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La guida

Costa, Lo Coco e Scotti neostellati Michelin: c’è una Sicilia alla riscossa

04 Novembre 2014
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Un nostro motivo di orgoglio: due dei tre chef premiati col Best in Sicily nel 2012 e nel 2014

C'è una Sicilia che va alla riscossa. 

Tre chef sul podio della Michelin. L'edizione 2015 della Rossa regala all'Isola tre nuovi stellati. Per noi motivo di orgoglio perche due dei tre li abbiamo già premiati con il nostro Best in Sicily come miglior ristorante. Come dire: forse ci avevamo visto…e abbiamo tracciato il solco di nomi che hanno avuto adesso ben piu altra ribalta. Meritatissima. Si tratta di Tony Lo Coco de I Pupi di Bagheria (Best in Sicily 2012) e Crescenzo Scotti de Il Cappero, ristorante del Therasia Resort di Vulcano in provincia di Messina (Best in Sicily 2014). A loro si aggiunge Giuseppe Costa de Il Bavaglino di Terrasini per il quale dovremmo fare pubblica ammenda. Per non esserci arrivati prima. 

Torniamo alla Michelin. Oggi la Sicilia puó festeggiare i suoi tre nuovi talenti. Tre chef dei caratteri molto diversi, tre differenti modi di interpretare la cucina, tutti col denominatore comune di una materia prima isolana d’eccellenza da esaltare. 

Ma le nuove stelle Michelin siciliane – due su tre sono andate alla provincia di Palermo – hanno soprattutto il sapore del riscatto della Sicilia occidentale, per molti anni rimasta a guardar crescere la parte orientale dell’isola, già pluristellata. “Io sono stracontento di questo riconoscimento che, per come la vedo io, premia non solo la mia cucina ma tutto il territorio”, dice Giuseppe Costa. Lo chef, 32 anni, proprietario de Il Bavaglino da sei, lo scorso anno era stato premiato anche come nuovo talento dalla Guida ai Ristoranti del Giornale di Sicilia. Definisce la sua “una cucina di territorio e passione”. Come dimostra ad esempio uno dei suoi cavalli di battaglia, l’arancina di couscous, ovvero lo street food riveduto e corretto attingendo alla tradizione. “Non so bene ancora come cambierà la mia vita – ammette – ma so di certo che amplierò il ristorante raddoppiando i posti disponibili. Arriveremo ad una trentina di coperti ed avremo anche una bella terrazza con vista sul mare di Terrasini pronta per la prossima estate”.

Tony Lo Coco ha da poco festeggiato 40 anni. Dopo un passato da vetraio, ha deciso di scommettere sulla sua grande passione, la cucina. Ha letto, studiato, imparato, sperimentato. Nel 2012 il suo ristorante ha ricevuto il premio Best in Sicily di Cronache di Gusto. La prima stella Michelin arriva a cinque anni dall’apertura del locale. “La stella era un mio obiettivo sin da quando ho deciso di intraprendere questa strada – ammette lo chef bagherese che gestisce I Pupi con la moglie Laura – e mi auguro che sia di buon auspicio per tutto il mio territorio e di incentivo per quanti, come me, da autodidatti, vogliono provarci sul serio”. 

Crescenzo Scotti ha un’isola nel suo destino. Trentaseienne, ischitano di origini, siciliano di adozione, da oggi, è facile immaginare, cittadino onorario dell’arcipelago delle Eolie. Il suo destino stellato si è compiuto a Vulcano al Therasia Resort, ma già nel 2013, il ristorante Il Cappero è stato segnalato nella categoria Super Top della Guida ai Ristoranti del Giornale di Sicilia e si è aggiudicato il premio Best in Sicily come miglior ristorante nel 2014. Tradizione e mediterraneità sono alla base della sua cucina ma l’innovazione è sempre dietro l’angolo, pronta a stupire. “La Sicilia è un territorio fertile che mi ha dato tanto – dice Scotti – e finalmente, con l’arrivo della stella si corona un sogno che accarezzavo da anni. Perché, è inutile negarlo, per uno chef la stella Michelin ha tutto un altro sapore”.

Clara Minissale