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Scenari

I produttori di Casauria fanno sul serio e chiedono la Docg: “Pronti alla nuova sfida”

26 Novembre 2019
conceziomarulli conceziomarulli


(Concezio Marulli)

di Annalucia Galeone

In linea con la valorizzazione delle peculiarità territoriali oltre 100 produttori della filiera vitivinicola del territorio casauriense hanno ingranato la marcia e fondato l’Associazione Casauria Docg. Il p Presidente e portavoce è l’enologo Concezio Marulli. 

L'obiettivo è il riconoscimento della Docg Casauria che andrebbe ad affiancarsi a quella delle Colline Teramane. Come indicato nel disciplinare la denominazione sarà riservata al vino, anche nella tipologia superiore, riserva e gran selezione, proveniente dalla zona omonima e ottenuta da uve Montepulciano almeno all’85%. Potranno concorrere le uve di altri vitigni a bacca nera non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo, fino ad un massimo del 15%. Le forme di allevamento consentite sono quelle generalmente usate nella zona, ossia pergola orizzontale e spalliera semplice o doppia.

“L’associazione nasce per testimoniare alle istituzioni la volontà della base produttiva di rivendicare con una denominazione di pregio la riconosciuta qualità dei propri prodotti e il suo scopo è quello di accelerare il riconoscimento della Docg Casauria, dopo 13 vendemmie dalla nascita della sottozona – afferma Concezio Marulli – I produttori hanno intrapreso un percorso, con il supporto della regione Abruzzo e del Consorzio di Tutela dei vini d’Abruzzo, presentando nel 2017 presso il Ministero delle Politiche Agricole domanda di riconoscimento della denominazione. I fondatori potranno essere tacciati di essere visionari, ma siamo consapevoli che “dove non c’è visione non c’è speranza”. Il riconoscimento diverrebbe solo l’inizio di un lungo cammino che nella distinzione di un nome vuole costruire un percorso di eccellenza in Abruzzo come Barolo e Brunello lo sono stati in Piemonte e Toscana”.