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Vino della settimana

Vino della settimana – Franciacorta Docg Brut de La Montina

15 Giugno 2019
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di Federico Latteri

La Montina sorge in una tenuta ricca di storia. Le prime notizie risalgono al 1620, periodo nel quale apparteneva ad una nobile famiglia bresciana facente capo a Benedetto Montini, poi ospitò un convento di suore Dorotee e infine, nel 1982, fu acquistata dai  fratelli Vittorio, Gian Carlo e Alberto Bozza. 

Nel 1987 i tre fondarono l'azienda vitivinicola e venne fatta la prima vendemmia. Contemporaneamente fu costruita la nuova cantina sotterranea, ampliata due volte negli anni successivi e vennero acquisiti nuovi vigneti. Ci troviamo a Monticelli Brusati, nella parte nord orientale della Franciacorta. All'interno della proprietà si trovano diversi edifici, estesi complessivamente per circa 12 mila metri quadrati che comprendono gli spazi aziendali destinati a vinificazione e affinamento, l’enoteca Montina, Villa Baiana, Baiana Centro Congressi, il Museo di Arte contemporanea e l'Associazione no profit “Dedicato A Te”.


(Suggestiva visione dall'alto de La Montina)

Quest'ultima, nata per volontà della figlia di Gian Carlo, Barbara Bozza e del marito Luca Pasini, dopo la  morte del figlio Andrea a causa di una rara forma di tumore, ha lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca scientifica. Villa Baiana è la dimora padronale del '600, oggi trasformata in una prestigiosa sede per eventi importanti.

I vigneti, coltivati in biologico e dislocati in diverse aree della Franciacorta, si estendono per 72 ettari. Annualmente vengono prodotte 380 mila bottiglie. La gamma dei vini è completa e articolata con etichette delle varie tipologie di Franciacorta e alcuni vini fermi.

Abbiamo degustato il Franciacorta Docg Brut, la cuvée che rappresenta molto bene lo stile aziendale, mantenendo una qualità costante nel tempo grazie all'assemblaggio dei diversi vini che costituiscono la base spumante. E' fatto con Chardonnay per l'85 per cento più un 15 per cento di Pinot Nero. Le uve provengono da due annate e da vari vigneti situati in sette comuni della Franciacorta. Le rese vengono limitate a 90 quintali per ettaro.


(Il torchio Marmonier)

La vinificazione inizia con due diverse pigiature, la prima effettuata con il torchio verticale Marmonier che, grazie ai 3 metri di diametro del vaso e alla sua altezza di solo 1 metro e 20 centimetri, permette la riduzione del tempo di deflusso del mosto e  una spremitura molto soffice, la seconda fatta con le presse a polmone. La spumantizzazione prevede un periodo di affinamento in bottiglia sui lieviti di almeno 24 mesi. Il Franciacorta da noi degustato è stato sboccato nel 2019 e ha un residuo zuccherino di circa 7 grammi e mezzo per litro.

Versato nel calice, si presenta di colore giallo paglierino intenso con un perlage fine e persistente. All'olfatto è caratterizzato da profumi floreali, note fruttate leggermente più tenui, pesca bianca e mela in particolare e fini sentori di pan brioche. Il sorso è fresco, equilibrato, abbastanza rotondo e provvisto di una buona cremosità e un lungo finale sapido. E' un vino molto versatile negli abbinamenti in virtù del suo carattere sobrio e armonico. Accompagnerà molto bene i piatti della cucina di mare dal gusto non troppo intenso, soprattutto quelli a base di molluschi e crostacei.

Rubrica a cura di Salvo Giusino


La Montina
Via Baiana, 17 – Monticelli Brusati (Bs)
T. +39 030 653278
info@lamontina.it
www.lamontina.com

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