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La guida

Guida Michelin, le nuove stelle si svelano a Milano: ma niente pubblico

10 Settembre 2020
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Lo avevamo anticipato anche noi di Cronache di Gusto.

La presentazione della guida Michelin 2021 ci sarà e si terrà il 25 novembre (leggi questo articolo>). C’è la conferma della presentazione della guida stellata. Ultimi dettagli per gli ispettori che stanno completando il “giro” nei ristoranti da premiare (o a cui togliere stelle) che andranno poi a comporre la nuova Rossa. Dalla guida fanno sapere che gli ispettori continueranno il loro lavoro fino a fine ottobre. Poi sarà una corsa contro il tempo per correggere e mandare tutto in stampa. La sensazione è che, in questo anno strano, segnato dalla pandemia da coronavirus, ci saranno pochissime novità. In tutti i sensi. Sia di nuove stelle che di chi perde i riconoscimenti. E la stessa Michelin lo aveva detto, affermando che il filo conduttore delle guide 2021, in Italia ma anche nel mondo, sarebbe stato “una grande flessibilità”.

“Valuteremo il cibo buono in qualsiasi forma si presenti”, erano state le parole di Gwendal Poullennec , il direttore internazionale, che con questa frase stava aprendo alla possibilità di giudicare anche hamburger, delivery, take away, ogni genere cioè di strategia per la ripresa. Vero è che, nel frattempo, la situazione si è quasi normalizzata come tipo di servizio: ora vedremo dunque che cosa succederà il 25 novembre. Cambio di location, però. Non più Parma, ma Milano (c’era stata un’ipotesi Torino tramontata in questi giorni. I premiati ci saranno, mentre il pubblico sarà collegato da casa. Saranno anche assegnati i premi speciali: quello al “Mentor chef”, un cuoco che sia un modello per i colleghi più giovani di un determinato territorio (l’anno scorso vinto dal campano Gennaro Esposito), quello al “Giovane chef dell’anno” e quello al “Servizio di sala”. Tra le novità, anzi forse la vera novità, già vista in Francia e nei Paesi nordici nella guida 2020, ma ancora inedita in Italia, sarà quella delle stelle “verdi”: i premi, cioè, che andranno ai ristoranti più sostenibili. I criteri precisi della categoria restano da svelare, ma a quanto pare potranno concorrere anche i locali non stellati. “L’attenzione all’ambiente non passa per forza dalla stella”, fanno sapere da Michelin.

C.d.G.