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Vinitaly 2017

Ecco gli 8 ambasciatori della Sicilia nel mondo – I NOMI E LE FOTO

10 Aprile 2017
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Chef, ristoratori, importatori, buyer che hanno aiutato la Sicilia a crescere nel mondo. 

Sono gli otto personaggi che Cronache di Gusto e l’assessorato regionale all’Agricoltura hanno deciso di premiare oggi al Palcoscenico Sicilia del Vinitaly come “Ambasciatori della Sicilianel mondo”. 

Ecco tutti i premiati

Mottox (Osaka, Giappone) – uno dei 6 maggiori importatori nipponici di vini e liquori ed opera nel settore dal 1915, raggiungendo oggi circa 3000 clienti diretti, per fatturato annuo che sfiora i 98 milioni di dollari. Sono circa 530.000 le bottiglie di vino siciliano vendute da Mottox in Giappone. Nel suo portfolio figurano cantine del calibro di Feudo Arancio, che con 480.000 bottiglie è il brand siculo più diffuso nel mercato giapponese, e poi anche Gulfi, Passopisciaro, Colosi, Terre di Giurfo.

Giuseppe Lo Cascio (New York, Stati Uniti) – Nato a New York City ma cresciuto a Palermo, ha mosso i suoi primi passi nel mondo del vino italiano con Winebow, l’azienda di importazione di vini dello zio Leonardo. Nell’Agosto 2016 Giuseppe ha lasciato Winebow per proseguire nel settore con un proprio progetto di valorizzazione delle eccellenze vitivinicole Italiane.

Michelangelo Saitta (Dusseldorf, Germania) – Nato a Partinico ma emigrato presto in Germania, ha iniziato ad approcciarsi al mondo dell’enogastronomia nel negozio di alimentari del padre, per poi spiccare il volo negli anni Settanta lavorando con i principali marchi del vino siciliano. Adesso è importatore di Tasca d’Almerita, Cottanera, Pietradolce Archineri, Planeta, Donnafugata, Firriato, Cos, Cummo, Feudo Maccari, Duca di Salaparuta, Morgante e Baglio del Cristo di Campobello. 

Vincenzo Andronaco (Amburgo, Germania) – Nato a Messina negli anni Cinquanta, a meno di vent’anni emigrò in Germania, dove riuscì ad avere una bancarella di prodotti alimentati al mercato di Amburgo. La bancarella negli anni si espanse fino a diventare un punto vendita, riferimento per il Made in Italy in Germania. Attualmente l’azienda è composta da circa 350 dipendenti, di cui 180 italiani.

Nino Graziano – Con il suo Il Mulinazzo di Bolognetta, in provincia di Palermo, era arrivato a risplendere con due stelle Michelin, per poi emigrare in Russia e aprire negli anni ben 18 ristoranti. Adesso è tornato in Italia con un ristorante siciliano a Roma.

Filippo La Mantia – Amante della cucina fin da piccolo, nel 2001 si trasferisce a Roma dove apre il suo primo ristorante. Oggi è uno dei punti di riferimento della cucina siciliana in Italia e il suo ristorante a piazza Risorgimento è un punto fermo per i gourmet di tutto il mondo.

Giovanni Segatta (Londra, Regno Unito) – Finiti gli studi in enologia all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e dopo aver prestato il servizio di leva militare nel lontano 1967 sbarcò a Londra per lavorare alla ditta Belloni. Dopo qualche anno decise di mettersi in proprio con la Baccus Caves, che si associò poi alla Alivini. Adesso è importatore di alcuni dei principali brand del vino siciliano come Alessandro di Camporeale e Abbazia di Santa Anastasia.

Giovanni Smeraglia (Montreal, Canada) – E’ importatore di alcune delle più interessanti cantine biologiche siciliane per il mercato del Nord America. Tra le aziende vinicole con cui lavora, I Custodi delle vigne dell’Etna, Salvo Foti, I Vigneri, CastellucciMiano e Ansaldi. 

Ge.P.

LE FOTO DEI PREMIATI


(Giovanni Smeraglia)


(Mottox)


(Nino Graziano)


(Giuseppe Lo Cascio)


(Michelangelo Saitta)


(Filippo La Mantia)


(Gianni Segatta)