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Vini e territori

Il nostro press tour alla scoperta dell’Abruzzo e dei suoi vini: dieci assaggi indimenticabili

06 Giugno 2019
Vigneti_Cataldi_Madonna Vigneti_Cataldi_Madonna

di Federico Latteri

Ieri vi abbiamo raccontato la prima parte del nostro press tour in Abruzzo (leggi questo articolo) dedicato anche alla scoperta di questo bellissimo territorio.

Oggi entriamo nel mondo del vino e vi raccontamo i nostri 10 assaggi, secondo noi, imperdibili. Vini interessanti che vanno assolutamente provati, acquistati e custoditi in cantina

Di seguito alcuni dei nostri assaggi:

Cataldi Madonna


(Giulia Cataldi Madonna)

Supergiulia 2017: è il nuovo bianco da uve Pecorino frutto di una doppia selezione effettuata sulle parcelle di vigneto e poi sui grappoli. E' intenso e pulito all'olfatto con fiori di campo ed erbe aromatiche. Segue un sorso di buona consistenza al quale un'evidente salinità conferisce slancio e piacevolezza. Il Cerasuolo d'Abruzzo 2018 è un rosato ottenuto con l'antica tecnica della svacata che consiste nel vinificare in bianco il 95 per cento delle uve e con macerazione sulle bucce il restante 5 per cento per poi unire le due masse a metà fermentazione. Profumi netti di fragola e ciliegia precedono un palato fresco, fragrante con un gusto pieno e un finale fruttato. Il Montepulciano d'Abruzzo Malandrino 2017 è un rosso schietto e persistente con un gusto netto che esprime in maniera diretta le caratteristiche delle uve. Ottimo il Montepulciano d'Abruzzo Tonì 2015, strutturato, morbido e importante.

Ciavolich


(Chiara Ciavoloch)

Trebbiano d'Abruzzo Fosso Cancelli 2015: da un vigneto a pergola abruzzese piantato nel 1965, è vinificato con fermentazione spontanea in legno grande. Ha un naso pulito dominato da note floreali ed erbe di campo. Il sorso è fresco, ampio, intenso e provvisto di un finale sapido e molto lungo. Un bianco che trasmette energia. Molto buono. Pecorino Fosso Cancelli 2015: è più tenue al naso, dove spiccano profumi di fiori gialli, ma più consistente al palato. Territoriale, si distingue per uno stile equilibrato, spontaneo, libero da ogni forzatura. Cerasuolo d'Abruzzo Fosso Cancelli 2018: viene ottenuto per salasso, fermentato in anfora da 8 ettolitri e poi affinato in orci più piccoli per circa sei mesi. Un naso netto e pulito di ciliegia e fragola è seguito da un sorso scattante e verticale con un lungo finale ricco di note fruttate. Beva incredibile, non stanca mai.

Fontefico


(Nicola ed Emanuele Altieri)

Il Trebbiano d'Abruzzo Superiore Portarispetto 2017 è un bianco originale, soprattutto al naso, dove sono evidenti sentori di peperone rosso secco. In bocca è fresco, snello, ben bilanciato e abbastanza persistente. Cerasuolo d'Abruzzo Superiore Fossimatto 2018: intenso nel colore, si distingue per la maturità dei profumi, la grande bevibilità e la versatilità negli abbinamenti. Molto interessante la degustazione del rosato “Non ci girare intorno” 2011: integro, fresco, con note di fragola e lampone e ottima corrispondenza gusto-olfattiva, mostra le potenzialità evolutive della tipologia. Opulento con frutta rossa matura, confettura, spezie dolci e un sorso pieno, avvolgente, strutturato e molto persistente il Montepulciano d'Abruzzo Riserva Titinge 2014.

Nicola di Sipio


(Giulia Di Sipio)

Ben fatto il Pecorino 2018, pulito all'olfatto con profumi di pesca gialla e tenui note floreali, equilibrato e sapido. Il Cerasuolo d'Abruzzo 2018 è un rosato di grande piacevolezza caratterizzato dall'immediatezza della frutta rossa e dalla buona acidità. Montepulciano d'Abruzzo 2015: profumi intensi di ciliegia matura precedono un palato strutturato e lungo con grande presenza di frutto e tannini vellutati. Molto particolare il Montepulciano d'Abruzzo Riserva Di Sipio Rosso 5 2009, fatto solo nelle migliori annate con uve provenienti da un vigneto di cinquant'anni costituito da filari piantati tra gli ulivi, secondo le usanze del tempo. La vinificazione prevede 5 anni di macerazione in botte da 30 ettolitri. Il quadro olfattivo, potente e complesso, è dominato da confettura di piccoli frutti scuri e cioccolato. Il sorso è caldo, morbido, avvolgente, molto strutturato e lunghissimo con tannini morbidi e una nota dolce, probabilmente dovuta ad una leggera surmaturazione.

Olivastri Tommaso

Cerasuolo d'Abruzzo Marcantonio 2018: ottenuto da una vinificazione in bianco, mostra un colore rosato cerasuolo di buona intensità e un corredo aromatico fatto di ciliegia matura e cenni floreali. In bocca ha un'evidente freschezza che ben bilancia la struttura a favore della bevibilità e una perfetta corrispondenza con l'olfatto. Un rosato molto ben riuscito. Montepulciano d'Abruzzo La Grondaia 2015: viene affinato in acciaio per 36 mesi. E' profondo al naso con piccoli frutti scuri, caffè e sentori di spezie. Il sorso ha notevole ricchezza gustativa e grande persistenza, ma anche tannini morbidi ed equilibrio. Si tratta di una materia prima di qualità molto ben armonizzata.

Pasetti

L'Abruzzo Pecorino Colle Civetta 2017 si caratterizza per netti sentori di fiori gialli seguiti da un palato ben articolato dotato della giusta acidità e di una chiusura lunga e sapida. Montepulciano d'Abruzzo Testarossa 2014: matura per due anni in botte grande, tonneau e barrique di vario passaggio. E' intensamente balsamico al naso, dove i sentori di eucaliptus sovrastano i profumi di piccoli frutti. Al palato ha un ingresso abbastanza fresco che lascia rapidamente il posto ad una consistenza fatta di tannini fitti e fini. Finale mentolato e ottima persistenza. Territoriale, ha un profilo più da vino di montagna.

Stefania Pepe


(Stefania Pepe)

Schietti, autentici, vivi e coinvolgenti i vini di quest'azienda, realizzati con vinificazioni minimali da vigneti coltivati nel massimo rispetto dell'ambiente. Naturalezza e bevibilità caratterizzano il Trebbiano d'Abruzzo Pepe Bianco 2007, speziato, polposo, intenso ed equilibrato. Il Cerasuolo d'Abruzzo Pepe Rosa 2017 ha un naso fatto di note fruttate e sentori floreali. Il sorso è fresco, abbastanza lungo e dotato di buona consistenza aromatica. Profondo il Montepulciano d'Abruzzo Riserva Pepe Nero 2006, con note di cioccolato, cuoio e un sorso pieno e potente. Più morbido il Montepulciano d'Abruzzo Contro la Guerra 2006, armonico, strutturato e molto persistente.

Tenuta I Fauri


(Valentina Di Camillo)

Buono l'Abruzzo Pecorino 2017, vinificato in cemento ed affinato in acciaio. E' intensamente floreale, fresco, snello, equilibrato e ben articolato. Il Cerasuolo d'Abruzzo Baldovino 2018, ottenuto da una macerazione sulle bucce di 4-5 ore, presenta un colore molto intenso, profumi fragranti di frutta fresca e un palato di buona corrispondenza con l'olfatto, arricchito da note di mandorla amara. Tipico il Montepulciano d'Abruzzo Ottobre Rosso 2017, scuro, dominato dalla visciola al naso e provvisto di un sorso lungo, strutturato e giustamente astringente.

Torre dei Beati

Il Trebbiano d'Abruzzo Bianchi Grilli 2017 viene vinificato con 3-4 giorni di macerazione sulle bucce e poi affinato in acciaio sulle fecce fini per circa 9 mesi. Il 15 per cento della massa matura in botte di acacia da 5 ettolitri. Presenta un naso intenso e complesso con fiori, erbe di campo e sentori mielati. Strutturato e polposo il sorso. Il Montepulciano d'Abruzzo Mazzamurello 2016, maturato 20 mesi in barrique, è pulito all'olfatto con cacao, caffè e ciliegia. In bocca è potente e ampio con tannini ben levigati e ottima lunghezza. Un rosso territoriale ben fatto.

Valle Reale

Coerenza stilistica, qualità molto alta e fedele rappresentazione del terroir sono le caratteristiche riscontrate su tutte le etichette della gamma. Il Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli 2016, affinato per 24 mesi in acciaio, ha un profilo verticale fatto di freschezza, dinamismo e lunghezza. Da seguire negli anni. Il Trebbiano d’Abruzzo Vigna del Convento di Capestrano 2015 è un po' più morbido, rotondo e mostra notevole complessità con profumi di fiori gialli e bianchi, mela, un cenno di scorza di limone e sentori di pietra focaia. In bocca è fresco, pieno e persistente. Elegante il Montepulciano d’Abruzzo Vigneto Sant’Esusanio 2017, affinato in acciaio per 18 mesi. Offre profumi puliti, ben delineati, mai troppo maturi e ricchi di sfumature. Autorevole il Montepulciano d’Abruzzo San Calisto 2015. Frutta scura, cioccolato e una punta balsamica precedono un sorso potente, completo, molto lungo, ma anche fresco e ben articolato. Il Montepulciano d’Abruzzo Vigneto di Popoli 2011 è forse il vino più affascinante della batteria. Qualche anno di vita in più ha permesso al suo potenziale di esprimersi al meglio. E' fine, multidimensionale, ampio, avvolgente, con tannini fitti e vellutati. Andrà ancora avanti nel tempo.

(fine)