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Renato De Bartoli (Baglio di Pianetto): “Ecco il Viafrancia: vocazione francese, anima solare”

23 Gennaio 2019
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(Renato De Bartoli)

di Francesca Landolina

Si chiama Viafrancia, è l’ultimo nato della cantina Baglio Di Pianetto, a Santa Cristina Gela, a pochi chilometri da Palermo. Una delle ultime novità della famiglia Marzotto, che vi avevamo già anticipato qui

Viafrancia sarà sia rosso che bianco. A raccontarcelo è Renato De Bartoli, amministratore delegato dell’azienda vinicola siciliana: “Questo nuovo vino nasce dalla nostra fortissima vocazionalità francese. La famiglia per metà è francese, vive in Francia in parte e ha portato in Sicilia un background importante. I vitigni come il Merlot, il Cabernet Sauvignon, il Petit Verdot hanno trovato una particolare capacità di espressione nella territorio di Santa Cristina, coltivati su vigneti a 650 metri di quota dal livello del mare. E oggi Viafrancia è il taglio bordolese che mancava. Tutte le riserve erano destrutturate per singolo vitigno. Così è nata l’idea di riunire in blend i tre vitigni. Il vino prende il nome dalla strada che attraversa i vigneti”.

La presentazione dei nuovi arrivati sarà al Vinitaly 2019; entreranno in commercio tra maggio e giugno prossimi. Accanto a Viafrancia rosso 2014,ci sarà il Viafrancia bianco 2016 da uve Viogner in purezza, biologico. Un vitigno tanto amato, quest’ultimo, dal Conte Paolo Marzotto, che fu il primo a portarlo in Sicilia. Le bottiglie prodotte saranno 22 mila per il rosso, 15 mila per il bianco.

“Il Viafrancia rosso è un vino che si esprime in morbidezza. Adesso è ancora giovane, i tannini non sono perfettamente definiti, ma sarà pronto in autunno – afferma De Bartoli – Ha una vocazione francese, ma anima solare, siciliana. Perché? Le varietà precoci come il Merlot, per esempio, rischiano in Sicilia di essere raccolte surmature. Noi abbiamo la fortuna di raccoglierle in un periodo più tardivo, vista l’alta quota di 650 metri sul livello del mare, le condizioni pedoclimatiche, le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Questi fattori donano acidità e freschezza. Possiamo dire che qui mancano le influenze oceaniche, ma ci sono quelle del sole di Sicilia a caratterizzano l’anima dei vitigni francesi”. La vinificazione è tradizionale. Le varietà sono vinificate a parte in acciaio, vengono eseguite follature, rimontaggi, la fermentazione è di circa 20 giorni con macerazione, malolattica in barriques, un terzo nuove e due terzi di secondo e terzo passaggio, e segue un po’ di affinamento in bottiglia. Allo scaffale costerà circa 25-30 euro. “Un vino accessibile”, conclude De Bartoli.