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Scenari

L’incendio nel ristorante Verdechiaro: “Un momento difficile, ma speriamo di uscirne”

18 Ottobre 2019
incendio_verdechiaro incendio_verdechiaro

di Clara Minissale, Palermo

Nello Occhipinti e la moglie Daniela Assennato sono pronti a raccogliere i cocci di ciò che l’incendio di fine settembre ha lasciato del loro locale. 

Verdechiaro in piazza Leoni, a Palermo, fresco di una ristrutturazione “per renderlo ancora più accogliente per i nostri clienti”, dicono marito e moglie, è andato in fumo prima che potesse essere inaugurato. Una tragedia, resa più tollerabile solo dal fatto che le fiamme, per fortuna, hanno fatto danni e non vittime. “I Vigili del Fuoco hanno chiuso le indagini e consegnato tutto al Pubblico Ministero – dicono – e adesso aspettiamo che ci riconsegnino i locali per cercare di salvare il salvabile. Cerchiamo di prendere coscienza di ciò che è successo e forza per affrontarlo. L’incendio potrebbe essere stato causato da una bombola provvisoria che avevamo nel locale, in attesa dell’allaccio alla rete del metano che tardava ad arrivare e che, ironia della sorte, è arrivato poco dopo l’incendio”, spiegano.  

Le fiamme hanno distrutto la loro creatura, nata sei anni prima come bottega e diventata poi bistrot, punto di riferimento in città per gli amanti della cucina pensata con materie prime e ingredienti salutari. “Sono stati momenti molto difficili – dice la coppia – ma abbiamo riscoperto il cuore di Palermo, con una testimonianza di vicinanza e solidarietà che non ci aspettavamo: clienti, colleghi, gente sconosciuta che ha voluto sostenerci. Questo vuol dire che Verdechiaro, in questi anni, ha seminato bene”. 

Una solidarietà che si è concretizzata anche in una raccolta di fondi per dare una mano a Nello e Daniela che adesso dovranno far fronte a spese ingenti per rimettere tutto in sesto. “Quello che è successo ci ha investiti come un treno – aggiunge Daniela – e adesso vogliamo riprenderci la nostra vita”. Ma se, da un lato c’è la solidarietà della città, dall’altro ci sono le banche e i conti da pagare. “Siamo reduci da due mesi di chiusura del locale per consentire di effettuare i lavori di ristrutturazione, poi c’è stato l’incendio e adesso, se tutto andrà bene, dovremo fronteggiare ancora altri lavori. Non nascondo che è un momento di grande difficoltà per noi – dice lo chef di Verdechiaro – con le banche che fanno finta di non capire cosa stiamo attraversando”. 

Ma la coppia non molla e per affrontare questo presente un po’ incerto si fa forza programmando la ripresa delle attività. “Speriamo di farcela entro dicembre – dice sommessamente Nello – perché altri mesi di chiusura sarebbero davvero difficili da fronteggiare”.