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Un po’ tapa bistrot, un po’ osteria, un po’ cocktail bar: la novità Moebius firmata da Croatti

20 Ottobre 2019
Enrico_Croatti Enrico_Croatti


(Enrico Croatti)

di Michele Pizzillo, Milano

Per creare un nuovo intrattenimento enogastronomico a Milano, c’è voluta l’intraprendenza imprenditoriale di un ristoratore toscano, Alberto Querci di Siena e la creatività di un giovane talento della cucina, il romagnolo Enrico Croatti.

Da non sottovalutare, la location: un antico deposito di tessuti di 700 metri quadrati e 12 di altezza, nei pressi della stazione centrale meneghina, una delle più belle d’Europa. A sostenere il soffitto, pilastri in cemento e pareti in mattone, oggetti vintage accostati a elementi architettonici contemporanei. Questa la formula adottata dai progettisti dello studio fiorentino Q-bic che hanno curato il progetto architettonico e di allestimento, con l’obiettivo di conservare il fascino industriale del posto e riempire in modo equilibrato uno spazio così grande e vuoto, creando spazi intimi e riservati. L’elemento più importante e impegnativo è senza dubbio la piattaforma sospesa al centro della sala, avvolta da pareti in vetro appare come un acquario di 60 metri quadrati sospeso nel vuoto. 


(Gli interni)

Questo è Moebius, nome liberamente ispirato al celebre fumettista francese Jean Giraud. Possiamo dire, un cocktail positivamente esplosivo, che sta già guidando una nuova tendenza con la sua proposta di intrattenimento enogastronomico dove si avverte subito una sorta di inno alla cucina italiana. D’altronde Moebius richiama alla memoria un autore d'avanguardia, sperimentale, un po’ folle, capace di ridisegnare un mondo: “Ed è quello che voglio fare anch'io; ossia proporre un concetto nuovo di cucina, ritornando alle mie origini romagnole, quindi all'idea di osteria, ma contemporanea e gastronomica”, dice Croatti. E, infatti, il menu dell’osteria gastronomica è un inno alla cucina italiana, con cui la fantasia e l’esperienza del giovane chef romagnolo, giocano in ogni piatto con risultati sorprendenti che sfiorano l’avanguardia. 


(Ulivo catalano)

Il locale, che si affaccia in una delle vie sempre più cool tra la stazione centrale e corso Buenos Aires (una strada che, praticamente, non chiude mai), è stato diviso in due anime gastronomiche: un Tapa Bistrot e un’Osteria Gastronomica, a cui si aggiunge anche l’anima di cocktail bar.  Su una specie di piattaforma sospesa in aria, una sorta di navicella spaziale dalla struttura architettonica impressionante, sospesa a 4 metri dal suolo, c’è l’Osteria Gastronomica. Sotto invece, ai piedi di un ulivo andaluso di 700 anni inserito in una spettacolare teca in vetro, c’è il Tapa Bistrot e il Cocktail bar dove le esperienze dello chef fatte in Spagna, Francia e Stati Uniti, si declinano in forma di tapas alla spagnola e si accompagnano ai cocktail di Marco Siclari, che già stanno conquistando i palati più raffinati dei buongustai milanesi. 


(Osteria gastronomica)

Con Moebius, Alberto Querci ha assecondato il desiderio del figlio 27 enne Lorenzo, di approdare sulla piazza milanese, accompagnato oltre che da Croatti, anche da Luca Pilia come sous-chef, il sommelier Filippo Arrighi e il barman Marco Siclari. Una bella squadra. A partire da Croatti, che potrebbe essere definito chef globetrotter, visto che ha lavorato a Los Angeles; poi in Spagna all’Akelarre con Pedro Subijana, tre stelle Michelin di San Sebastian; in Francia al Les Terrasses de Lyon del Villa Florentine e, qui, anche da  Paul Bocuse a l’Auberge du Pont de Collonges nonché al Grand Hotel Miramonti Majestic di Cortina d’Ampezzo. Ha conquistato la prima stella Michelin nel 2013 a Madonna di Campiglio come executive chef del Dolomieu, la seconda lo scorso anno come chef dell’Orobianco di Alicante (progetto spagnolo che seguiva dal 2015), primo ristorante di cucina italiana a ricevere il riconoscimento in terra iberica. 


(Carne arrosto)

Il menù dell’Osteria Gastronomica sarà dinamico per assecondare la creatività di Croatti, con piatti come “la tripla evasione del calamaro” e la “testa di pesce in brodetto tra Rimini e Tokio”, “cassone romagnolo con triglie di scoglio alla cacciatora” e “pappa al pomodoro senza tempo”; ma, anche “crudo alla riminese un po' fusion” e “ho fatto un casino con l’ossobuco!”, “cappelletti in brodo di gallina e calamaretti al timo” e “vi faccio le lasagne verdi, ma non dite nulla a mia mamma”; una straordinaria carne alla brace e “sogliola in graticola con erbe di campo” e “zuppa di pesce abbrustolita”, “passione per la mora romagnola, vietato ai minori di 18 anni” e “capriolo al lardo e mirtilli”.


(Involtino)

Mentre il menù del Tapa Bistrot, con piatti di portata e tapas all’insegna della condivisione, è un luogo d’incontro fra tradizioni culinarie, con una cucina dinamica che indossa più vesti nel corso della giornata: menu dinamico per il pranzo, merenda pomeridiana e carta serale per una cena che nel cuore di Milano combina tapas a piatti principali ed anche piatti vegetariani e vegani. Lo spazio si compone di tavolini con poltrone e divanetti, tavoli con sedute ordinarie e un social table conviviale da 26 coperti. Durante il pomeriggio si possono gustare toast gourmet, torte fatte in casa e spremute, mentre la sera si apre il mondo tapas con una serie di proposte assolutamente accattivanti: “crocchetta di calamari al nero, acciughe e timo” e “cozze alla birra non filtrata”, El ceviche fatto dal mio cuoco peruviano a “porchetta Tobiko” al “burrito messicano”, una melanzana che va a raccogliere un ripieno di calamari. Nei “Piatti tra tradizione e modernità” si trovano, ad esempio, il maiale al pascolo, gli agnolotti di ossobuco, il filetto di manzo in metamorfosi, il tonno rosso alla giapponese con maracuja e purè allo yogurt; da non perdere, poil il Tiramisù di mamma Franca. Mentre dall’aperitivo al dopo cena, il Cocktail Bar è miscelazione creativa ed esecuzione di grandi classici. Basta scorrere la lista firmata dal talentuoso Marco Siclari per rendersene conto. 

Moebius
Via Alfredo Cappellini, 25 – Milano
t. 02 36643680
Chiuso: mai
Aperto 7 giorni su 7, da mezzogiorno a dopocena
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no