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Best in Sicily 2017

Best in Sicily, i nostri primi 10 anni alla scoperta dei grandi produttori di formaggio

10 Gennaio 2017
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E' difficile dire con assoluta certezza quale parte della Sicilia sia maggiormente vocata alla produzione di formaggio. Perché ogni provincia annovera grandi casari, maestri che hanno ereditato il mestiere dai loro padri, che a loro volta lo hanno ereditato dai loro, e così via. 

Una storia che si insegue, che continua e prosegue sotto un'unica chiave di lettura: la ricerca continua della qualità e il recupero delle tradizioni. I nostri premiati, che ricordiamo in questa carrellata di oggi, sono accomunati, tutti, dal loro sapere immenso in arte casara e stanno scommettendo sul loro territorio. Perché ormai è chiaro a tutti che l'identità del territorio riportata su un prodotto può solo avere success.


(Salvatore Passalacqua)

E così, il nostro primo miglior produttore di formaggio è stato Salvatore Passalacqua, titolare dell'omonima azienda che si trova a Castronovo di Sicilia in provincia di Palermo. Un imprenditore dal piglio creativo che ha rispolverato un formaggio quasi dimenticato, la tuma persa, oggi simbolo della Sicilia “formaggesca”. 


(Mario Mirabile, Raffaello Maugeri e Piero Valenti)

L'anno successivo ci siamo spostati sull'Etna, ai confini tra Randazzo e Bronte. Qui si trova la cooperativa Bionatura, dei fratelli Valenti. I tre si sono dedicati da sempre alla lavorazione del latte crudo. E oggi sono un riferimento per tutto il settore. Piero Valenti è anche presidente del consorzio della Provola dei Nebrodi. Capatina a Santa Lucia del Mela, in provincia di Messina. Qui troviamo Mario Mirabile, che possiamo definire come il custode e protettore dei formaggi a rischio estinzione. Tra questi, ci piace ricordare il recupero dei saperi e dei sapori di quello che viene definito, a buon grado, il miglior formaggio siciliano: il Maiorchino. Se non lo avete mai provato, fatelo al più presto. 


(Rosario Floridia)

Dal messinese al ragusano, viaggio ad Ispica dove troviamo Rosario Floridia, produttore del ragusano, il formaggio dalla forma a parallelepipedo ormai riconosciuta in tutto il mondo. Ad Aidone, in provincia di Enna c'è la Casalgismondo di Raffaello Maugeri, imprenditore che non sta mai fermo. A lui si deve la rinascita del Piacentinu, l'unico formaggio al mondo in cui viene aggiunto dello zafferano.


(Giacomo Gatì)

A Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, ci sono Giacomo e Nina Gatì. Sono i pionieri della scoperta del caprino siciliano realizzato con latte di capre girgentane, oggi presidio Slow Food. 


(Grazia Sandra Invidiata)

A Collesano, in pieno territorio delle Madonie lavora Grazia Sandra Invidiata, che produce la più importante (e buona) provola delle Madonie, oggi annoverata nell'elenco dei prodotti Slow Food. 


(Liborio Mangiapane)

Torniamo nell'agrigentino, precisamente a Cammarata, dove c'è l'azienda di Liborio Mangiapane, un rigoroso interprete di uno dei migliori caciocavallo palermitani. Una stretta di mano con Liborio fa capire quanto sia difficile fare il mestiere di casaro in maniera artigianale come lo fa lui: la sua mano rugosa e spigolosa non lascia dubbi.


(Paolo e Biagio Fioriglio)

Ultima, ma solo perché è l'ultima delle premiate in ordine di tempo, è l'azienda Fioriglio di Mistretta in provincia di Messina. Azienda a conduzione familiare che sta scommettendo sui formaggi a pasta filata in un territorio dal gusto ancora poco esplorato.

Best in Sicily 2017 è organizzato in partnership con l'Assessorato Regionale siciliano all'Agricoltura.
C.d.G.