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Scenari

Brunello di Montalcino, un “tesoro” in cantina: oltre 400 milioni di euro di vino sfuso

14 Febbraio 2020
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Il Brunello in cantina come un bond ad altissimo rendimento, con profitti che crescono in maniera direttamente proporzionale all’affinamento del vino fino a triplicare il proprio valore. 

Lo rileva, a pochi giorni dalla presentazione dell’attesa annata 2015 a Benvenuto Brunello, il Consorzio del vino Brunello di Montalcino che ha elaborato i dati di Valoritalia sulle giacenze di vino sfuso in cantina. Un quantitativo che, al contrario di altre denominazioni, nella Docg più famosa d’Italia non fa paura, perché una volta imbottigliato il mercato lo assorbirà al 100%. Ma già così i 340mila ettolitri delle ultime annate conservati in botte nei caveau delle 300 aziende montalcinesi valgono circa 400 milioni di euro, grazie alla supervalutazione del proprio sfuso (fino a 1.200 euro per ettolitro). E non è finita, perché dopo l’imbottigliamento e considerando le quotazioni dell’annata 2014, il valore del prodotto finito potrà salire del triplo, fino a superare quota 1,2 miliardi di euro.

“L’economia della nostra denominazione si mantiene in equilibrio – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci -, gli imprenditori fanno a gara sul terreno della qualità e non sui prezzi, gli amministratori da tempo perseguono politiche di lungo termine, come quella del contingentamento a 2.100 ettari dell’area vitata Docg, mai modificata dal 1997. Oggi il nostro sfuso vale il quadruplo rispetto alla crisi del 2010 e l’imbottigliato raggiunge quotazioni più che soddisfacenti, due elementi questi in grado di remunerare bene tutta la filiera”.

Il Brunello 2015 si prepara al debutto con una quattro giorni di eventi tra degustazioni, ospiti e focus di mercato organizzati dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Dal 21 al 24 febbraio prossimi, 140 produttori celebreranno il prodotto icona del suo vigneto con la 28esima edizione di Benvenuto Brunello, che chiude la settimana delle Anteprime Toscane. Nei calici, per la prima volta dopo 5 anni di affinamento, l’annata 2015 pronta a uscire sul mercato.

C.d.G.