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Scenari

Crisi: in Italia aumentano i poveri e sempre più bambini senza cibo

18 Ottobre 2013
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Al sud Italia quattro persone su dieci chiedono aiuti alimentari.

Il numero di chi non ha più le risorse per potersi sfamare sono 4milioni. E’ questo forse il quadro più chiaro e drammatico che descrive la crisi. I poveri sono aumentati del 10% rispetto all’anno passato e addiruttura del 47% rispetto al 2010; esattamente, 1.304.871.  Nel sud della Penisola la situazione è più drammatica che nelle altre regioni. Qui gli indigenti sono aumentati del 65%. I dati sono stati diramati da Coldiretti in occasione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione che si sta tenendo oggi a Cernobbio.

A subire i contraccolpi della crisi sono i bambini. In Italia ci sono ben 428.587 bambini con meno di 5 anni di età che nel 2013 hanno avuto bisogno di aiuto per poter semplicemente bere il latte o mangiare. Purtroppo sempre più in aumento, tanto che si è toccato il record del 13 per cento rispetto allo scorso anno. In termini assoluti, quest’anno rispetto al 2012, hanno chiesto cibo per vivere ben 48.788 bambini di età da 0 a 5 anni in piu’ rispetto all’anno precedente. Soprattutto nell’Italia Meridionale e concentrati in Campania e Sicilia, 149.002 unità, pari al 35 per cento del numero complessivo di minori tra i 0 e i 5 anni bisognosi di aiuto e nell’Italia Settentrionale, 129.420 unità, pari al 30 per cento.

Ad aumentare con un tasso superiore alla media è stato anche il numero di anziani, ben 578.583 over 65 anni di età (+14% rispetto al 2012), che sono dovuti ricorrere ad aiuti alimentari, secondo quanto emerso dal rapporto di Coldiretti  “Le nuove povertà del Belpaese. Gli italiani che aiutano”.

Si contano poi 303.485 persone che hanno beneficiato dei servizi mensa, mentre sono ben 3.764.765 i poveri che nel 2013 hanno avuto assistenza con pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che per vergogna prediligono questa forma di aiuto piuttosto che il consumo di pasti gratuiti in mensa.