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Vino della settimana

Vino della settimana – Barolo Docg di Serralunga d’Alba 2013 di Fontanafredda

27 Gennaio 2018
Barolo_Docg_del_Comune_di_Serralunga_dAlba_-_Fontanafredda_-_bottiglia Barolo_Docg_del_Comune_di_Serralunga_dAlba_-_Fontanafredda_-_bottiglia

di Federico Latteri

La storia di questa importante cantina piemontese inizia nel 1858, quando il Re Vittorio Emanuele II acquista la tenuta di Fontanafredda per donarla a Rosa Vercellana, meglio nota come la Bela Rosin, divenuta poi contessa. 

Nel 1870 vengono fatte le prime vinificazioni e nel 1878 il conte Emanuele Alberto di Mirafiori, figlio di Vittorio Emanuele e Rosin, inizia la sua avventura nel mondo del vino. Darà grande prestigio e notorietà al Barolo. Dopo un importante sviluppo, alla fine degli anni '20 si verifica una fase di declino che comporta la vendita della proprietà al Monte dei Paschi di Siena e del marchio alla famiglia Gancia nel 1931. Poco meno di dieci anni fa Fontanafredda viene acquistata dall’attuale proprietario, l’imprenditore Oscar Farinetti. Inizia così il rilancio dell’azienda che oggi è una realtà di primo livello, come riconosciuto dalla rivista statunitense Wine Enthusiast che nel 2017 la nomina “Cantina europea dell’anno”.


(Villa Reale)

Siamo nelle Langhe, vero e proprio paradiso enogastronomico del nostro Paese. Oltre alla produzione vinicola è stata curata e ampliata l’offerta di ospitalità turistica che oggi può contare su quattro ristoranti tra i quali ricordiamo il prestigioso Guido e due hotel accoglienti e confortevoli, il Vigna Magica e la Foresteria delle Vigne. La filosofia produttiva è molto chiara: raggiungere elevati standard qualitativi rispettando l’ambiente. I vigneti si estendono per circa 100 ettari e sono situati ad altitudini comprese tra 200 e 400 metri nei comuni di Serralunga d’Alba, Barolo, Dogliani, Diano d’Alba, Farigliano, Alba e Rodello, tutti in provincia di Cuneo e Murisengo, unica località al di fuori delle Langhe, in provincia di Alessandria.

Ogni anno vengono commercializzate otto milioni e mezzo di bottiglie, costituite per il 43 % da vini rossi come Barolo, Barbaresco, Barbera, Dolcetto, Nebbiolo e altri, per il 26 % da bianchi, per il 28 % da Asti spumante metodo Charmat e per il 3 % da Alta Langa Metodo Classico. La gamma delle etichette è composta da numerose referenze divise in diverse linee. Particolarmente interessante la presenza di vecchie annate di Barolo ancora disponibili per la vendita.

Ci è piaciuto molto il Barolo Docg del Comune di Serralunga d’Alba 2013, un vino che già regala ottime sensazioni, ma che crescerà per anni. Un talloncino presente nel collo della bottiglia indica che il prodotto viene realizzato secondo il disciplinare tecnico di produzione vitivinicola integrata evoluta di Vino Libero, un’associazione che raggruppa 12 aziende vinicole e una distilleria e porta avanti un progetto che ha lo scopo di mettere a punto un modello di agricoltura e uno di enologia basati sulla riduzione al minimo dell’impiego di sostanze chimiche. In vigna non si usano concimi di sintesi, ma solo quelli organici. Sono banditi i diserbanti e in cantina si utilizzano metodologie che permettono di fare vini contenenti dosi di solfiti inferiori di almeno il 40 % rispetto ai limiti previsti dalla legge.

Le uve Nebbiolo provengono da vigneti piantati su un suolo ricco di calcare e marne grigie alternate a sabbie. La fermentazione a temperatura controllata con frequenti rimontaggi in tini di acciaio inox ha la durata di 15 giorni. La maturazione prevede la permanenza in barrique di rovere di Allier per un anno e poi in botti da 2 mila e 3 mila litri per un periodo altrettanto lungo. Segue l’affinamento in bottiglia di almeno 12 mesi.

Nel calice il vino si presenta molto limpido, di colore rosso granato. Al naso è pulito e un po’ austero con note floreali di viola, una tenue speziatura e una punta balsamica. In bocca è fresco, avvolgente e dotato di tannini fitti e consistenti. Buoni il corpo e la lunghezza. Si apprezza più per l’ordinata successione delle sensazioni tattili e gustative che per la potenza. Da abbinare ai grandi piatti a base di carni rosse e ai formaggi stagionati. Si trova in enoteca al prezzo di 35 euro.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Fontanafredda
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