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“L’orto di Luce” dello chef Luigi Taglienti: “La mia cucina intima nel cuore di Milano”

03 Giugno 2018
Luigi_Taglienti Luigi_Taglienti


(Luigi Taglienti)

di Michele Pizzillo, Milano

Sette piatti, accompagnati da un grande Champagne, con Luigi Taglienti a raccontare “l’orto di Lume”. Cioè, il suggestivo dehor con quattro tavoli per 16 coperti, che saranno a disposizione (sino a quando le condizioni climatiche lo permetteranno) di chi dell’accogliente e raffinato Lume vorrà godersi anche la vista del verde e dei profumi offerti da una bella sfilza di piante da frutta, da ortaggi e aromatiche.

Taglienti, elegante chef non ancora quarantenne, che si è formato alla scuola di Ezio Santin all’Antica Osteria del Ponte a Cascinetta di Lugagnano, ha fatto esperienze all’estero, ha lavorato con Carlo Cracco e prima di mettersi in proprio, due anni fa, ha portato la stella Michelin al Trussardi alla Scala che poi ha conquistato anche con Lume. Ha sicuramente contributo all’ammodernamento della cucina italiana (è stato un consiglio di Santin e lo ripete sempre) e, adesso, elabora piatti con una forma “più mia, più intima, con uno schema degustativo difficilmente imitabile”.

Una conferma, del menu del racconto dell’orto di Lume, l’abbiamo avuta con la zucchina trombetta in fiore: una delicata delizia sicuramente unica per gli occhi e per il palato per la bellezza cromatica del piatto la delicatezza di profumi e sapori.

E, poi, il risotto alla spremuta di radice fresca di curcuma, pepe nero selvatico e polvere di alloro: un piatto volutamente molto agrumato perché lo chef di Lume ci tiene a sottolineare che l’apporto dell’acidità e l’utilizzo del limone “è diventato il mio marchio di fuoco” e nel risotto, questo fuoco c’è tutto.

Il risotto è stato preceduto da una carotina di condimenti agrumati, deliziosa ma probabilmente penalizzata dalla preponderante grandezza della zucchina trombetta che poche volte ha rischiato di essere preferita da qualche altro bel piatto fra le proposte di Taglienti per l’apertura del dehor progettato dall’architetto Monica Melotti, Chief Design Officer di MB America, che nell’ispirazione ha pensato di regalare agli ospiti un’esperienza indimenticabile, oltre ad incoraggiarli a ricordare il ruolo vitale della memoria per il presente e per il futuro. Dice l’architetto: “Ho voluto far rivivere in un distretto metropolitano periferico quei pranzi e cene che nel passato di molti italiani si tenevano nel tradizionale cortile. Molti degli elementi che ho scelto ricordano esattamente questo ma sono stati reinterpretati, come i vasi tipicamente color terracotta qui dipinti di bianco, un giardino con piante edibili invece che fiori e la voliera ottocentesca”.

Per concludere la bellissima esperienza gastronomica, Taglienti, ha proposto uno dei suoi gioielli, come ibisco, pompelmo rosa al dragoncello e barbabietola. Tutto accompagnato da Krug grande cuvée 166eme Edition che con gli oltre 120 vini provenienti da 11 annate diverse che lo compongono stupisce per le note di pane tostato, nocciola, caramelle d’orzo, gelatina di frutta, l’eccezionale freschezza al palato grazie anche ai sapori ricchi e pungenti del limone, ha aggiunto un ulteriore tocco di raffinatezza ad un menu delizioso, fresco, leggero e ad “alto tasso di cromia”.

Alcuni piatti dei sette (fra gli altri asparago bianco e nocciola, sedano rapa con estrazione di mais arrostito, verza al posto di una carne con cocco e clorofilla) proposti per l’evento “Taglienti racconta … l’orto di Lume” completeranno il menu degustazione vegetariano, che insieme ad altri due menu rappresentano la proposta degustazione, oltre alla scelta alla carta. 


(Gli interni di Lume)

Tutto in un locale luminoso (non per niente si chiama Luce), in posizione un po’ decentrata, in un’area a ridosso dei Navigli che comincia ad essere interessata da un’opera di riqualificazione attraverso il recupero di ampi spazi industriali, e, quindi, bisogna dire che qui si arriva per vedere all’opera il luminoso ed elegante Luigi impegnato ad elaborare la sua cucina originale e, ovviamente, inimitabile. Che, per il periodo estivo, si potrà godere anche nel dehor circondato dal mondo vegetale.

Orto di Lume
Via Giacomo Watt, 37 – Milano
Tel. 02 80888624
www.lumemilano.com
Chiuso: lunedì
Temporary restaurant
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no