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Scenari

I fatturati delle principali cantine siciliane, si consolida la crescita: utili record per Cusumano

05 Novembre 2019
cantina_cooperativa cantina_cooperativa

di Sebastiano Torcivia*

Da anni, senza soluzione di continuità, indaghiamo i principali risultati delle aziende “grandi” vitivinicole siciliane, cioè quelle con prodotto confezionato superiore al milione di pezzi. 

Analizziamo le società specificamente che imbottigliano ed immettono il prodotto sul mercato, con esclusione, pertanto, di quelle che rivendono, a valle, alla propria controllata, quale società di distribuzione (per esempio il caso di Sibiliana vini, relativamente a Cantine Europa, di Cantine Paolini, con riferimento a Cooperativa Paolini, di Firriato Distribuzione con riferimento a Firriato srl). L’analisi è condotta sia sulle società di capitali, per le quali abbiamo consultato il bilancio disponibile pubblicato, chiuso al 31 dicembre 2018, sia alcune società di persone, dalle quali abbiamo ricevuto i dati ufficiali dai relativi soggetti aziendali. Dai risultati delle analisi dei dati delle 23 aziende, emerge un incremento complessivo del fatturato, cioè il dato oggettivo delle vendite, al lordo delle variazioni delle rimanenze che influenzano il valore della produzione, dell’11,67%, a testimonianza di una crescita robusta nei mercati nazionali ed internazionali delle nostre aziende.

Incrementi significativi, in tal senso, a due cifre, sono quelli della Cooperativa Colomba Bianca (+ 35,36%), della Cooperativa Ermes (+28,49%), della Cantina Paolini (+ 22,75%) e della società Tenimenti Zabù (+20,78%), che fa riferimento al Gruppo Farnese Vini e della Sibiliana Vini (Cantine Europa) con + 10,02%. Segue, quindi Cantine Settesoli con + 8,32%. 

Passando all’analisi del fatturato delle altre aziende private siciliane, si nota un significativo aumento di Duca di Salaparuta (+ 10,76%) di Donnafugata (+8,1%), di Barone Montalto (5,97%) della Firriato Distribuzione (+ 4,62%), marginali o quasi costanti gli incrementi delle altre aziende. In controtendenza, con un decremento del fatturato, Grottarossa Vini (-17,51%), Solsicano, il marchio del gruppo Mezzacorona-Feudo Arancio (-14,1%), Cusumano (-4%), Conte Tasca d’Almerita (-2,71%). Importante è precisare il “peso” delle realtà cooperative “grandi” (e delle relative società di distribuzione a queste riconducibili) che incidono, con il proprio fatturato, per il 50,16%, a testimonianza di come, in Sicilia, tra le grandi, sia rilevante il loro contributo. Ai fini di una completezza informativa, riguardante le società cooperative controllanti le proprie società di distribuzione (non rientrano in questo discorso le Cantine Settesoli, né Colomba Bianca, perché vendono direttamente sul mercato senza società controllata di distribuzione, né le Cantine Ermes che, per quanto controllino Orestiadi al 100%, hanno linee distributive di prodotti differenti e la prima non vende alla seconda), la cantina Europa ha chiuso il 2018 con un dato di € 25.129.319 (la controllata Sibiliana Vini con € 6.758.000) con un aumento del 26 per cento rispetto al 2017. La Cantina Paolini, invece, ha chiuso il 2018 con € 18.957.460 (la controllata Cantine Paolini con € 9.641.000) con un amento del fatturato del 50 per cento. 

Passando ad analizzare il valore del reddito d’esercizio, tutte le aziende, ad eccezione di Duca di Salaparuta, (perdita di 3,4 milioni di euro), hanno conseguito utili, con alcune aziende con valori significativi, quali Cusumano (3,3 milioni di euro), Donnafugata (2,1 milioni di euro) Barone Montalto (1,4 milioni di euro), Ermes (1,5 milioni di euro), Conte Tasca d’Almerita (0,4 milioni di euro), segno questo di una situazione di buona salute del settore, con un risultato positivo d’esercizio pari a 6,3 milioni di euro che diviene 9,7 milioni di euro, non considerando il dato puntuale e rilevante della perdita di Duca di Salaparuta. Ci piace sottolineare, ancora una volta, come i rilevanti valori reddituali netti, siano estremamente rilevanti, raggiungendo performance di rilievo nazionale, prima fra tutte quelle di Cusumano. Nei dati analizzati, anche le percentuali di export delle aziende che giungono ad un valore complessivo di 115,5 milioni di euro, in cifra tonda, pari ad un valore medio sul fatturato complessivo del 28%, con punte che arrivano sino a valori prossimi al 90% (Baglio Curatolo Arini), ovvero Barone Montalto (83,6%). Non sono stati indicati i valori dell’export di quelle aziende che vendono unicamente alla propria controllante, poiché è quest’ultima che, con logiche di integrazione di prodotti effettua l’export nei mercati internazionali.

In sintesi, dunque, le aziende “grandi” vitivinicole siciliane, differenziate per aziende autonome, aziende controllate, facenti parte di gruppi e/o riferibili alle cantine cooperative (Rapitalà, Solsicano, Duca di Salaparuta, Sibiliana Vini, Birgi vini, Cantine Paolini, Orestiadi), hanno mostrato, per l’esercizio 2018 valori di importante sviluppo e di crescita, con risultati reddituali importanti, quasi sempre accantonati a riserva, in vista dell’effettuazione di nuovi investimenti o di autofinanziamento per investimenti già effettuati.    

*Ordinario di Economia aziendale nell’università deli Studi di Palermo. Coordinatore del Master Masv

DI SEGUITO I DATI DEL 2018 (TRA PARENTESI LE DIFFERENZE RISPETTO AI DATI DEL 2017)

  • ERMES CANTINE: € 81.169.287 (+ 28,49%); UTILI/PERDITE € 1.451.760; % EXPORT 5
  • SETTESOLI: € 52.960.208 (+ 8,32%); UTILI/PERDITE € 0; % EXPORT 47
  • COLOMBA BIANCA: € 43.147.801 (+ 35,36%); UTILI/PERDITE € 323; % EXPORT 15,1
  • DUCA DI SALAPARUTA: € 39.692.446 (+ 10,76%); UTILI/PERDITE € – 3.463.205; % EXPORT 23 
  • DONNAFUGATA: € 20.007.156 (+ 8,10%); UTILI/PERDITE € 2.158.936; % EXPORT 26,6
  • BARONE MONTALTO: € 19.743.000 (+ 5,97%); UTILI/PERDITE – € 1.388.757; % EXPORT 83,6
  • CONTE TASCA D'ALMERITA: € 18.887.874 (- 2,71%); UTILI/PERDITE € 406.123; % EXPORT 48
  • PELLEGRINO: € 17.110.663 (+ 0,96%); UTILI/PERDITE € 98.374; % EXPORT 35,2
  • CUSUMANO:€ 16.204.320 (- 4.01%); UTILI/PERDITE € 3.360.573; % EXPORT 38,6
  • PLANETA: € 15.900.000 (+ 0,63 %); UTILI/PERDITE ND; % EXPORT 53
  • FIRRIATO DISTRIBUZIONE:€ 13.521.000 (+ 4,62 %); UTILI/PERDITE € 158.984; % EXPORT 30
  • CANTINE PAOLINI: € 9.641.000 (+ 22,75 %); UTILI/PERDITE € 155.748; % EXPORT 30
  • SIBILIANA VINI: € 6.757.915 (+ 10,02%); UTILI/PERDITE € 5.653; % EXPORT 50
  • GROTTAROSSA VINI: € 6.515.000 (- 17,51%); UTILI/PERDITE € 111.550; % EXPORT 0
  • NICOSIA: € 6.486.797 (+ 2,29%); UTILI/PERDITE € 72.742; % EXPORT 25
  • TENUTE RAPITALA': € 6.319.000 (- 1,89%); UTILI/PERDITE € 44.293; % EXPORT 0 
  • ORESTIADI: € 6.064.648 (+ 40,59%); UTILI/PERDITE € 61.535; % EXPORT 15
  • TENIMENTI ZABU': € 5.937.000 (+ 20,78%); UTILI/PERDITE € 24.804; % EXPORT 0
  • CANTINE MADAUDO IVAM: € 5.679.567 (- 1,81%); UTILI/PERDITE € 99.229; % EXPORT 5,35
  • BAGLIO CURATOLO ARINI: € 4.412.000 (+ 1,80%); UTILI/PERDITE € 74.597; % EXPORT 89,76
  • SOLSICANO: € 4.129.631 (- 14,10%); UTILI/PERDITE € 63.503; % EXPORT 0
  • FRATELLI LOMBARDO: € 3.105.582 (- 1,31%); UTILI/PERDITE € 67.674; % EXPORT 70 
  • PRINCIPE DI CORLEONE: € 3.050.000 (- 1,61%); UTILI/PERDITE ND; % EXPORT ND
  • TOTALE € 406.441.895 (+ 11,67%); UTILI/PERDITE € 6.341.953; 

(Per quanto riguarda la quota export, Grottarossa non vende vini all'estero; le altre aziende a quota zero vendono il loro prodotto alle holding)