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Cosa bevo

Un calabrese di carattere

22 Maggio 2008
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    COSA BEVO

Un calabrese di carattere

ducasanfelice.jpgNon passa lo straniero! Mi pare di sentirli i fratelli Antonio e Nicodemo Librandi che ripetono, come il mitico fiume Piave, questa frase assunta a motto dell’azienda di famiglia. Nessuno più di loro, infatti, è impegnato nel campo della ricerca e della valorizzazione dei vitigni autoctoni della Calabria, regione che vanta un patrimonio ampelografico estremamente variegato.
Il continuo lavoro nei tre campi sperimentali, ove si sono recuperati e si studiano oltre 150 varietà di uve locali e che ha portato alla vinificazione con grande successo di varietà quali il Maglicco e il Mantonico, è rivolto anche ai vitigni internazionali, dei quali si cerca di trovare il giusto equilibrio con la tradizione enologica del territorio.
Naturalmente la Librandi Antonio & Nicodemo S.p.A. è leader anche nella produzione del più famoso vino calabrese, il Cirò Rosso, da uve Gaglioppo in purezza, la cui riserva viene commercializzata con l’etichetta Duca Sanfelice.
Di un colore rosso rubino carico e brillante, si presenta al naso con evidenti sentori di spezie e liquirizia, cui seguono ciliegia sotto spirito, prugna matura, lampone e fichi secchi accompagnati da piacevoli note balsamiche; in bocca entra caldo e morbido, con un buon corpo, e denota una fitta trama tannica ben sostenuta da una giusta acidità, con un leggero gusto piccante e un finale di buona persistenza.
Perfetto con formaggi stagionati come il pecorino e con salumi piccanti quali la tipica nduja, si abbina bene anche con costolette di abbacchio a scottadito e primi piatti con sughi saporiti a base di carne. Costa circa 8 euro.

Gaspare Mazzara