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Vino della settimana

Vino della settimana: Rotari AlpeRegis TRENTODOC extra brut di Mezzacorona

29 Dicembre 2012
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Chardonnay in purezza.

 Siamo a due passi da Trento, esattamente a Mezzocorona, che tanti anni fa era conosciuta da noi sciatori meridionali per la sua stazione ferroviaria ove si scendeva dal treno per salire negli autobus che ci avrebbero portati nelle varie località sciistiche della provincia. Li esiste un colosso cooperativo della vitivinicoltura, il Gruppo Mezzacorona che con 1600 soci è il maggior produttore italiano di chardonnay e pinot grigio, che tra l'altro godono del giovamento qualitativo dovuto ai notevoli sbalzi termici causati dal caldo diurno e dal freddo notturno, oltre chiaramente al terreno adatto e alla sapiente opera dell'uomo.
 
Rotari è un nome che deriva dalla storia in quanto appartenuto ad un Re Longobardo che divenne Re d'Italia dal 636 al 652 e famoso per l'Editto con cui, oltre a codificare per iscritto il diritto longobardo, sostituì l'antica faida o vendetta con il guidrigildo o risarcimento in denaro. I trentini, anche se con loro non c'entri più di tanto, sono stati bravi ad adottarlo anche perchè suona bene ed elegante. Rotari pertanto è diventato il marchio di punta del gruppo e si identifica con gli spumanti, prodotti tutti col metodo classico, quello in cui la seconda fermentazione, detta anche presa di spuma, avviene in bottiglia e non in autoclave, ma che non possiamo chiamare più dal 94 come champenoise in quanto i nostri cugini transalpini si sono indispettiti e ne hanno ottenuto il divieto comunitario.
 
Oggi il Gruppo Mezzacorona è amministrata da Luca Rigotti e possiede una moderna cantina magistralmente progettata e architettonicamente inserita nell'ambiente circostante e nel paesaggio. Una cantina che se siete in vacanza in Trentino vi consigliamo assolutamente di visitare. Un'equipe di agronomi guidati da Mauro Varner segue i vigneti di tutti i soci conferitori ed identifica le uve migliori che saranno utilizzate per gli spumanti. Spumanti Rotari che fino all'anno scorso avevano la denominazione Talento, nata nel 2004 per riunire sotto lo stesso nome gli spumanti classici italiani. In realtà tale denominazione non ha avuto il successo sperato, anche perchè completamente avulsa dai territori di produzione, mentre si sono affermati Franciacorta Docg e Trento Doc, che invece si identificano perfettamente col terroir.
 
Le sette tipologie di Rotari sono tutte realizzate secondo il disciplinare della Doc Trento che prevede solamente spumanti prodotti con rifermentazione in bottiglia e uve prodotte e vinificate nella Provincia. Il relativo Istituto di Tutela ha effettuato un restyling del marchio della Doc che con semplicità e assoluta efficacia ha chiamato TRENTODOC, maiuscolo e con le due O graficamente simboleggianti il remuage cioè la rotazione che viene effettuata sulla bottiglia per raccogliere i lieviti esausti prima della sboccatura o degorgement.

Alle 2.500.000 bottiglie prodotte annualmente, dal 2012 si affianca da pochi mesi la nuova etichetta dell'AlpeRegis, millesimato 2007. Uve Chardonnay scelte in selezionati vigneti posti a quote tra i 700 e gli 800 metri. Una volta in cantina subentra la squadra degli enologi guidata da Fabio Toscana. La fermentazione del vino base avviene in acciaio e di una piccola parte in barriques poco tostate, segue l'imbottigliamento con aggiunta di lieviti selezionati e zuccheri e tappatura con tappo a corona. Inizia la seconda fermentazione o presa di spuma con sviluppo di anidride carbonica che aumenta la pressione in bottiglia. Questa fase sui lieviti dura ben quattro anni e come l'invecchiamento in legno, più lungo è più di pregio spesso ne risultano i vini. Per mantenere la complessità data dalla lunga permanenza sui lieviti la liquer d'expedition che si aggiunge alla bottiglia dopo il degorgement è stata scelta non invadente, per rispettare le caratteristiche che offre il territorio, e con una ridotta percentuale di zuccheri per ottenere la classificazione di extra brut.
Colore giallo tenue paglierino, nella flute si rivela un perlage molto fine anche se non parecchio persistente. Al naso prevale la mineralità e poi sentori lievi di crosta di pane, di ananas, di mela. Al palato piace l'anidride carbonica in piccolissime particelle, affatto invadente; è asciutto, secco, sapido, di corretta acidità, con un finale di frutta secca.
Tipico spumante di classe, destinato a crescere nelle annate a seguire, da godere come aperitivo ma specialmente per accompagnare un intero pasto anche di molte portate. Però non utilizzatelo assolutamente per brindare in accompagnamento ad una dolce torta di compleanno.
Ne sono state confezionate 45.000 bottiglie che potete acquistare al prezzo di 18 euro.

Gruppo Mezzacorona
via del Teroldego 1
38016 Mezzocorona
tel. 0461 616300
www.rotari.it

Recensioni
di Giovanni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino