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Vino della settimana

Vino della settimana: Busambra 2011 di Vaccaro

22 Marzo 2014
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Nero d’Avola.

Quando nacque la DOC Salaparuta ci fu un’aspra polemica tra una casa vinicola molto nota che aveva nel marchio tale nome e le istituzioni. Vinsero le istituzioni e oggi a Salaparuta ci rechiamo per parlare dei Vaccaro che nel 1970 fondarono la loro azienda viticola. Fu Giacomo a cominciare con 10 ettari di vigneto che a poco a poco crescevano. Nel 90 divenne anche presidente di una cantina sociale ed era il tempo dove la maggior parte dei viticoltori della Sicilia occidentale conferivano le uve da cui si ricavavano principalmente vini sfusi.
 
La prima svolta nel 2000, all’inizio del nuovo millennio, con la realizzazione della cantina aziendale e con la certificazione in biologico della coltura del vigneto; la seconda nel 2003 con l’acquisto della prima linea di imbottigliamento. Oggi Giacomo continua ad occuparsi dell’azienda collaborando con i figli Carmelo, enologo, e Catia, commercialista; gli ettari di proprietà sono 40 per la maggior parte di Nero d’Avola e di Catarratto a cui si aggiungono altri vigneti in affitto nonchè uve conferite da altri produttori seguiti in tutte le fasi della coltivazione dai tecnici di Vaccaro.

I vigneti a spalliera potati a Guyot, in terreni di medio impasto a quote tra i 250 e i 500 metri, ricadono in piena valle del Belice in tre contrade di Salaparuta, in zone ad alta vocazione viticola, con centro in contrada  Comune dove recentemente sono stati ristrutturati i fabbricati e rimodernata la cantina in cui ultimamente si sono confezionate 700.000 bottiglie, meno degli anni precedenti ma con maggiore qualità e valore aggiunto. Il vino per il 35% prende la via dell’estero e in poca quantità anche della grande distribuzione. Sono 6 linee suddivise in 25 etichette di cui solo 2 con la certificazione biologica, per scelta. Si stanno rivedendo le strategie commerciali dando anche un nuovo look all’immagine dell’azienda e dei prodotti. Quest’anno per la prima volta si decide di non andare al Vinitaly e di investire diversamente i fondi per la promozione.

Di questi vini degustiamo il top di gamma, il Busambra nel millesimo 2011, attualmente in commercio, che prende il nome dall’omonima rocca, che quando nacque era e continua ad essere un IGP. Le uve di Nero d’Avola, provenienti sempre dalla stessa vigna in contrada Nunziata, sono selezionate alla vendemmia che avviene quando l’uva è perfettamente matura. Macerazione di circa 12 giorni a temperatura di 27° con rimontaggi giornalieri e uso di lieviti selezionati. Dopo la malolattica in acciaio il 70% del vino affina da 6 ad 8 mesi in barriques di secondo passaggio e fatto il blend senza filtrazione va in bottiglia per qualche mese. La mission di Carmelo  è di ottenere un vino morbido, piacevole da bere ma che mantenga l’integrità dei suoi profumi.
 
Nel calice il colore è rosso rubino classico. Al naso si manifesta subito complesso ed elegante, ricco di profumi, dotato di finezza e perfettamente franco. Si sentono intensamente i piccoli frutti rossi, l’amarena sotto spirito, la liquirizia, le spezie, qualcosa di balsamico e un pizzico di pietra focaia e di menta. Al palato si esprime con una buona vena acida seguita da tannini morbidi e moderati, una densa struttura e una appagante fragranza che inonda di frutti polposi. Vino di grande armonia che concede un piacevole e lungo finale.

Abbiniamolo a zuppe di legumi, a carni alla griglia, ad un ragout misto, a formaggi di media stagionatura, perfetto su un pecorino primintio. Lo trovate in enoteca a 15 euro.

Azienda Vaccaro
Contrada Comune
91020 Salaparuta (Tp)
tel. +39 0924 75151
info@vinivaccaro.it
www.vinivaccaro.it

Recensioni
di Gianni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino