Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Ristoranti in crisi mentre è boom per il cibo di strada

19 Settembre 2013
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Dal pani ca' meusa alla piadina agli arrosticini è un vero e proprio boom.

La crisi ha portato i consumatori a riscoprire il cibo di strada come piacere gourmet da consumare fuori casa. Ben 35 milioni di italiani preferiscono lo street food ai ristoranti, che segnano un calo di presenze già da un po' di tempo. E’ quanto emerge da un sondaggio on line condotto dal sito www.coldiretti.it

Piace l'alternativa low cost, che porta a conoscere vecchie tradizioni di un territorio. Il 45 per cento degli intervistati ha dichiarato di consumare cibo locale,  mentre il 24 per cento predilige quello internazionale come gli hot dog e solo il 4 per cento sceglie i cibi etnici come il kebab, in netto calo rispetto al passato.

Precisa la Coldiretti: “l’Italia con le sue numerosissime golosità gastronomiche non è seconda a nessuno e può vantare una tradizione millenaria come dimostrano le diverse specialità locali apprezzate dagli amanti dello street food come gli arancini siciliani, la piadina romagnola, le olive ascolane, i filetti di baccalà romano, gli arrosticini abruzzesi, la polenta fritta veneta, le focacce liguri, il pesce fritto nelle diverse località marittime e gli immancabili panini ripieni con le tipiche farciture locali che vanno dai salumi ai formaggi senza dimenticare l’immancabile porchetta. Non mancano i dolci come i cannoli siciliani ma anche le crostate casalinghe che si trovano spesso nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica”

Il cibo di  L’unica forma di ristorazione meno soggetta all’influenza delle mode gastronomiche e alla distorsione delle ricette tipiche. “Non mancano però – precisa la Coldiretti – le novità con la crescente offerta di prodotti salutistici come la frutta presentata in tutte le diverse forme, dai frullati ai pezzettoni, insieme alla classica fetta d’anguria. Il fenomeno del cibo di strada – conclude la Coldiretti – ha pero’ radici molto antiche che risalgono sino al tempo dei Romani dove gran parte della popolazione era solita gustare molto spesso i pasti in piedi e velocemente  in locali aperti in prossimità della strada”.