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Vino della settimana

Vino della settimana: L’Entellana DOC Contessa Entellina 2010 di Colletti

10 Agosto 2013
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Cabernet Sauvignon.

Rocca di Entella è quell’aspra propaggine rocciosa nel sud della provincia di Palermo che si erge a sentinella verso quella di Agrigento. Un territorio assolato, caldo, spesso arido dove ai tempi dei Romani già gli Elimi coltivavano la vite. Lì negli anni 50 Luca Colletti, medico con la passione dell’agricoltore, impianta in quasi 2 ettari Catarratto ed Inzolia in agro di Bisacquino e tra stalle e fienili trova lo spazio per una piccola, rudimentale cantina.
 
Arriviamo così alla seconda metà degli anni 90 e Nino, anch’esso medico, affianca il padre, estirpa l’esistente e lo trasforma in oliveto e su suggerimento di Giacomo Rallo impianta i rossi: poco più di 2 ettari di Nero d’Avola, 2 di Cabernet, 1 di Syrah e 1 di Merlot. Sono vigne in comune di Contessa Entellina, contrada Roccella, con quote tra i 215 e i 250 metri in terreni di argilla sabbiosa ricca del calcare della Rocca, un microclima particolare che arriva ai 53° di giorno per poi ridursi ai 14° alla prima mattina quindi uve che si giovano della forte escursione termica. Precipitazioni molto scarse per cui è necessaria l’irrigazione di soccorso.

Contemporaneamente dove c’erano le stalle ed il fienile si realizza una moderna cantina decidendo di imbottigliare il vino. Dal 2009 l’azienda è nelle mani del figlio Luca, perito agrario, ma la passione porta Nino ad affiancarlo, a frequentare gli eventi e le degustazioni dove sono apprezzate le loro etichette: 4 monovarietali e un blend, tutti sotto la DOC Contessa Entellina, nata nel 1993. Da 4 anni la produzione è certificata biologica, quindi solamente zolfo e rame sulle piante e nel terreno il sovescio di favino per concime. Un massimo di 20.000 bottiglie quasi tutte per il mercato nazionale di enoteche e ristoranti; il resto del vino, purtroppo per problemi di commercializzazione, va ad una cantina sociale.
 
Degustiamo L’Entellana 2010 le cui uve sono state vendemmiate a mano nei primi di settembre e portate in cantina entro i 15 minuti. Circa 8 giorni di macerazione a 27-29° e fermentazione con lieviti naturali a cui si aggiunge una piccola parte di selezionati. Sfecciature ogni 15 giorni fino a dicembre, affinamento un anno  in barriques usate e dopo una filtrazione grossolana in bottiglia per almeno tre mesi. Non hanno enologo perchè si cerca di fare il vino da quello che l’uva dà, senza particolari operazioni od accorgimenti ma solo l’attenta cura nel vigneto.

Versato nel calice il colore è rubino abbastanza intenso. A bicchiere fermo un olfatto di fieno, di prato secco, poi ossigenandolo vengono fuori l’amarena sotto spirito, qualcosa di balsamico e di speziato, la prugna, l’uva sultanina, il timo, con sentori che vanno cambiando continuamente all’aumentare dell’aria. Un bell’equilibrio con una lotta tra il vegetale ed il fruttato con aggiunta di mineralità quasi rocciosa. Al palato è pieno, corposo con tannini molto tenui e una discreta acidità con evidente lo spirito dov’era immersa l’amarena. Un vino morbido, equilibrato ma con una sua spiccata personalità, lungo e sapido al punto giusto con 13° alcolici.

Abbinatelo, magari a Ferragosto, ad un barbeque di carne, ad un pecorino primintio, a delle caserecce al ragout di maiale. 3.000 bottiglie a 16 euro in enoteca.

Azienda Agricola Colletti
Contrada Roccella
90030 Contessa Entellina (Pa)
tel. 328 1882481 – 333 1765944
www.entellano.com

Recensioni
di Gianni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino