina Etna Bianco Superiore ed il Serra della Contessa Etna Rosso, che solitamente vengono commercializzati dopo circa quattro anni dalla vendemmia – prosegue Antonio Benanti –  in un futuro molto prossimo verranno immessi in commercio ancora più tardi, con i due rossi che avranno la denominazione Etna Rosso Riserva. Questo ci dà la possibilità di creare spazio nella nostra proposta per una selezionatissima linea di vini di contrada da presentare dopo due anni, come ormai consueto sul nostro vulcano. Con una importante differenza: la Selezione Contrade sarà composta da monovitigni in rappresentanza di quattro versanti dell’Etna, il che consentirà a chi li degusterà di comprendere veramente a fondo le differenze e l’unicità di sottozone etnee ubicate in zone di pregio molto diverse e distanti tra loro. Un’esperienza etnea davvero completa”.

Le due nuove etichette, Contrada Cavaliere Etna Bianco e Contrada Cavaliere Etna Rosso nascono da una storica collaborazione tra le due famiglie autoctone Benanti e Vacirca, accomunate dalla passione per il vino e per la propria terra. Nella prima metà degli anni '90, Lucio Vacirca crede nell’attività vinicola pionieristica di eccellenza avviata dall’amico Giuseppe Benanti e nelle nuove opportunità che da essa deriveranno per il distretto etneo: una fra tutte, quella di poter creare una filiera vincente tra imprenditori agricoli e vitivinicoli locali in grado di valorizzare i vitigni dell’Etna portando sul mercato vini d’eccellenza. L’azienda Vacirca diventa così un importante partner di Benanti. Negli anni successivi l’ambito di collaborazione, iniziato 25 anni fa con il conferimento di uve di eccelsa qualità, si amplia fino a comprendere la condivisione di decisioni ed azioni in campo agronomico e la scelta di nuovi impianti. Oggi, sono i fratelli Antonio e Salvino Benanti, classe 1974, e Vincenzo Vacirca, classe 1976, a rafforzare ulteriormente il legame tra le due aziende, aprendo nuove prospettive. 

“Con Antonio e Salvino Benanti  – afferma Vincenzo Vacirca – da anni ci riuniamo molto spesso ed insieme abbiamo lavorato per mesi a questo progetto. L’azienda Benanti conosce da oltre vent’anni, per esperienza diretta, il potenziale ed il valore del versante di sudovest, in particolare delle zone che si spingono molto vicino al limite in altitudine della zona Doc. La nostra partnership è molto solida e vi anticipo che un riferimento ad essa sarà presente anche sulla retro etichetta. Abbiamo strutturato un accordo di lungo periodo che manterrà sempre ben saldo questo legame storico, con la possibilità di allargare l’ambito della collaborazione anche all’enoturismo d’élite e non solo. Non aggiungiamo altro per adesso, saranno il Contrada Cavaliere Etna Bianco ed il Contrada Cavaliere Etna Rosso a proseguire nel calice il nostro racconto”.

E i due nuovi vini racconteranno proprio le specifiche espressioni territoriali di contrada Cavaliere, nell’agro di Santa Maria di Licodia, in zona Etna Doc. È qui che sin dal 1870 la famiglia catanese Vacirca possiede una splendida ed antichissima azienda. Siamo sul versante sud ovest dell’ Etna, ad un’altitudine che varia dai 900 ai 950 metri sul livello del mare. Quindici ettari complessivi, di cui dieci vitati con piante di età variabili e rigorosamente di vitigni autoctoni come il Carricante, il Nerello Mascalese ed il Nerello Cappuccio, oltre ad un uliveto.  Parliamo di una zona in cui si trovano condizioni pedoclimatiche molto favorevoli. L’esposizione a sudovest massimizza l’assorbimento di luce solare e l’accumulo di calore e favorisce la maturazione delle uve.  La lontananza dal mare, se da un lato riduce l’azione mitigatrice di quest’ultimo, contribuisce a creare un clima più siccitoso. A questi fattori si aggiunge l’elevata altitudine, che unita agli altri elementi assicura escursioni termiche notevolissime. Inoltre, l’assenza di rilievi montuosi consente un’adeguata ventilazione dei vigneti, il suolo sabbioso vulcanico garantisce un’elevata capacità drenante e la ricchezza di scheletro provoca un notevole e benefico stress per le viti. Un insieme di fattori benefici, nel complesso, che consente di ridurre, quasi del tutto, il ricorso a trattamenti. 

“Saranno circa 6.000 le bottiglie di ciascuno dei due nuovi vini – afferma Salvino Benanti – Il Contrada Cavaliere Etna Bianco sarà vinificato unicamente in acciaio mentre il Contrada Cavaliere Etna Rosso farà un passaggio in rovere. Al Contrada Cavaliere Etna Bianco, Contrada Cavaliere Etna Rosso e Contrada Monte Serra Etna Rosso si aggiungeranno a partire dal 2020 altri vini, tutti monovitigni di Nerello Mascalese o di Carricante e sempre prodotti in piccole quantità, che integreranno la nostra Selezione Contrade fino a rappresentare tutti i versanti etnei. Uno di essi sarà senza dubbio il Contrada Rinazzo Etna Bianco Superiore, dal nostro vigneto di Milo a 800 metri sul livello del mare. I vini di questa Selezione saranno sempre tutti della stessa annata e sarà estremamente interessante e didatticamente formativo per addetti ai lavori ed appassionati, ad esempio, confrontare ogni anno il Carricante in purezza di Contrada Cavaliere a Santa Maria di Licodia con il Carricante in purezza di Contrada Rinazzo a Milo. Si tratta, come ben noto, delle due zone etnee storicamente molto vocate per la produzione di bianchi da uve Carricante”. “C’è ancora molto da approfondire e da svelare sull’Etna – conclude Antonio Benanti – ma una cosa è certa e cioè che ogni zona è in grado di suscitare emozioni diverse e di produrre eccellenza. Sono ancora molto poche le aziende vinicole etnee presenti su più versanti, negli ultimi tempi però le cose stanno cambiando, come dimostrano i recenti investimenti di produttori molto noti sia a sudovest che ad est e di questo siamo contenti”.